Narrativa straniera Avventura I viaggi di Daniel Ascher
 

I viaggi di Daniel Ascher I viaggi di Daniel Ascher

I viaggi di Daniel Ascher

Letteratura straniera

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Un anno veramente particolare ha inizio per Hélène quando dalla provincia si trasferisce a Parigi per studiare archeologia. La ragazza va ad abitare in una piccola camera sui tetti ospite del prozio Daniel. Lo zio Daniel è un vecchio giramondo, chiacchierone e un po' eccentrico che, usando lo pseudonimo di H. R. Sanders, scrive "Il marchio nero", una serie di romanzi di avventura per ragazzi. Hélène non ha mai letto i libri dello zio e in verità non ama molto neppure lui. I due non potrebbero, infatti, essere più diversi: seria, precisa e severa lei, rumoroso, scherzoso e affabulatore lui. Ma il fidanzato della ragazza, Guillaume, un giovane brillante che riesce a rendere allegro tutto quello che tocca, è invece fin da bambino un ammiratore di H. R. Sanders e riesce a convincere Hélène a interessarsi di più a Daniel e ai suoi avventurosi viaggi in ogni angolo del pianeta. I due si mettono cosi sulle tracce dell'infanzia e della giovinezza di Daniel Ascher scoprendo diversi misteri della sua vita: perché lo zio compare soltanto a un certo punto nelle foto di famiglia? Perché il suo cognome non è lo stesso della nonna ed è di origine ebraica? Comincia allora una ricerca tra i quartieri parigini: da rue d'Odessa a Montparnasse, dove il padre di Daniel aveva prima della guerra uno studio fotografico, poi a Clermont- Ferrand, a Saint-Ferréol, a Moulins fino a Manhattan. Con pazienza e metodo, da vera archeologa, Hélène scopre piano piano un uomo di cui ignorava tutto. Scopre ad esempio che Daniel è l'unico sopravvissuto di una famiglia composta da padre, madre e una sorella amatissima, tutti scomparsi a Birkenau, e che i suoi viaggi giovanili negli Stati Uniti nascondono un altro mistero familiare che renderà il vecchio giramondo molto più prossimo ad Hélène e a suo fratello. Seguendo le tracce lasciate da Daniel nelle strade della sua città e fra le righe dei suoi libri si rivela piano piano il ritratto di un uomo ferito, diviso fra due identità e prigioniero di un amore impossibile ma fatale. E la scoperta di un'altra casa nel sotterraneo, in fondo a una botola, getta una nuova luce sui viaggi avventurosi dello zio. Forse l'unico vero viaggio che Daniel abbia mai fatto è sempre stato un viaggio nel passato.



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I viaggi di Daniel Ascher 2018-04-10 06:29:23 68
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68 Opinione inserita da 68    10 Aprile, 2018
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Viaggio esplorativo ed affettivo

Un romanzo a metà tra il reale e l’ immaginario, una tenera storia sentimentale ed affettiva con un soffio avventuroso e fiabesco alternato ad ambientazioni realistiche e puntuali ricostruzioni storiche.
Helene, giovane studentessa di archeologia, si trasferisce a Parigi dalla provincia ospite di un vecchio prozio giramondo, Daniel, scrittore di avventurosi romanzi per ragazzi che pubblica sotto lo pseudonimo di H. R. Sanders.
In lui tutto è coperto da mistero, dal nome alla propria origine ed ogni suo viaggio è avventura indecifrabile ed iter mentale. Daniel non ha mai raccontato la sua vera storia, conserva un lato infantile prominente tanto che è difficile immaginarlo innamorato, è così diverso da Helene, eccentrico e volubile, un uomo vivace e pittoresco senza fissa dimora che indossa abiti sgargianti.
Dove si è recato, quando tornerà, e le cartoline inviate ad Helene sono autentiche, ed i suoi innumerevoli e fantastici racconti corrispondono alla verità?
Il mistero che lo circonda riveste età, adozione, nome, ( prima si chiamava Daniel Ascher ) religione ( ebraica ) ed il fatto che non parli mai di se’.
Ma ogni storia si copre di interesse agli occhi di chi ricerca la verità ed Helene, seria e razionale, da brava archeologa è decisa a scavare e scoperchiare il sepolto con pazienza e meticolosità.
Le avventure narrate nel “ Marchio Nero “ ne accompagneranno letture ed indagini insieme ad una peregrinazione continua tra i quartieri parigini ed intorno al mondo alla ricerca di notizie, tra vecchie storie e parenti dispersi.
All’ inizio è stato il fidanzato Guillaume a spingere Helene alla ricerca ed all’ approfondimento, da appassionato lettore di H.R. Sanders, per il quale ha da sempre nutrito una passione sconfinata, ma ora è tutta un’ altra storia e la loro relazione si rivela più fragile ed improbabile della verità stessa, legata esclusivamente ad una passione letteraria intessuta di fantasia.
Scoperte inaspettate riveleranno un’ altra storia originando una vicinanza impensata, il potere ed il viaggio della conoscenza stempereranno la lontananza consegnando Helene ad una nuova dimensione affettiva e relazionale.
Un moto perpetuo, attraverso la storia, la letteratura, il tempo, gli affetti, i luoghi della memoria, ricostruendo più nuclei famigliari che nascondono segreti inconfessati, ed una figura, quella di Daniel Ascher, che, come spesso accade, sarà giustamente riabilitata, divenendo un eroe positivo, un orco buono che, allontanati equivoci e sospetti, rivelerà un passato sofferto, un amore impossibile e toccanti profondità.
Sarà allora, risolto l’ enigma, che il segreto verrà gelosamente custodito nella nuova sfera affettiva, nel rispetto dell’ altro e della sua storia divenuta anche la propria storia.
Esordio letterario di Deborah Levy-Bertherat, “ I viaggi di Daniel Ascher “ è un breve romanzo gradevole che cattura per azione e velocità, a metà tra fiaba e realtà, con personaggi ben costruiti, dialoghi brillanti e sprazzi di comicità, ma anche spunti di riflessione sulle proprie origini, sull’ importanza della storia e sul significato di conoscenza, approfondimento, avvicinamento all’ altro scansando banali pregiudizi oltre che sul mistero di vite e relazioni che spesso sembrano non appartenerci ma che finiscono con l’ afferrarci e diventare parte sostanziale di noi.

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