Tana per la bambina con i capelli a ombrellone
Letteratura italiana
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L'ironia per sopravvivere
E' arrivato un bastimento carico di orrori quotidiani, voglia di riscatto, fango e debolezze.
Un tale concentrato di male che, se fosse scritto senza la caustica ironia che traspare da ogni pagina, sarebbe un mostro che ti azzanna e ti toglie il fiato. Un libro che scorre veloce, tra un grido d'aiuto, un pianto e una risata sarcastica. Un caravanserraglio di personaggi in preda a miserie e rancori, una bambina che cresce e ci accresce, patendone di cotte e di crude. Monica Viola è una manina candida che ti stringe la gola, che ti tiene gli occhi aperti anche quando vorresti girarti dall'altra parte. Non vedere, non sentire, come fanno molti dei protagonisti. Non vedere, fare finta che sia normale, come fa la ragazzina che ci fa sbirciare nel suo album dei ricordi. Le foto ingiallite di una nonna dal passato morbido e rassicurante, le foto in bianco e nero di una famiglia che della Famiglia Bradford ha solo l'incredibile numero di posti a tavola. Orrore, terrore, crescere diventa difficile, crescere è la vendetta contro chi vorrebbe strapparti la voglia di vivere. E' tutto vero? E' solo un ottimo romanzo? Non importa, non ci importa, la bambina coi capelli a ombrellone forse è la compagna di banco che abbiamo perso di vista e noi – inconsapevolmente - forse una mattina, durante uno sgangherato compito in classe, le abbiamo regalato quel sorriso che l'ha tenuta aggrappata alla vita fino alla mattinata successiva. Mi è rimasto molto in testa dopo aver divorato queste pagine. La consapevolezza che, da giallista, con tutte queste vicende avrei potuto scrivere un noir coi fiocchi. La certezza, da lettrice, che senza l'ironia di Monica Viola questo libro sarebbe stato un pugno allo stomaco. Non è stato così, è un libro che svela e non svilisce, la protagonista è talmente vera che non ci lascia soli nemmeno a libro terminato. Un libro che va letto per renderci conto che la normalità non è affatto normale e che la serenità va cercata strenuamente. Un consiglio: leggete “Tana per la bambina con i capelli a ombrellone” con la giusta colonna sonora, il libro è pieno di citazioni musicali.