Un borghese piccolo piccolo
Letteratura italiana
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RECENSIONE
Un piccolo capolavoro italiano. Si tratta di un romanzo breve (o racconto lungo) crudo nel linguaggio, crudele nella storia e spietato nella sua interezza. Per raccontare le vicende della famiglia Vivaldi, Cerami utilizza uno stile narrativo asciutto ed essenziale. L'incedere è incalzante. Le poche descrizioni degli ambienti interni rispecchiano la miseria e lo squallore dei sentimenti dei personaggi; mentre vengono alla luce alcune realtà del costume italiano: il concorso truccato, la subalternità della figura dell'impiegato, i cittadini assuefatti, l'individualismo, l'opportunismo, la ruffianeria... A proposito del libro Italo Calvino scrisse: "qui di fatti ne succedono parecchi. .. da un'incongrua cerimonia d'iniziazione massonica a una cruenta irruzione nella cronaca nera quotidiana, a un'allucinata, truce vendetta. Ma anche i fatti appena successi, vengono inghiottiti dalla sorda, vischiosa continuità dell'esistere".
Ps. Nel 1977 il celebre regista Mario Monicelli ne ha tratto un film omonimo interpretato da Alberto Sordi.
Indicazioni utili
Una riflessione sulla vita
Attraverso uno stile incalzante e mai lento, Cerami presenta una tipica famiglia italiana con un unico figlio appena diplomato raginiere. Il padre Giovanni Vivaldi, si prodiga per farlo entrare al Ministero dove lui stesso lavora. Quest'uomo è un uomo inetto, un peso per la società. Lvora poco al ministerol, tar caffé e giornali...e poi è prosismo alla pensione .
Se nelle prime pagine si può pensare ad un buon padre, ci si sbaglia di grosso, perchè Vivaldi pensa solo a se stesso. Si iscrive ad una massoneria (della quale non gliene importa niente) pur di ottenere il tema d'esame per il figlio. Figlio molto timido che però purtroppo morirà. La disperazione del padre viene accompagnata da quella della madre e moglie, che si chiuderà in un muto silenzio dopo un ictus. Ma Vivaldi non lasica finire qui la storia. Dopo una breve emozione che ho provato per il dolore di questo padre, mi sono indignata per ciò che ha fatto.
Non dico tutto altrimenti si perderebbe la bellezza del libro. Dico solo che Vivaldi farà una cosa macabra ad una persona....per vendetta. Aspettava di vendicarsi, pensava a sé e a quello che poteva fare per sé. E basta.
Un uomo meschino e solo. Anche la moglie morirà e lui dirà" ora non può morirmi più nessuno" amara conclusione della vita. Alla fine Vivaldi conterà gli anni che gli restano per vivere....non pensando ad altro che a se stesso....come sempre.
Cerami, che è morto il 17 luglio del 2013 a Roma (ove era nato nel '40)
ha una scrittura corretta ed incalzante, per me è stato una rivelazione e leggerò anche altri suoi libri.