Narrativa straniera Classici La piccola Dorrit
 

La piccola Dorrit La piccola Dorrit

La piccola Dorrit

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Amy, la devota figlia del vecchio William Dorrit, si prende cura del padre rinchiuso da molti anni per debiti nella prigione londinese di Marshalsea. La piccola Dorrit è segretamente innamorata del giovane amico di famiglia Arthur Clennam, ma una improvvisa eredità cambierà completamente le cose... In questo romanzo, scritto tra il 1855 e il 1857, il grande scrittore inglese concepí un potente apologo su povertà e ricchezza, scagliandosi come mai prima contro la società vittoriana e il ceto medio che la rappresentava.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 2

Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0  (2)
Contenuto 
 
5.0  (2)
Piacevolezza 
 
4.5  (2)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
La piccola Dorrit 2013-02-07 16:09:50 Minuscola
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Minuscola Opinione inserita da Minuscola    07 Febbraio, 2013
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Un grande

Ho letto questo libro a 12 anni mentre la profe spiegava geografia. ( io leggevo sempre in classe).
L'ho riletto ora, a distanza di molti anni, e il libro mi è piaciuto ancora di più. Dickens è un mago delle descrizioni e un intrecciatore di trame fantastico.
La piccola Dorrit è la protagonista attraverso la quale si narra il libro e si deve seguire proprio lei per sapere e vivere questo libro.
Consiglio vivamente a tutti di leggere Dickens e partire da questo bellissimo libro.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Grandi Speranze
Trovi utile questa opinione? 
21
Segnala questa recensione ad un moderatore
La piccola Dorrit 2012-07-18 10:01:02 LittleDorrit
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
LittleDorrit Opinione inserita da LittleDorrit    18 Luglio, 2012
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La Marshalsea: vita in una prigione per debitori

Non ho scelto a caso il mio nickname Qlibri. Little Dorrit (la piccola Dorrit nella traduzione italiana) è il romanzo di Dickens che ha consacrato la mia totale devozione allo scrittore inglese di cui si è celebrato, da poco a Londra, il bicentenario della morte. Il romanzo alla sua prima uscita fu accolto in malo modo dalla critica dell’epoca che lo giudicò “ il peggiore” nella vasta produzione di Dickens. Solo in epoca contemporanea è stato rivalutato e ricollocato sul podio che gli spetta di diritto come uno dei migliori in assoluto del romanziere. La piccola Dorrit incentra la sua narrazione sulla presenza psico-fisica della Marshalsea, la prigione per debitori che all’epoca di Dickens si trovava nel quartiere di Southwark, nelle vicinanze del vecchio ponte di Londra. Qui venivano rinchiuse tutte quelle persone che non erano riuscite a pagare i propri creditori e quindi erano costrette a subire l’umiliazione della reclusione che, in alcuni casi, poteva essere anche a vita. Dickens, all’età di 12 anni era stato costretto a lavorare presso una fabbrica di lucido da scarpe proprio perché suo padre fu rinchiuso per debiti in questa prigione e l’evento lo impressionò a tal punto che la Marshalsea divenne una presenza di spessore in molti dei suoi romanzi, in questo in particolar modo. La Marshalsea, gestisce sommessamente il destino della famiglia Dorrit. I personaggi principali sono: William Dorrit il capostipite, sua figlia Amy (i suoi fratelli si fanno vivi ad intermittenza) e Arthur Clennam, il fidato amico di famiglia. Una trama abbastanza semplice a dispetto di altri suoi testi ma articolata, come al solito, dalle numerose comparse. I temi toccati nel romanzo sono svariati; uno fra tutti è la famiglia che viene descritta come ingombrante e soffocante ma assolutamente da sopportare a causa dell’apparenza tanto cara ai vittoriani. Amy, ragazza buona e dolce, dimostra una totale adorazione del padre che non viene mai messo in discussione anzi, egli è visto come vittima di una società crudele; Amy annulla se stessa per essere alle “dipendenze” del padre che con il suo vittimismo accentra le sue attenzioni monopolizzandole la vita e disperdendole anche i pochi sogni d’amore e di cambiamento che si affacciano in lei. William Dorrit è in realtà un uomo fallito che però è riuscito a costruirsi un’identità fittizia all’interno della stessa prigione tanto da meritarsi il nomignolo di “ padre della Marshalsea”; con questo ruolo pseudo borghese cerca di elevare la sua misera condizione divenendo talvolta insopportabilmente snob nei confronti di chi gli sta intorno e cerca di aiutarlo. Arthur Clennam è la figura nobile del romanzo, un cavaliere antico pronto a salvare dal male del mondo la piccola, sventurata Amy, vista per quello che è realmente: una ragazza sola, condannata ad un triste destino. Amy ama segretamente Arthur ma questi, provando per lei stima, amicizia e rammarico non se ne accorge, aumentando inconsapevolmente le sue pene. Il romanzo è diviso in due parti: Povertà e Ricchezza. Ad un certo punto della narrazione si ha un cambio di situazione ed è bello vedere le reazioni dei personaggi a tale evento. Chi resta fedele a se stessa è Amy che non può dimenticare le sofferenze degli anni bui della prigione, essa, ormai, ha formato il suo carattere irrimediabilmente. Suo padre invece si perde…e riesce a vedere tutto con lucidità solo in punto di morte. La morte di William Dorrit è una delle scene più toccanti del romanzo. Sullo sfondo della storia principale abbiamo un galeotto in fuga, un’eredità cospicua, un viaggio in Italia, un amore giovanile divenuto ridicolo e che ritroviamo in scenette grottesche, una madre e un figlio lontani ma solo in apparenza e molto altro. Romanzo con retrogusto amaro, una storia di famiglia commovente e tormentata che resta nel cuore e nella testa, un Dickens che non si dimentica.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
altri romanzi di Dickens, agli amanti della letteratura vittoriana.
Trovi utile questa opinione? 
160
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

L'attesa
Papà Gambalunga
I misteri di Udolpho
Guerra
Il violino del pazzo
In affitto
In tribunale
Bandito
La fattoria delle magre consolazioni
Il possidente
Le torri di Barchester
Deephaven
Racconti di pioggia e di luna
La casa grigia
Il villaggio di Stepancikovo e i suoi abitanti
L'uccello nero