Vivere fa solletico
Letteratura italiana
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 2
un piccolo cult
Uscito da poche settimane, ma già sulla bocca di tutti, ha le caratteristiche di un piccolo cult: scrittura incisiva e divertente, una protagonista sincera e leggermente sfigata che ricorda la beat generation, il tono filosofico/comico/folle che entra sotto la pelle, il linguaggio scorrevole e giocoso - più volte mi ha fatto ridere ad alta voce. In molti ci provano, ma questo romanzo ci riesce: mischia i generi letterari per crearne uno nuovo, contaminato e divertentissimo. Lo si può definire: un genere fulminante che si divora d'un fiato, (purtroppo). Ho aperto il libro pensando di leggere una commedia, l'ho chiuso con la sensazione di aver letto un pezzetto della mia anima.
Indicazioni utili
brillante e intelligente
Se è da un po' che non vi fate un giro sulle montagne russe, leggete questo libro! La forza centrifuga della scrittura di "Vivere fa solletico" è un divertimento da capogiro. Leggendolo, ho avuto la sensazione di avere tra le mani qualcosa di vivo e fresco... I giochi linguistici rivelano una intelligente e spiritosissima autrice che è stata capace di tenermi incollato dalla prima all'ultima pagina con le sue trovate semantiche e strutturali, originalissime. E' una satira sul mondo dello show business, con i personaggi degni di John Fante (la protagonista, Lea, la giovane regista dissacrante e megalomane, è davvero un Arturo Bandini al femminile), con la struttura narrativa d'un ottimo thriller, con un delicato sapore di fantascienza filosofica non meno sorprendente di "Matrix" , e con un costante tocco di autoironia graffiante e folle che ricorda le commedie di Woody Allen. E' uno spettacolo pirotecnico fatto di giochi con i generi letterari, costruito per minare le nostre certezze e le nostre aspettative, esibito con la scorrevolezza di chi non vuole mai prendersi troppo sul serio. Il risultato è sorprendente: la lettura di "Vivere fa solletico" sembra l'esplorazione d'un nuovo continente letterario. Ma dietro l'apparente leggerezza, sotto la patina esilarante, "saggia come gaiezza", Nina Mimica/Lea ci conduce in un mondo di emozioni dimenticate, costringendoci a domandarci che fine hanno fatto i nostri sogni, il nostro idealismo, e quei propositi segreti e sofferti, con i quali volevamo migliorare noi stessi e il mondo.