Sette diavoli
Letteratura italiana
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l'eco di un lacero abbaiare
Durante la guerra , la Seconda, c'era poco da stare allegri, c'era poco da mangiare , c'era poco di tutto e quando ti muoiono il padre e la madre e rimani sola, adolescente indifesa, con tuo fratello più piccolo che soffre di un ritardo mentale, beh, la storia della tua vita è proprio cominciata male: malissimo.
Marco Archetti,scrittore
Per fame finisci a vivere con uno zio, l'unico parente che ti rimane, ubriacone, scansafatiche e libertino che ti costringe a lavorare in una di quelle bettole dove oggi che l'Italia è cresciuta, così si dice?, sono destinate ai Cinesi , e lì , tagli e cuci tutto il santo giorno, anche sotto le bombe, perchè il padrone ti raddoppia la misera paga, se non scappi al rifugio e a casa, se non li porti tu i soldi: non si mangia.
Poi ,un giorno a quel bastardo, viene in mente di portare una delle sue "amiche" d'osteria e soprattutto: carne !
Chi l'ha vista mai, la carne in tempo di guerra?
Il guaio è che dopo averla mangiata scopri che il porco ha ucciso un tedesco e la carne era del corpo di quel disgraziato e tu vomiti pure l'anima, così decidi di fuggire da quell'inferno, ma dove vai?
Alla fine un'amica, amica?, ti spiega che a questo mondo per una donna giovane , nè bella e nè brutta, la soluzione alla fame e alla sete, ci sta, è in mezzo alle gambe , così diventi "Sette Diavoli" come ti chiamava la nonna quendo ti muovevi come un'impossessata. Da qui , dal baratro dove sei caduta, mia cara Egle, se sei brava puoi pure scavarti la fossa e scoprire che si può andare pure più giù dell'Inferno. Povero Maurino! Chissà se si salverà , quel fratellino, l'unica anima innocente di tutta questa storia ? Marco Archetti racconta la miseria della Seconda Guerra Mondiale, se in
"Agnese va morire" di Renata Viganò ci hanno raccontato "la donna coraggio" e
ne "La Ciociara" di Alberto Moravia ," la donna vittima della barbarie", in Sette Diavoli c'è la donna perduta, quella a quale neanche Dio ha voluto dare una seconda chance.
P.S. "l'eco di un lacero abbaiare" è verso di Bruno Galluccio da Verticali;Einaudi,2009