Narrativa straniera Avventura Il custode del faro
 

Il custode del faro Il custode del faro

Il custode del faro

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Rimasta orfana, la piccola Silver viene adottata da Pew, un gentile e misterioso personaggio senza età che vive nel faro di Cape Wrath. Pew si occupa teneramente di lei, le racconta antiche storie incentrate sul desiderio, sullo sradicamento, sui legami e sulle assenze che segnano la nostra vita. Le racconta in particolare la storia di Babel Dark, un reverendo locale dell'Ottocento che ha vissuto due vite, una pubblica avvolta nell'oscurità e una privata immersa nella luce. Come un'incarnazione di Jekyll/Hyde. I racconti di Pew aprono sotto gli occhi della ragazzina una mappa da seguire per penetrare nei meandri della propria oscurità.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
2.3
Stile 
 
3.0  (1)
Contenuto 
 
2.0  (1)
Piacevolezza 
 
2.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Il custode del faro 2012-11-08 21:12:26 Sara moncalieri
Voto medio 
 
2.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
Sara moncalieri Opinione inserita da Sara moncalieri    08 Novembre, 2012
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Buio narrativo

Quando un libro è frammezzato in due parti ben distinte, di cui una ti è piaciuta e l'altra meno, alla fine il libro ti è piaciuto?
Ancora non ho la risposta.
Questo è un romanzo che dalla sua metà in poi subisce una metamorfosi e si trasforma in altro.
La prima parte, pur narrando due storie parallele, scorre fluida, piacevole e interessante, nonostante il tema sia fondamentalmente la mancanza della felicità: attraverso i molti, bei racconti fatti ad una ragazzina, il suo "tutore per caso" le dipinge il mondo con poesia e senza abbellimenti, riuscendo a farle venire il desiderio di conoscerlo ed affrontarlo senza timore, facendo diminuire pian piano le sue stesse paure e dandole una sicurezza crescente.
Poi, per me, il crollo.
A seguito di un colpo di trama, tutto deve cambiare e ogni riferimento fisso per la protagonista sparisce, proprio come quando la luce di un faro viene a mancare nella notte: la costa diventa invisibile, il mare diventa cieco, le stelle non ci sono, e per le imbarcazioni diventa difficilissimo navigare senza infrangersi contro la terraferma.
L'improvviso smorzarsi di questa luce di continuità, del faro, ha sgretolato in me il gusto di procedere nella lettura.
Forse un espediente della scrittrice per portare il lettore nella stessa situazione della protagonista? chissà...
Il risultato, per me, è stato un calo di interesse non legato ai nuovi temi trattati, bensì alla modalità di narrarli: un continuo salto temporale che ha reso difficoltoso capire dove si era e quando si era, cosa stava succedendo e perché. A volte addirittura chi stesse parlando.
Mi è parso come se la prima metà del romanzo fosse stata scritta da una persona e la seconda da un'altra, senza che le due si fossero quasi consultate. Oppure come se la stessa autrice avesse preso una gran botta in testa (oppure si fosse innamorata, cosa che a volte può dare gli stessi risultati!) e avesse poi continuato la stesura prendendo tutt'altra strada.
C' era, sì, un unico filo conduttore che teneva fragilmente insieme le due parti, ma era così insufficiente che non è riuscito a darmi il senso della continuità, pur tenuto conto dell'evoluzione della storia e degli anni che passavano.
Insomma ho vissuto questo romanzo come un buio narrativo.

Fortunatamente la scrittrice, con o senza botta in testa, innamorata o meno, ha uno stile molto piacevole e ricercato nella sua semplicità, ha affrontato temi impegnativi come l'abbandono senza appesantirli ulteriormente, ha una voce delicata ed appassionata nel raccontare i sentimenti, e qua e là ha dato delle vigorose pennellate quasi surreali (specialmente all'inizio) che me ne hanno fatto apprezzare la forma.
Purtroppo però non mi è bastato per rendermi speciale questo romanzo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Trovi utile questa opinione? 
200
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il diavolo e l'acqua scura
Racconti dei mari del sud
L'isola misteriosa
Il cerchio celtico
Jungle Rudy
Clean. Tabula rasa
Il re dei rovi
Codice Kingfisher
Missione Odessa
L'ultima discesa
I viaggi di Daniel Ascher
Missione Ararat
I cercatori di ossa
Monsone
L'enigma di Einstein
La stanza segreta dello Zar