Narrativa italiana Romanzi Un terremoto a Borgo Propizio
 

Un terremoto a Borgo Propizio Un terremoto a Borgo Propizio

Un terremoto a Borgo Propizio

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A Borgo Propizio un violento sisma arriva inclemente a distruggere ampia parte del centro storico. La villa del Comune sembra una scatola con il coperchio sfondato; il pavé è sprofondato quasi agli inferi; i lampioni, ora ciechi e senza luce, con le bocce frantumate, appaiono piegati alla catastrofe; le botteghe e le abitazioni sono squarciate, orribilmente. Felice Rondinella, appassionato sindaco, vive l’immane disastro come un fallimento personale, e Padre Tobia si sente troppo stanco per portare il peso della croce. Perché non si tratta solo del terremoto: al borgo i peccati sono diventati incontenibili e le confessioni scandalo allo stato puro. Non si capisce più nulla, tutto è sottosopra. L’unico fatto certo è che il professor Tranquillo Conforti, trovato a terra nella Viottola Scura, non ha avuto un infarto mentre scappava, ma è stato ucciso. Un assassino a Borgo Propizio? La faccenda si complica.



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Un terremoto a Borgo Propizio 2015-12-07 00:31:07 fraghi88
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fraghi88 Opinione inserita da fraghi88    07 Dicembre, 2015
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In seguito ai primi due capitoli, ho atteso con trepidazione il terzo ed ultimo seguito. Già, siamo alla fine, purtroppo. Loredana Limone ci ha incantato aprendoci le porte del suo mondo un po' retro', pervaso da quell'atmosfera antica che si respirava un tempo nei paesini di una volta. L'aspetto speciale è che ha saputo imprimere di cullante passato una trama ambientata perfettamente ai tempi odierni. La sua penna è saggia, logorroica, scorrevole e dal cuore mite.
La scrittrice fa diventare ancora Borgo Propizio una meta vacanziera e quotidiana da sogno. E' tutto deliziosamente descritto con un pennello variegato di sfumature arcobaleno. Stavolta però il tutto viene infranto un po' da questo improvviso terremoto che scuote l'animo di ogni abitante.
Le coppie dei personaggi principali in questo capitolo della saga sono alle prese con un momento di rottura d'identità e di crisi personale. A metterci del suo anche l'assenza del sindaco durante la violenta calamità naturale.
Marietta intanto si allontana un po' dagli altri protagonisti e il suo cuore è ancora speranzoso di trovare un finale perfetto alla sua storia, quindi di sposarsi.
A sommarsi a tutta la vicenda ancora un sano tocco di noir all'interno del borgo, dove il Maresciallo Saltamacchia (sempre nomi davvero indimenticabili nello stile dell'autrice) deve trovare un misterioso assassino.
La Limone è riuscita a dare anche una svolta alla pacifica convivenza del paese, invece trovata nel primo episodio della trilogia. Già, adesso il luogo è sottosopra e gli abitanti in uno stato d'animo confusionale.
Leggere questa avventura ti porta fuori dalla porta di casa con gli occhi sognanti e ti lascia stupita e senza fiato per un finale commovente e in parte inaspettato.
Consigliato a chi ha letto i primi due libri, ma soprattutto a chi apprezza questa autrice emergente diventata già così popolare nei cuori dei lettori.

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