Jack Reacher. La prova decisiva
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Recensione
Ritmo allo stato puro. Lee Child, gestisce il suo personaggio Jack Reacher, con una maestria incredibile. Sempre al centro della storia, senza però risultare ripetitivo e noioso. Questo personaggio riesce ancora una volta a coinvolgere il lettore, quasi fosse un supereroe, ma grazie alla sua semplicità e al suo “terreno” intuito riesce ad essere credibile ed umano.
Un vero action-thriller con un trama ben congegnata che ho apprezzato in modo particolare per la sua non scontata attenzione agli indizi; molte volte mal interpretati per una preconcetta soluzione. Quante volte vediamo quello che vogliamo vedere e non consideriamo tanti altri aspetti o possibilità?
Un ex militare viene accusato di aver ucciso cinque persone con un fucile di precisione, solo per il gusto di vedere la propria opera attraverso un mirino ad altra precisione montato sul suo fucile. Tutte le prove raccolte dalla polizia locale puntato entro poche ore ad un unico sospettato. Sembra un caso già risolto, le prove non lasciano adito a dubbi, fino a quando Jack Reacher non inizierà ad indagare su questo personaggio, suo ex collega durante la guerra del Golfo. Una serie di formidabile, intuizioni e colpi di scena porteranno ad una verità molto difficile da scoprire.
Indicazioni utili
Straordinario Jack Reacher con il volto di Cruise
“Dormi quando puoi” è un vecchio adagio dell’esercito americano che il personaggio di Lee Child, Jack Reacher, ha fatto proprio. Se “dormi quando puoi” è il suo motto, il mio è sicuramente non perdere più nessuna delle avventure di Jack Reacher. Ho appena finito di leggere Jack Reacher La prova decisiva e mi ha letteralmente conquistata. Mi piace il personaggio dell’ex poliziotto che ha deciso di uscire dal sistema, di rimanerne ai margini, rendendosi irreperibile, irrintracciabile, introvabile, totalmente fuori dal mondo.
Altissimo, forte, intelligente sopra la media, intuitivo, preparato atleticamente, in grado di risolvere qualsiasi situazione: questo e molto altro è Jack Reacher che ha sempre la frase giusta sulle labbra.
In questa avventura, un cecchino esplode sei colpi in una cittadina dell’Indiana, uccidendo cinque persone. Viene subito rintracciato il presunto colpevole, James Barr, che si dichiara innocente e chiede l’intervento di Jack Reacher, l’uomo che nessuno riesce a trovare, ma anche l’unico uomo che è certo della sua colpevolezza. Quando serve, un presunto colpevole non ha mai un alibi. Anche questa sembra essere una legge universale. Jack Reacher decide di indagare con i suoi mezzi e la sua strategia in un susseguirsi di colpi di scena che mettono in discussione ogni prova certa, ogni ipotesi e la stessa verità. La trama, come sempre nei thriller di Lee Child, è molto intricata, un autentico puzzle di verità e presunte prove tra cui districarsi. Impossibile prevedere gli eventi che vengono smentiti, modificati, stravolti, quando il lettore crede di aver intuito il colpevole e l’evolversi della situazione. Impossibile non farsi trascinare nell’azione da Jack Reacher che agisce e dà ordini, come è abituato da sempre. Impossibile non affidare a lui le redini di un’indagine investigativa senza soluzione.