Vendetta di sangue
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Recensione della Redazione QLibri
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Una Vendetta... senza sale!
Accattivante. Insapore. Entusiasmante. Piuttosto vuoto.
Non sono impazzita, no. E' semplicemente la mia opinione.
Hector Cross ha tutto ciò che un uomo può desiderare: una bella moglie, un buon amico e tanti soldi. Troppi soldi. Il Dio denaro è impietoso, e spesso colpisce i suoi seguaci con dure azioni.
Hector Cross è un uomo tutto d'un pezzo: sua moglie rimane vittima di un assassinio e lui desidera vendetta. Superba vendetta.
Chi ha ucciso la sua adorata Hazel? I soldi sono l'unico motivo? Cosa si cela dietro il potentissimo impero della Bannock Oil?
Se volete scoprirlo, prendete questo voluminoso tomo ed immergetevi nella lettura.
Un'immersione completa, intanto. Già dall'inizio si viene catturati completamente, tant'è che è difficile straccarsi, le pagine volano via senza problemi, fluide; lo stile non ha nulla di complesso, perfettamente aderente al genere, ottimo collante dei nostri occhi che scorrono agilmente tra le righe.
Wilbur Smith non vi risparmierà nulla: descrizioni crude o più dettagliate, ma il tutto in modo da non annoiare mai. D'altronde, un romanzo d'avventura deve invogliare il lettore a proseguire dotandosi di tanta suspance, e lui ci è magistralmente riuscito, non vedrete l'ora di terminare.
La narrazione prosegue incalzante, senza intoppi o punti morti, vivida e coinvolgente.
E a questo punto vi domanderete: perché un giudizio così basso?
In breve: Vendetta di sangue è un libro pieno di contenuti, ma contenuti 'vuoti'.
Come ho già detto si fa leggere con piacere, è denso di azione, colpi di scena, vicende inaspettate, turpi passioni e tanto altro... il lettore non fa fatica ad immaginare il tutto, le scene scorrono intense nella sua mente. Ma sotto, poi, non c'è nulla.
Vuoto: personaggi 'meccanici', davvero non ho provato alcuna simpatia per loro, soprattutto per i cosiddetti 'buoni', mi sono sembrati troppo abbozzati, senza quel soffio dell'anima capace di renderli 'umani'. Capisco che da un romanzo d'avventura non si pretendono abissi psicologici, ma questa 'carenza' si riflette anche su tutti gli svolgimenti principali del romanzo levandogli emotività e veridicità.
Ne risulta un'atmosfera generale fredda, troppo distaccata, di 'superficie',o almeno così a me è sembrato.
In conclusione direi che è una lettura che consiglio se amate il genere, se non avete aspettative letterarie; nonostante la mole infatti si legge in fretta, è un libro leggero che alla fine dà anche soddisfazione e fa sentire 'pieni'. Sazia per bene, anche se ad un'analisi più attenta è abbastanza 'insipido'. E povero di nutrienti.
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Opinioni inserite: 4
Buoni contro cattivi
Hector, il protagonista, è un uomo dalle tante qualità, spiccano in particolare il coraggio e la forza. Gestisce una società di sicurezza ben ammanicata ed è sposato con la splendida miliardaria Hazel. Sono innamorati ed aspettano un erede, un quadretto familiare perfetto, ma nel passato si celano atrocità e sofferenze. Infatti, Hazel anni prima aveva perso la figlia per mano di alcuni predatori africani per questioni di petrolio ed il marito, il nostro eroe, aveva estirpato all’origine il male. É stato proprio così? Hector, Hazel e Catherine vivranno a lungo felici e contenti?
La trama non è male, purtroppo le aspettative sono alte e non vengono soddisfatte. L’inizio è noioso, cronaca rosa di vip ricchi e felici, seguono pagine a ritmo sostenuto. Il lettore rianimato è risucchiato dal vortice degli eventi, con una caccia primitiva all’uomo, non c’è spazio per le galanterie, qui gli istinti animali esplodono, l’uomo ferito vuole vendetta. E vendetta sia. L’autore si dilunga su particolari raccapriccianti per stomaci forti, fiumi di sangue e cattiveria gratuita. Il ritmo a metà cala ed ecco il colpo di scena, anzi, il colpo di grazia: il libro nel libro. No, non ci siamo proprio, perché l’autore non ha scritto due libri diversi? Oppure perché non ha inserito quel centinaio di pagine all’inizio, dando un ordine cronologico ai fatti? La storia prosegue con allusioni sessuali per tutti i gusti e si avvia alla conclusione tralasciando punti essenziali, in modo frettoloso. Vista la mole del libro, una decina di pagine in più per chiarire e chiudere il cerchio non avrebbero fatto la differenza.
Il finale è aperto, resta la curiosità di sapere chi e come metterà la parola fine alla scia di sangue.
La penna è semplice ed agevola la lettura, che nel complesso ho trovato piacevole. Tanti personaggi, diverse ambientazioni ed innumerevoli situazioni adrenaliniche. È come guardare un film, un romanzo da trasposizione cinematografica (o vi hanno già provveduto?). Ci vedo benissimo Bruce Willis nei panni di Hector e Cameron Diaz in quelli dell’amica russa; .mentre leggevo pensavo ad un incrocio tra Innocenti Bugie e Red. Forse ho pensato troppo a Bruce Willis e quindi non sono molto oggettiva e lucida nella valutazione.
Lo consiglio a chi ama l’avventura ed il pericolo, un passatempo leggero e senza pretese.
“La ferocia degli uomini gli ha strappato ogni cosa che amava. E nulla è più implacabile di un uomo che ha perso tutto.”
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Una delusione
Lo stile è scorrevole e il libro si fa leggere volentieri sotto l'ombrellone, ma l'impressione è che si tratti di un'operazione puramente commerciale, con poco o nulla di veramente valido sotto il profilo letterario. La trama in particolare è slegata, prevedibile e con personaggi stereotipati, senza elaborazione interiore. Il protagonista in una trasposizione cinematografica potrebbe benissimo venir interpretato da uno Swarzenhegger prima maniera. Di contro abbondano violenza e riferimenti sessuali con sconfinamenti nel bondagismo (tutta roba che fa vendere). Il libro non è certo un'esaltazione di buoni valori morali (e questo si sa , basta leggere il titolo..) per cui trovo inutili gli sporadici e patetici tentativi di far passare i protagonisti per persone migliori di quello che sono.
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Siamo proprio sicuri che l'abbia scritto lui?
WS è stato un grande Maestro. Per decenni ci ha affascinato con storie appassionanti e aneddoti che ci hanno aiutato a comprendere meglio la storia e i drammi di quella parte del mondo. Da troppo tempo i suoi libri sembrano scritti più per adempiere obbligazioni contrattuali, che per condividere con i lettori la passione che lo spingeva a scrivere romanzi indimenticabili. Leggo perplesso alcuni commenti di lettori entusiasti; posso solo pensare che non conoscano le sue saghe, che in definitiva sono quelle che lo hanno elevato alla posizione che ricopre nel panorama letterario.
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La storia è incalzante. Si fa leggere. Prova pure a dare dei tocchi di classe, parlando di vini e pietanze, ma privi di classe, e per quel che ricordo WS, di classe ne aveva da vendere.
Fritto misto "Lesso"
Non credo di riuscire a leggerlo fino in fondo. In realtà non c'è nè bisogno, dopo la prima pagina si capisce cosa accadrà nelle prossime dieci, ed è così ad ogni cambio di situazione. Segue pedestremente una traccia cara agli studi cinematrogafici americani, sembra più un canovaccio per un film che un libro. Le situazioni descritte sono banali, stereotipate, gratuitamente violente e volgari...e mi fermo. Non lo consiglio proprio.