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Storia della libertà di pensiero Storia della libertà di pensiero

Storia della libertà di pensiero

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Non è un saggio. Non è un libro di filosofia. Non è solo uno squassante romanzo comico. Storia della libertà di pensiero è queste tre cose insieme, è un excursus in due millenni di storia. Paolo Villaggio amalgama brillantemente verve comica, graffiante irriverenza e grottesca determinazione per dar vita a un match senza esclusione di colpi tra storia e ironia, filosofia e comicità. Nei capitoli di "Storia della libertà di pensiero" Paolo Villaggio si diverte a ricostruire biografie (anche molto immaginarie), fatti esemplari, frasi famose, e tutto ciò che i libri di scuola non ci hanno raccontato.



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Storia della libertà di pensiero 2011-10-15 13:09:12 polenta violenta
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polenta violenta Opinione inserita da polenta violenta    15 Ottobre, 2011
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cinepanettone

Paragonare Villaggio a uno scrittore quantomeno decente è come paragonare i film di Boldi a quelli di Spielberg.

La volgarità di Villaggio è di un odiositàimmensa e spesso e volentieri supera il limite consentito. Intendiamoci: io come tanti maschi adoro le battute sporche su scorregge e rutti; non ci trovo niente di male ne niente di scabroso, ma cè un limite!
Villaggio prende dei personaggi storici cercando di "umanizzarli"; questo potrebbe anche essere un bel intento, ma ciò che ne viene fuori è un accozaglia di schifezze. Una dopo l altra e ancora e ancora. Il punto è che non ne viene fuori niente di divertente, ne viene fuori invece una paella insipida con pezzi di fatti storici, parodie di personaggi illustri e battute su testicoli.

Come già detto io non sono uno che si scandalizza alla lettura della volgarità e anzi vi dico che sono un grande fan della spazzatura cinematografica che ci propinano a Natale (alla fine quei film non piacciono a nessuno ma tutti li vanno a guardare), ma questo è veramente troppo: lettura sgradevole, insulsa: Zero in pagella!

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