L'americano
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
Un americano a Parigi
Un giovane americano, ingenuo e vitale, in una prolungata vacanza a Parigi.
Ama visitare i musei, col rischio di "un mal di capo estetico" . Però "aveva spesso ammirato le copie assai più degli originali" . Intende comunque "vedere tutte le grandi cose e fare quello che fanno le persone intelligenti". Giunse persino a pensare "che l'Europa fosse fatta per lui, e non l'opposto, cioè lui per l'Europa". "Era un formidabile esemplare di americano".
Fatto non secondario, ha in mente di volersi sposare con una donna 'magnifica' . E la individua tra le pieghe dell'antica nobiltà.
Lui è ricchissimo ma non ha ascendenze aristocratiche. D'altronde, come potrebbe un americano?
Facilmente il lettore rimane ammaliato dalla scrittura di H. James, benché questo sia solamente il suo terzo romanzo, ancora non all'altezza dei successivi capolavori. Eppure la gradevolezza della narrazione e lo stile venato di lieve humor sono già ben riconoscibili.
Un romanzo che scorre e di piacevole lettura, in cui l'incontro/scontro fra ingenua vitalità americana e un'Europa colta e raffinata, grondante di tradizione ma spesso decadente e corrotta, rappresenta uno dei temi dominanti, com'è tipico nella produzione dello scrittore : "la vita europea gli sembrava priva di scrupoli e impura. Eppure aveva uno squisito senso della bellezza".
Il nostro eroe constata che "in America (...) giovani di venticinque o trent'anni hanno una mente anziana e il cuore giovane, o per lo meno una moralità giovane ; qui hanno la mente giovanile e cuori molto anziani, la moralità più brizzolata e più rugosa".
Un gustoso romanzo in cui rappresentazione sociale, amore e una venatura di giallo si fondono in armonia di stile e struttura.
Indicazioni utili
classici