Senza sangue
Letteratura italiana
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 4
Dicotomia carnefice salvatore
Vendetta, nelle sue molteplici sfaccettature e perdono sono le due facce della stessa medaglia, entrambe difficili da perseguire e raggiungere. In questo romanzo di Baricco, che forse è meglio definire racconto lungo, ci sono questo concetti, un microcosmo di emozioni e sensazioni.
La prima parte del libro è un vero pugno nello stomaco, fa male, colpisce. La seconda parte è esplicativa e contiene il senso del libro. Il finale è particolare e per me alquanto strano.
La dicotomia tra carnefice e salvatore, tra bene e male e nel bene un po’ di male, una sorta di mix emotivo che può portare a reazioni opposte.
Eventi che modificano il corso di una vita, le scelte fatte dai genitori ricadono sui figli e tracciano un percorso che non è sempre facile abbandonare, ci si deve prima o poi scontrare in qualche modo con questi vecchi “scheletri”, non si può semplicemente ignorarli e guardare altrove.
Un bella storia, molto forte in principio e altrettanto forte nel finale ma con modalità differenti, Baricco scrive come al solito in maniera pulita ed elegante, essenziale e diretta. Un libro abbastanza piacevole a mio avviso, che si legge in pochissimo tempo, ma che suscita forti sensazioni.
Indicazioni utili
SENZA SANGUE
In un luogo imprecisato, forse della Spagna.
Una fattoria
Un padre, reduce da una guerra, e i suoi due bambini.
Una strada polverosa e una Mercedes con a bordo quattro uomini venuti per uccidere, per concludere una guerra già finita, per alimentare un odio che non finirà mai.
La porta si spalanca e dal freddo nascondiglio, al riparo, sotto una botola, una bambina assiste alla trucida esecuzione di suo padre e del suo fratellino.
Un ragazzo, forse troppo giovane ed inesperto per capire, vede la botola, vede la bambina rannicchiata in maniera perfettamente simmetrica, vede il suo sguardo e i suoi occhi. Richiude la botola e se ne va nel silenzio più assordante.
In un luogo imprecisato, forse della Spagna.
Un Caffe.
Gli occhi di una bambina incorniciati da fili argentei, un ragazzo non più giovane che vende biglietti della lotteria.
La vittima e il suo carnefice, la vittima e il suo salvatore.
"...E' difficile vedere due vecchi a un tavolo e intuire che in quel momento sarebbero capaci di tutto. Perché lei era un fantasma, e lui un uomo la cui vita si era conclusa tanto tempo prima."
Due vite che si intrecciano nuovamente, che si raccontano dolorosamente, divise in uno stesso destino, unite in un diverso tormento. Strette in un ultimo, lento tango, che li farà danzare di nuovo in un inferno, divenuto ormai clemente e forse senza sangue.
La penna di Baricco scivola via ancora una volta, come scivolano via le vite dei suoi protagonisti che, da personaggi secondari nella prima parte del libro, diventeranno lo scheletro della trama e l'anima del racconto in tutta la seconda, fino al singolare finale.
Una scrittura nitida e pulita, senza sbavature, figurativa ed impregnata di emozioni.
Baricco carica la penna di odio e rabbia e poi, diluisce il suo inchiostro nella ricerca della comprensione, nella pozza di un dolore che vuole essere placato, e pone sommessamente tra le righe i suoi interrogativi.
Si può vivere sotto la responsabilità di distruggere una vita o di salvarla? Può essere la violenza giustificata da atti compiuti "in buona fede" seguendo un'ideale? La sofferenza può essere una costante nel proprio cammino, perché si vuole sempre tornare a dove tutto è incominciato?
Senza Sangue è una lettura scorrevole e veloce, non impegnativa e senza nessuna pretesa.
Va semplicemente gustata come si fa con un buon caffè, con un lento unico sorso, assaporandone tutto l'aroma e l'intensità.
Buona lettura
Indicazioni utili
Vendetta
L'autore non mi piace: non riesco mai a comprendelo appieno.
Questa storia è strana e triste.
Nina, una bimba di 8 anni, assiste alla morte del padre e del fratello avvenuta per mano di delinquenti che hanno ucciso a sangue freddo.
Nina passerà la sua vita a vendicarsi.
Senza Sangue, senza far versare una goccia di sangue, li farà fuori tutti.
Indicazioni utili
Senza pietà
Il romanticismo di Baricco colpisce ancora.
C'è una bambina, nascosta in una botola.
Sta assistendo all'omicidio di suo padre e del suo fratellino.
Tre uomini li stanno ammazzando senza pietà.
Poi uno dei tre uomini - un ragazzo - trova la botola.
Vede la bambina, immobile, in una posa fetale.
Ne ha compassione/pietà/qualcosa.
Richiude la botola, in silenzio.
C'è una donna, nascosta in una botola.
Perché la bambina che ne è uscita è stata costretta a diventare adulta tutto d'un tratto.
E quella bambina/donna ha un unico scopo nella vita, di una sola cosa le importa: vendicarsi.
Uccidere i tre assassini di suo padre e suo fratello.
La penna di Baricco qua è crudele e senza pietà, ma non trascura - come sempre - di coccolare i suoi personaggi, e di farci sentire parte dei suoi libri.
Io sono il libro.
Il libro è me.
Corrispondenza senza eguali.