Un amore di zitella
Letteratura italiana
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Parole,parole,parole.(Inutili)
Iole è una zitella.(E fin qui ci bastava il titolo per capirlo.)
Manda come dono di nozze alla sua collega La divina commedia.
Firma il biglietto che accompagna il regalo “Iole e….. Dante”.
La collega ignorante come una capra non comprende si tratti di Alighieri ma pensa che Dante sia il nome del nuovo fidanzato di Iole.
Quest’ultima sta al gioco e glielo lascia credere.
ECCO VI HO RACCONTATO TUTTO IL LIBRO.(Accusatemi di spoiler se ci tenete.)
Solo che io ci ho impiegato quattro parole a dirvelo a Vitali invece sono servite CENTOSEDICI pagine.
116 pagine per narrare il nulla più assoluto!
Vitali e quindi???????
Questo è tutto???????
Mi stai prendendo in giro??????
Che non fosse un capolavoro mi era chiaro già alla ventesima pagina(forse anche prima ma stasera mi sento buona.)
Però per comprendere che fosse una storia inutile sono dovuta arrivare fino in fondo.
Mi dicevo “Ok adesso parte la storia,adesso inizierà,porta pazienza.”
La pazienza ce l’ho ancora è il libro ad essere finito.
I personaggi sono semplicemente accennati(e sono CINQUE in tutto,non un esercito),il luogo potrebbe essere ogni dove,il tentativo di ironia è patetico,l’empatia verso la zitellagine della protagonista impossibile da provare.
Lo stesso fraintendimento sul fidanzato inesistente non ha praticamente alcuno sviluppo.
L’unico approfondimento è sulla prostata sofferente del capoufficio.(Non sto scherzando.)
Ora comprenderete che pur solidarizzando profondamente con chi soffre di prostata non sono particolarmente interessata all’argomento!
Vabè dato che non voglio essere logorroica come Vitali la chiudo qui.
Non prendete questo libro.
Se anche fosse l’unico che per puro caso vi trovate in casa statene lontani.
Meglio leggere le istruzioni del sapone.(Versare 1-2 dosi sulle mani umide,lavare,risciacquare.)
Indicazioni utili
Un amore di zitella
Iole Vergara è una zitella di "trenta e tot anni” che, sogna ad occhi aperti, mentre in sottofondo si sentono le note di "Quando, quando, quando", il cavallo di battaglia di Tony Renis al Festival di San Remo.
Una figurina perfettamente scolpita, di cui conosciamo fin nei minimi dettagli le giornate, trascinate tra la noia dell'ufficio, le serate passate davanti alla tv e i pettegolezzi del paese. Una donna che, per difendersi dalla monotonia di una vita spesa e persa nella tristezza di un’esistenza sempre uguale, arriva a costruirsi un universo d’emozioni. Una zitella che giungerà a sognare un grande amore e poco importa se sarà vero o presunto.
Un uomo misterioso che nel romanzo non appare, proprio perché non fa parte della quotidianità di Iole.
Andrea Vitali ha un talento naturale nel creare e far vivere un intero mondo, quello di Bellano, dove sono ambientati tutti i suoi romanzi.
Lo popolano personaggi ben caratterizzati, tra aneddoti divertenti e una comicità velata di malinconia.
A mio avviso, non è uno dei libri più riusciti dell'autore, la seconda parte, dall'entrata in scena del fantomatico Dante in poi, risulta poco credibile dal punto di vista narrativo.
Buona lettura:)