Emilio
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Educare è formare uomini
Il vero protagonista dell'opera è lo stesso autore, il filosofo Rousseau, che incarna il ruolo del maestro. L'autore privilegia la forma del dialogo ed è con dialoghi che si rivolge ai lettori, proponendo teorie e idee a sfondo pedagogico. Il maestro costruisce scenari e fornisce occasioni di scoperta e invenzione al suo allievo immaginario, il quale dovrà risolvere ogni problema con l'aiuto delle proprie sole conoscenze. Il testo è suddiviso in cinque libri: si apre illustrando il principio della bontà originaria dell'uomo ed affronta quindi la sua successiva degenerazione nei rapporti sociali; il secondo libro è quello dedicato all’educazione dei sensi ed affronta la seconda età evolutiva, che va dai 3 ai 12 anni; il terzo libro è dedicato all’educazione dell’intelletto e tratta l’età dai 12 ai 15 anni, periodo contraddistinto dalla curiosità. Il quarto libro è quello che tratta maggiormente i rapporti con la società ed affronta l’educazione nel periodo dai 15 ai 20 anni: i temi centrali sono la morale religiosa, i sentimenti e la coesistenza tra le persone. Il quinto libro tratta la figura femminile. La lettura del testo non è immediata: si tratta di un testo fondamentalmente filosofico scritto nel ‘700 ma ne consiglio fortemente l’analisi per tutti gli insegnanti ed i genitori che hanno primariamente un ruolo educativo in qualsiasi periodo storio. L’obiettivo primario dell’opera è infatti quello di offrire spunti di riflessione sull'educazione, impartita da natura, uomini e cose ed è un testo che può permettere di riscoprire metodi educativi che sarebbe bene rispolverare.