Sorella Sorella

Sorella

Letteratura italiana

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Amaranta è una suora invecchiata «nel sospetto di stare dentro una storia bugiarda». Rifugiatasi nella vocazione come in una tana, si sente dolorosamente diversa dalle altre suore che sembrano sempre felici. Un giorno la madre superiora le ordina di dedicarsi alla cura dei bambini dell'asilo: una proposta terribile, per Amaranta, che i bambini non li ama né li capisce: i bambini, per lei, «sono la vita ancora non domata, e la vita vuole soltanto soddisfarsi, imporsi su chi le sbarra il passo. Allunga le mani, prende, strappa e non chiede scusa». Una maestra d'asilo e tredici bambini scatenati: Amaranta non sa bene come prenderli, quei piccoli diavoli pazzi di vita. Amaranta non è affatto pronta. Le manca, dice lei, il cuore, la fede, la frusta. E non sa neanche come prendere se stessa, visto che lei è una suora piena di dubbi, smarrita nei suoi pensieri. Ma uno di quei bambini la spinge all'improvviso verso il mondo, dandole dei compiti semplici e misteriosi, costringendola a rischiare. Perché forse la verità non si nasconde nell'alto dei cieli, ma nella gioiosa insensatezza della vita.



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Sorella 2008-09-01 23:07:23 emma dovano
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Opinione inserita da emma dovano    02 Settembre, 2008

Per non sentire le stagioni

È per questo che Amaranta mette l’abito, per non sentire e non vedere il fresco e la malinconia della primavera e dell’autunno, per non avere brividi in inverno e calore sulla pelle d’estate: per non soffrire i cambiamenti e le rotture, per non patire quello che hanno patito i suoi, per non ripetere la vita di sua madre. Si ritrova a vivere allora in convento dove l’aria ha la parvenza di essere sempre tiepida, i muri assicurano protezione, le sorelle hanno le voci limpide di chi non è mai disturbato da alcun pensiero, tutte dolcemente intonate’, guidate dalla mano ferma ed esperta della superiora, tipo cuneo metallico che sostiene tutto quanto. Che sembra trovare soluzioni ai turbamenti interiori e assegna compiti e responsabilità alle sorelle per distogliere i pensieri dai dubbi: Amaranta sarà la maestra di una classe della materna, con una dozzina di bambini pieni di 'vita ancora non domata' con cui Amaranta pare non sappia stare.
Poi, da Marcondirondirondello, dal girotondo che è un solo movimento che piano piano avvolge tutti e che la fa partire in un vortice solitario e folle e dalla presenza di Luca dagli 'occhi grandi e deserti' - succede qualcosa.
Il libro si legge in un attimo (purtroppo), un racconto lungo a tratti allucinato, semplice e immediato come tutti i libri di Marco Lodoli. Molto interessante soprattutto nella sua prima parte, quando il peso di Amaranta è ancora tutto interiore, a momenti inconfessato, in altri buttato fuori senza controllo. Poi il bambinetto Luca condurrà la Sorella, con poche parole forse casuali ma che vengono interpretate come ordini, in esperienze ‘fuori’ che le daranno il senso di una fatica universale e la renderanno più robusta, rinvigorita, e l’idea che tutte le cose debbano avere un senso, una benedizione diventerà una cosa reale in grado di produrre un grande cambiamento.

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Sorella 2008-05-14 01:44:15 Giuliana
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Opinione inserita da Giuliana    14 Mag, 2008

Sorella...

Un libro bellissimo, lo stile di un romanzo ma che si legge come una poesia. Si ascolta la voce narrante quella di Amaranta come se fosse un lungo pezzo Jazz... Amaranta una suora, ma anche una donna piena di dubbi, sceglie il convento per sfuggire la vita ma ad un certo punto si rende conto che quella vita deve viverla. Maestra d'asilo di tredici bambini scatenati, all'improvviso appare un bambino diverso dagli altri, misterioso e silenzioso e sarà proprio lui a suggerire ad Amaranta di uscire fuori dalle porte del convento per chiedere, prendere e dare...

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I romanzi di Marco Lodoli...
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