Scomparsa
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L'altra faccia degli USA
Se devo considerare questo un romanzo thriller premetto subito che non mi ha impressionato un granché. Però devo aggiungere che lo stile della Castillo mi piace: schietto, preciso, capace di delineare i personaggi con chiarezza senza falsi pudori o pregiudizi. Questo e tutta la serie di romanzi che hanno come protagonista il capo della polizia Kate Burkholder, hanno come coprotagonisti la comunità di Amish che vive nell'Ohio. Una comunità con regole del tutto diverse rispetto a quelle a cui siamo abituati, che rifiuta l'uso di tutto quanto è moderno a partire dalle auto per arrivare fino ai cellulari, agli abiti vistosi o ai cibi troppo elaborati. In questo mondo si muove Kate, una amish che ha deciso di lasciare la sua comunità, ma che viene spesso chiamata ad occuparsi delle vicende che coinvolgono chi vi appartiene. Solo chi conosce a fondo le regole e la sensibilità del gruppo infatti è in grado di vedere oltre le apparenze. Il libro mi è piaciuto abbastanza, non tanto per la parte relativa all'investigazione, secondo me poco stimolante e banale. Interessante invece tutta la parte che fa da contorno.
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SCOMPARSA...
Il romanzo” scomparsa” è quasi totalmente ambientato in una regione americana dell’Ohio dove tuttora vivono numerosi i cosiddetti “Amish”.
Essi vivono in campagne come artigiani e contadini cercando di essere il più possibile liberi e sospettosi dalle intrusioni di modernizzazione che possono disturbare i loro principi e regole di vita.
Tutto ha inizio con una misteriosa scomparsa di una ragazza non ancora maggiorenne appartenente a quella comunità senza lasciare alcuna traccia, e di lì a breve tempo con una altra sparizione sempre di una adolescente appartenente alla quella comunità.
A questo punto entra la protagonista del romanzo il commissario di polizia kate Burkholder in-sieme al suo collega Tomasetti (con il quale ha anche una complicata storia d’amore) scelta dà i suoi superiori soprattutto perché conosce bene quel mondo che lei stessa faceva una volta parte.
Le indagini sono lunghe e difficili, gli indizi sono quasi nulli e al commissario kate non resta che scavare nel passato delle ragazze scomparse, attraverso il non facile dialogo con i genitori delle ragazze stesse.
E’ un libro gradevole da leggere complice la curiosità di conoscere attraverso questa storia gli usi e costumi di questa comunità cosi singolare tuttora ancora molto presente nonostante le antiche origini, attraverso un linguaggio di facile comprensione da parte della scrittrice.
Per quanto riguarda l’aspetto “thriller” invece mi è sembrato poco travolgente e anche poco psicologico, sebbene la trama accattivante e i personaggi principali ben descritti e positivi, solo nell’ultima parte succede davvero qualcosa da “brivido” con un finale che lascia intendere ad una continuazione della storia.