Le ali spezzate
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L'infelicità dei poeti
Lungo racconto o romanzo breve che sia, questo testo in prosa del celebre autore libanese naturalizzato statunitense Khalil Jibran, vissuto tra Otto e Novecento, si rivela una vera sorpresa e un piccolo gioiello, la cui pubblicazione risale a poco più di un secolo fa.
La storia narrata trova ambientazione nella stessa terra natale di Jibran (ma a Beirut, per l'esattezza) e non è da escludere che nell'io narrante del giovane protagonista si possa celare qualche risvolto dal sapore autobiografico.
Una prosa intensa, di notevole profondità e anche molto poetica che pone al centro della narrazione l'amore, quel sentimento che d'improvviso apre gli occhi e sfiora l'anima, aprendo una nuova fase della vita e ponendosi nel contempo su un piano di straordinarie purezza e spiritualità.
Affascinante il personaggio di Salma, donna di grande bellezza e nobiltà di spirito, nonché di estrazione sociale elevata, che ben incarna la figura femminile (vicino) orientale inchiodata a un destino di sacrificio; il libro, pertanto, in modo non trascurabile, mette l'accento sulla condizione della donna all'interno della societa dell'epoca di Jibran, società - si ricordi - sia islamica che cristiana.
Epilogo, come prevedibile, tutt'altro che lieto, nel quale gli obblighi di classe e la fredda logica del mercanteggiare, se così lo si vuol definire, finiscono per imporsi spezzando per sempre le ali di chi aveva iniziato a spiccare un volo di felicità.
Per quanto mi riguarda, ho di gran lunga preferito queste pagine a quelle ben più famose de "Il profeta", opera successiva datata 1923.
Non so se il volumetto de "Le ali spezzate" risulti ormai fuori catalogo, ma dovrebbe essere ancora possibile reperirlo, oltre che attraverso il prestito bibliotecario naturalmente, sul mercato dell'usato, magari proprio nella vecchia edizione (a mio parere discreta) dei tascabili economici della Newton & Compton dei primi anni Novanta. Una lettura che ho amato e che consiglio.
“[…] i poeti sono persone infelici poiché, per quanto il loro spirito si elevi, saranno sempre racchiusi in un involucro di lacrime.”
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Il coraggio di volare
Spesso andiamo alla ricerca del senso del dolore. Qualcuno dice che il dolore, come l'amore è insensato. Invece Gibran ci indica una strada, che passa per un luogo scavato nel cuore di una roccia, in cui si incontrano due dipinti, quello di Astarte, dea dell'Amore con le sue ancelle e quello di Gesù Nazareno Crocifisso, con ai piedi sua madre e la sua umanità...Salma Karama la protagonista, prigioniera di un dolore che ne sublima l'anima, si inginocchia davanti al Nazareno, nell'atto di un'estrema rinuncia, apoteosi della carità e del dono per l'altro. Perché la strada della completa realizzazione dell'amore passa necessariamente per il dolore. E la morte, non è nulla.
Citazioni
"Abbi pietà Signore, e dona forza a tutte le ali spezzate"
"L'amore è un tesoro prezioso, che Dio colloca nelle anime grandi e sensibili"
"In quella tomba hai sepolto anche il mio cuore, amico. Hai braccia forti"
"Un uccello con le ali spezzate può strisciare tra le rocce, ma non può volare e librarsi nel cielo"
"Solo un amore limitato reclama il possesso della persona amata"