Narrativa straniera Classici La cantatrice calva
 

La cantatrice calva La cantatrice calva

La cantatrice calva

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

La presentazione e le recensioni di La cantatrice calva, opera di Eugene Ionesco edita da Einaudi. Il ritratto dell'umanità che Ionesco ci offre non si presenta, se non in minima parte, come pittura e critica di costume, come ricostruzione grottesca e paradossale di caratteri e di situazioni. La sostanza è molto più impegnativa e tormentosa, di una natura che tende in qualche modo all'assoluto: la ricerca del senso e del perché della vita. Un tentativo, implicito o esplicito, che si rinnova in tutte le opere e che regolarmente fallisce, poiché nell'autore non c'è risposta. Ma è un'ansia genuina, per quanto sapientemente controllata, che costituisce la forza, o forse il presupposto della forza drammatica e poetica di questo teatro, il quale certamente per questa via, favorito dal tramite della forma comica, ha stabilito il suo tenace e fecondo contatto con il pubblico.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuto 
 
5.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
La cantatrice calva 2012-04-06 10:58:31 Rosaliaa
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Rosaliaa Opinione inserita da Rosaliaa    06 Aprile, 2012
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ti hanno mozzato la lingua?

Opera manifesto del Teatro dell'assurdo, genere quanto mai indefinito, a Ionesco il soggetto venne in mente mentre imparava l'inglese su uno di quei manuali che fanno studiare a memoria le conversazioni e, ripetendole, si accorse che quelle frasi mancavano di logica e comunicazione. Guardandosi attorno, capì che l'incomunicabilità, che involontariamente insegnava quel libro, era la norma in quell'Europa occidentale del dopoguerra, che aveva visto osteggiare l'identità umana, le certezze morali mancare, il buon senso ucciso. L'Europa che aveva conosciuto il nazismo, ossia l'universo antiumano, non si era allontanata dalla dimensione psicologica del regime, isolandosi: l'uomo aveva perso il senso della relazione, diventando un involucro di se stesso, agilmente interscambiabile con qualunque altra persona. E' questa la situazione dei protagonisti della breve pièce (non dura più di 45 minuti), gli Smith e i Martin. Essi, per quanto finemente radicati nel loro ruolo familiare, non esistono: esiste il signor Smith, non esiste l'uomo Smith, perché ha perso la capacità di parlare. Il linguaggio, così essenziale nel ciclo della vita di un essere umano, nella pièce di Ionesco è forma mentis e strumento di individualità e di pensiero. Perdendo la capacità di trasmutare la parola pronunciata (il significante) in un oggetto con significato, l'uomo perde anche la capacità di ragionare, di ascoltare, di provare sentimento. Conseguentemente anche tutto ciò che circonda l'uomo perde consistenza: il tempo, nell'opera rappresentata da un orologio a pendolo, batte i rintocchi a caso, senza rispettare il tempo; lo spazio, cioè il salotto degli Smith, è privo di calore e di personalità, tanto che alle ultime battute cambierà addirittura proprietario, diventando dei Martin.
La lettura è estremamente consigliata, è un libro poi molto piccolo: può essere curioso leggerlo sul pullman o sul treno, mentre si vive l'incomunicabilità del pendolarismo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
140
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

L'attesa
Papà Gambalunga
I misteri di Udolpho
Guerra
Il violino del pazzo
In affitto
In tribunale
Bandito
La fattoria delle magre consolazioni
Il possidente
Le torri di Barchester
Deephaven
Racconti di pioggia e di luna
La casa grigia
Il villaggio di Stepancikovo e i suoi abitanti
L'uccello nero