Missione Odessa
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Avventura sul Mar Nero
Per gli appassionati di Clive Cussler, e più precisamente, per gli interessati alle vicende aventi quali protagonista Dirk Pitt, propizio eroe nato dalla penna di questo scrittore, non può mancare, dopo “Havana Storm” edito da Longanesi nel 2017 (che ha diviso il grande pubblico sugli indici del suo gradimento), la lettura di “Missione Odessa” nuovo episodio a lui dedicato.
Siamo sul Mar Nero quando, mentre Dirk Pitt, direttore della NUMA – società che si occupa del recupero di relitti nei fondali marini e in questo caso di una nave ottomana– si trova a dover rispondere ad un messaggio di aiuto che mai avrebbe pensato potesse in realtà portarlo a scoprire ben altro. Perché non solo una volta raggiunto il posto di cui al messaggio lui e il collega Al Giordino si trovano di fronte ad uno scenario di morte e desolazione a cui segue una esplosione da poppa dell’imbarcazione stessa su cui nel mentre erano saliti per le ricerche, ma più esaminano la scena, più si rendono conto di quanto il passato abbia un ruolo determinante nelle vicende tanto che il lettore viene catapultato in un susseguirsi di “ieri e oggi” che va dagli anni del primo ventennio del millenovecento e cioè ai tempi dell’Impero dei Romanov, agli anni della guerra fredda, per poi giungere al presente caratterizzato da trafficanti di tecnologie nucleari e molto molto altro ancora.
L’opera a prescindere dalla trama contraddistinta da un intreccio ricco e serrato è intrisa di tutti gli elementi a cui l’autore ci ha abituati negli anni. Non mancherà quindi la sua solita scrittura fluida dai ritmi ben cadenzati e privi di digressioni superflue, nonché tutta una serie di protagonisti più o meno delineati, tra cui la bellezza femminile irresistibile, che non faranno altro che stratificare il racconto, ancora non mancherà l’impostazione narrativa caratterizzata dal canonico antefatto storico che si sposta nel tempo e un marcato susseguirsi di colpi di scena. Al contrario, per chi vi ci si avvicinasse per la prima volta, “Missione Odessa” si dimostrerà essere un buon romanzo di avventura – anche se non certamente il migliore – con cui accostarsi allo statunitense. Premetto che quest’ultimo ama stupire il conoscitore con vicissitudini spesso singolari e talvolta quasi assurde che se da un lato possono conquistare, dall’altro possono allontanare chi legge. Non a caso, infatti, negli ultimi tomi pubblicati si è riscontrata una inflessione in negativo della piacevolezza della sua produzione letteraria proprio perché è stata percepita quale troppo confusionaria e assurda per poter funzionare.
In conclusione, una lettura non indimenticabile perché non la migliore di Cussler ma comunque gradevole, senza pretese, non impegnativa e adatta a chi ama il brivido del romanzo di avventura.
Indicazioni utili
- sì
- no
No = a chi non ama il genere e/o a chi non ama i testi un po' troppo surreali