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Venga il tuo regno

Letteratura italiana

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Nella città di Palermo, nell’estate dell’85, ancora non si sono assopite le eco della seconda guerra di mafia. Per Giuseppe Greco, uno dei più sanguinari sicari di Cosa Nostra, quella breve stagione rappresenta l’apogeo della sua carriera criminale e al tempo stesso della sua rovina personale. Nel breve lasso di tempo che lo separa dalla propria fine, egli vive un’esperienza a metà fra l’onirico e il sovrannaturale, che condivide con un’anonima fioraia di nome Bianca. I due si incrociano casualmente per un breve istante e dall’unico sguardo che si scambiano ha origine una serie di fantasie e sensazioni identiche, anche se essi non si incontreranno più. Nei loro sogni i due vivono una relazione breve e convulsa, ma profonda ed estremamente passionale. Bianca, reduce da quell’esperienza dalle connotazioni inverosimili, crede fermamente a tutto ciò che ha provato. Al tempo stesso comprende però che si tratta di una storia che ha compiuto il proprio corso e che è giunto il momento di lasciarsela alle spalle. Deciderà pertanto di accantonare nel proprio cuore il dolore dovuto alla perdita di colui che considera essere l’uomo della sua vita e di ricominciare a pensare al proprio futuro.



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Venga il tuo regno 2017-11-06 10:39:37 Laura V.
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Laura V. Opinione inserita da Laura V.    06 Novembre, 2017
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Tra sogno e realtà

Può l’amore essere talmente intenso da ingannare se stesso?
È la domanda sorta in me al termine della lettura del romanzo di Angela Freschi, che ci regala una storia molto coinvolgente e, sotto certi aspetti, originale.
Sullo sfondo di un’assolata Palermo di metà anni Ottanta la casualità fa incontrare Giuseppe, un giovane boss di Cosa Nostra, e Bianca, una ragazza di modesta condizione che lavora in un negozio di fiori: da uno sguardo fugace nasce un innamoramento che presto si tramuta per entrambi in imprevista passione; un amore istintivo e travolgente che, più che cieco, si rifiuta di vedere, fatto di mute attese e assordanti paure, ma anche di sorprendente desiderio di normalità.
La penna dell’autrice è stata molto abile nell’indagare i sentimenti dei due protagonisti, scavando nel profondo e descrivendo stati d’animo in cui non si fatica a ritrovarsi. Interessante l’intreccio con le vicende di mafia, ben inserite nella narrazione dove trovano così riscontro drammatiche realtà tutt’altro che di fantasia. Altrettanto ben riusciti risultano pure i personaggi secondari, ognuno dei quali si incastra perfettamente nella storia narrata. In particolare, ho molto apprezzato: la scrittura curata e stilisticamente notevole; i monologhi interiori di Bianca e Giuseppe, disseminati ad arte qua e là nel testo, che conferiscono a queste pagine un tocco in più di sensibilità; le descrizioni di un angolo di Sicilia ricco di colori, profumi, suoni che s’affacciano su un mare dal grande fascino. Il finale, poi, è a dir poco spiazzante, rivelandosi una vera sorpresa e quanto di più lontano il lettore possa immaginare.
A mio parere, un’ottima prova di esordio, questa di Angela Freschi: un romanzo sull’amore, sul senso dell’esistenza, chissà perché sempre così difficile da comprendere, sull’imprevedibilità del quotidiano vivere e lo struggente bisogno di felicità che, spesso, induce il nostro cuore a fare del sogno realtà.

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