La tragica storia del dottor Faust
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Volere è potere (almeno in apparenza)
L'uomo ama la sua esistenza più di ogni altra cosa, l'uomo si arroga il diritto (a volte) di troncare quella dei suoi simili, l'uomo spesso si sente onnipotente e invincibile.
L'uomo si dimentica costantemente di non essere immortale e di costituire un microcosmo di vitalità che all'improvviso per causa di vecchiaia, malattia o incidente può interrompere la sua esistenza.
E' questo il senso di quest'opera che narra la vicenda di Faust, che assetato di conoscenza e nel tentativo maldestro di migliorare la sua vita o di prolungarla all'infinito, vende la sua anima al diavolo...
Forse crede, nella sua ingenua e limitata credulità...di aver dato scacco alla morte.
Non sarà così...
La sua tragica fine porterà il marchio dell'angoscia, quando comprenderà di non poter fare nulla
per allontanare da sè...l'ora della propria morte.
Ineluttabile...la morte lo colpirà...lasciandogli in bocca l'amaro sapore dell'inganno ricevuto,
nel cullarsi in un'illusione inutile, in una chimera impossibile da realizzare.
Consigliato.
Anche per le riflessioni che induce...
Saluti.
Ginseng666
Indicazioni utili
il potere della conoscenza.
Il Faust di Marlowe è un personaggio assetato di sapere, disposto a qualunque cosa pur di conoscere sempre di più della storia, dell’universo, della reale natura delle cose, dell’opera umana e divina. Ma questo implacabile desiderio lo condurrà alla distruzione.
Questo breve dramma dà un’idea chiara del gusto del pubblico durante il regno di Elisabetta Tudor e dell’importanza rivestita dal teatro come diversione.
L’opera è divenuta un classico, più volte oggetto di rifacimenti e reinterpretazioni.