Una storia quasi solo d'amore
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Per amore solo per amore
Il nuovo romanzo di Paolo Di Paolo, giovane autore pluripremiato e il cui talento fu avallato dal grande Tabucchi in occasione della pubblicazione di “Dove eravate tutti” propone, attraverso un impianto narrativo filtrato dalla voce narrante di Grazia, una storia di crescita personale condita da un mix di saporita tutta italiana: il conflitto generazionale del meraviglioso “Ai miei tempi..”, la presenza ingombrante e problematica di una popolazione vecchia, l’eterno dilemma tra ateismo e cristianesimo, la lontananza sempre più marcata dal faticoso giro di boa rappresentato dall’ingresso nell’età adulta.
Quando si diventa adulti in Italia? Quanto l’appartenenza ad una precisa epoca incide sulla qualità della vita che si sta vivendo? Qual è la genuinità del nostro vivere?
Il vissuto di Nino, ventitreenne scapestrato, dall’ottobre del 2012 al maggio del 2013 offre la possibilità di conoscere le difficoltà legate alla crescita di una giovane persona quando nel suo cammino si incrociano due direttrici importanti: un serio impegno di lavoro e un sentimento d’amore vero.
Nino torna in Italia da Londra perché Grazia, sua ex insegnante di teatro, gli propone, complice una madre disperata, una docenza a Roma in un corso di teatro per anziani. Incontra ogni lunedì Teresa, nipote trentenne di Grazia e sua accompagnatrice. Benché i due siano molto diversi, in loro nasce un reciproca curiosità che gradualmente li farà aprire l’uno all’altro...
Scritto con una prosa frizzante, veloce, si lascia leggere facilmente offrendo alcuni spunti di riflessione intervallati da eventi storici recenti il cui impatto ha probabilmente segnato anche il vostro vissuto. Ho apprezzato l’idea di raccontare una storia “quasi solo d’amore” che avvicina ad un messaggio sempre attuale: amarsi e amare, affidandosi ad altri non sempre e necessariamente all’interno di un rapporto sentimentale. Lo consiglio a chi gradisce letture veloci ma non superficiali, ambientazioni italiane dal verace sapore nostrano, sperimentazioni stilistiche mai audaci ma efficaci.