Un'aquila nel cielo

David Morgan, ragazzo africano, bello, ricco, giovane, coraggioso e con la passione per il volo, proprio come un'aquila nel cielo.
Debra Mordecai, ebrea, figlia di un comandante dell'aviazione israeliana e futura scrittrice di successo.
Due ragazzi con poco o nulla in comune che il destino unisce durante un viaggio in Europa e ben presto si innamorano l'uno dell'altro. La quotidianità li metterà a dura prova ed insieme dovranno affrontare la guerra, le differenze di costumi e di tradizioni.
Il fato si accanirà contro questi due ragazzi togliendogli la spensieratezza giovanile in seguito a due gravissimi incidenti che li colpiranno e cambieranno per sempre le loro vite. Nonostante questo i due giovani amanti riusciranno a trovare un loro equilibrio che solo un solido amore può dare.
Nel romanzo non mancano descrizioni puntuali e coinvolgenti dell'affascinante natura africana con i suoi paesaggi, la sua natura incontaminata e indomabile.
Un'aquila nel cielo è il primo libro di Wilbur Smith che ho letto e devo dire che mi ha fatto riflettere sul fatto che nella vita non basta avere bellezza, ricchezza o fortuna per essere felici; bisogna riuscire ad essere felici facendo ciò che più ci fa stare bene e con le persone che amiamo. Il romanzo è coinvolgente, è ricco di sentimenti e descrizioni paesaggistiche. Consiglio questo romanzo a chi sta cercando la propria strada, a chi è sempre in cerca di avventure e, perché no, a chi crede ancora nel "vissero felici e contenti”.

Questo è stato il primo libro di Wilbur Smith che ho letto. L'ho apprezzato molto per l'ambientazione e la descrizione schietta dei personaggi. Mi rendo conto che alcuni passaggi possono sembrare un pochino surreali, però non guastano lo svolgersi della trama.
In seguito a questa lettura ho continuato a seguire l'autore in tutte le sue pubblicazioni, precedenti e successive, perchè trovo che abbia uno stile incisivo e coinvolgente.

David Morgan èun ragazzo bellissimo con la passione del volo. Di faiglia ricchissima, rinuncia ad un ruolo da dirigente per viaggiare il mondo e riscoprire ovunque la sua passione per la velocità e gli aerei.

Debra Mandracai è nata e cresciuta in una Gerusalemme in continuo fermento bellico e religioso. Figlia di un comandante dell'aviazione israelina, ebrea e sorella di un promettente pilota di caccia.

Il loro incontro sancisce l'inizio di un amore enorme, più solido delle mille disavventure che la vita gli metterà davanti.

Lo ammetto, non mi è piaciuto. E' il primo romanzo di Smith che leggo ma, non mi ha colpito. A tratti ho apprezzato lo stile che tanto viene decantato dell'autore, descrittivo nei particolari della "sua" Africa tanto da farne intuire i prufumi al lettore, ma questo libro è una storia d'amore con intoppi che hanno del paradossale per sfortune e sugguersi di eventi che alterano la effimera felicità di questa coppia.
Non mi sento di sconsigliarne la lettura, probabilmente avevo altre aspettative da questo romanzo e dall'autore, anzi,credo che leggerò ancora Smith, magari in altri romanzi con ambientazioni e vicende storiche (mi incuriosice la saga egizia). Lo consiglio alle "giovani donne" che vogliono una lettura bastata su una storia d'amore forte ed autentico.