Un gioco proibito
Letteratura italiana
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Un gioco proibito, un libro forte, un pugno nello stomaco, un racconto che si intreccia così come gli anelli di una catena si incastrano tra loro per formare la catena.,ma che al tempo stesso fa trasparire tutta la sofferenza di una bambina , costretta a vivere la propria condizione tra silenzi, dove nessuno deve sapere, dove vige il silenzio sulle diversità, e su ciò che accade all'interno di una famiglia. Una bambina sin da piccola conosce la violenza, l'abuso che, sotto forma di gioc, gli viene inflitta dal padre. Sofferenze di cui non potrà parlarne con nessuno e che si porterà dentro per tutta la vita, e che quando proprio non potrà più sopportare la porteranno a lasciare la sua casa, i suoi affetti per andare incontro al suo destino in un altro paese, lontano dagli affetti della madre e del fratello. Un destino fatto di intrecci, tra il desiderio di essere finalmente libera, dai pregiudizi che l'hanno costretta a vivere la sua condizione di bambina imprigionata in un corpo che non sentiva suo, in un corpo che non le apparteneva perché così ha voluto la natura. Lontana da quel padre, che, per anni ha abusato di lei facendola sentire sporca. Un destino che per fatalità, o forse per lo scherzo del destino la porta in un tunnel prima dell'amore, e poi della perversione, in tunnel fatto ancora una volta di gioie e dolori, di inebrianti giochi erotici che prima accetta, ma poi alla fine scopre ancora una volta la perversione che sin da piccola aveva imparato a conoscere, a subire in silenzio. Una perversione in cui anche suo fratello è caduto. Un gioco proibito dove alla fine vince il suo desiderio di svuotarsi di tutto ciò che era stata la sua vita precedente e vivere finalmente libera la propria condizione ed il suo nuovo amore.