Sahara
Letteratura straniera
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L'estate è alle porte
Una nave deI tempi della guerra civile americana scomparsa, un arma batteriologica che fa letteralmente impazzire gli uomini e rischia di compromettere l'ecosistema dell'intero pianeta, un magnate della finanza senza scrupoli disposto a qualunque cosa pur di conquistare il potere, e il leader corrotto di una nazione minore dell'Africa che non guarda in faccia a nessuno pur di guadagnare qualche dollaro in più ma sulla loro strada troveranno gli intramontabili Pitt e Giordino a mettergli i bastoni tra le ruote e, se ci sono quei due, pronti come sono a mettere in gioco le loro stesse vite per il bene dell'umanità (e i respiri di sollievo di qualche adolescente...), potete star tranquilli che ne vedremo delle belle!
Se anche voi siete tra coloro che giunta la stagione calda sentite la necessità di staccare il cervello e concedervi una vacanza o se siete tra coloro che in certi periodi dell'anno provano una pulsione istintintiva a fuggire dalla logorante quotidianità di una vita qualunque e generalmente sfogate i vostri impulsi acquistando pacchetti viaggio tutto organizzato a cifre non esattamente modiche o sottoscrivendo abbonamenti pluriennali ad almanacchi di viaggi, reportage ed avventura, o se anche siete tra coloro che, almeno una volta, anche solo una, da bambini hanno acquistato una bussola, un temperino e una borraccia sognando di gettarvi nell'avventura per sfuggire alle sculacciate (meritate!) di vostro padre o madre... Be questo romanzo è fatto apposta per voi!
Sahara di Clive Cussler nel suo genere è il romanzo perfetto: leggero intrigante, svelto seppur ben articolato, con una trama incalzante, e un appeal del tutto particolare per gli amanti della storia e dell'ingegneria meccanica (non che ne conosca molti che coltivino contemporaneamente entrambe le passioni), un romanzo insomma che non deluderà certo le aspettative di chiunque cerchi una facile lettura.
I personaggi principali, come sempre nei libri di Cussler, sono netti, privi di ombre o zone grigie, e i protagonisti, audaci e pragmatici, sono dotati di una dedizione all'eroismo tanto inverosimile quanto rassicurante. La trama, fulcro e chiave di volta, del romanzo e "garbatamente" articolata, ben costruita e ricca degli immancabili colpi di scena che han reso famoso l'autore lungo i suoi quaranta e più anni di carriera. Ogni elemento costruttivo e distintivo del romanzo funziona ed è al posto giusto. Altro oltre a questo non va cercato.
Insomma Sahara è un romanzo semplice e senza pretese eppure a suo modo bello, scorrevole e di facile interpretazione, un romanzo che permette ai lettori più piccoli di viaggiare lontano verso luoghi esotici inesplorati in compagnia di bellissime donne e auto di classe (sì, è più che altro un romanzo per maschietti), e ai più grandi di sorridere tra una gomma forata e lo sguardo incaz... della vostra dolce metà che sta facendo tardi dall'estetista, ripensando a quando potevate permettervi il lusso di guidare una Bentley del '29 senza stillare una goccia di sudore o solcare mari inesplorati senza neppure la fatica di staccare il sedere dalla sdraio e rischiare di scottarvi il collo uscendo dalla "green zone" del vostro ombrellone. Ah la perfezione di quei momenti di gioventù...
Ecco ben questo è Sahara: la perfezione, la perfezione di un bellissimo sogno che pur sperandoci con tutto voi stessi sapete già che non si realizzerà mai, e come tale nel leggerlo concede sprazi di estatica gioia e desolante delusione. La perfezione di un quadro stupendo che anche per un solo istante vi permette di scordarvi che, come ogni altro, dietro, cela un muro grigio. Ma è inutile perdersi in divagazioni filosofiche, non è il genere di narrativa che lo consente, non è il genere di narrativa che lo accetta. Sahara, come ogni libro del primo Cussler, è come un viaggio con un amico di lunga data: sai già che ti divertirai, sai già che non ci saranno particolari complicazioni e tutto filerà per il verso giusto, e d'altro canto sai già come andrà a finire...
Quindi azione, colpi di scena, qualche dialoghetto asservito al contesto e zero profondita? Tutto qui? Nient'altro? Anni e anni di narrativa impegnata e basta un romanzetto qualunque per smentirsi, per mandare tutto alla malora, per emozionarsi come uno scolaretto? E il dubbio, l'incertezza, le dualità dell'io, dell'anima, la logica e l'istinto, la poliedricità della natura dell'uomo, il contrasto tra cio che vuole e ciò che deve fare, il ruolo storico che ha avuto in un dato periodo, in un dato luogo, in una data società e...
Ma va, sei con Pitt e Giordino nel Sahara contro un branco di cattivoni, cosa ti metti a pensare? Accendi il ventilatore, appoggia i piedi al tavolino, stappati una birra e viva l'estate!
Al più se proprio non ti basta puoi sempre comprarti una bussola...
In chiusura, a chiunque avesse visto anche il film (con un poco adatto Matthew McConag... MacConugh, MacConn.. ,Va be quel che è!, nei panni di Pitt e una fin troppo adatta Penelope Cruz nei panni della bella di turno), consiglio spassionatamente di dimenticarselo, (fatta eccezione per P. Cruz anche se non per meriti esattamente interpretativi...) proprio come per Raise The Titanic infatti, la forzata trasposizione cinematografica della fatica di Cussler non ha per nulla reso giustizia al romanzo, anzi lo ha letteralmente rovinato, appiattendolo oltre modo. Certo difficile trovare profondità in due quasi super eroi che proprio all'ultimo, quando si era come sempre abbandonata ogni speranza, salvano il genere umano dalle grinfie di qualche maniaco desertico, ma è cosí che deve essere questa tipologia estiva di romanzi: senza pensieri e senza problemi, libera e fresca, spassionata e istintiva, come spassionata e istintiva è la necessita del lettore che ben sapendo a cosa andra incontro nonostante tutto si dedica a questa narrativa. E Sahara nel suo genere è davvero uno dei migliori romanzi disponibili sugli scaffali del Gs, e sicuramente, assieme a Inca Gold e Night Probe, il migliore della lunga carriera del "nostro amico" o come dicono i pubblicisti d'oltre oceano, del "grand master of adventure", insomma del mitico Clive Cussler.
Davvero dategli una chance, concedetegli una possibilità, ma non scordatevi ventilatore e birra!
Buone vacanze a tutti.