Scappare fortissimo
Letteratura italiana
Editore
Stefano Moretti è nato ad Alessandria nel 1952 e si occupa di marketing automobilistico. Per Einaudi ha pubblicato la raccolta di poesie Gattaccio randagio (1980), e ha tradotto dal portoghese e dall'inglese. Scappare fortissimo è il suo primo romanzo (Einaudi, 2011).
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 2
ambiguo
Stavo rovistando come al solito nello scaffale gay della libreria quando mi è capitato in mano questo
libro a mè del tutto sconosciuto sia come titolo che come autore.L'ho preso.Purtroppo non tratta una
normale storia gay ma quella di un sessantenne cui piacciono solo ragazzini che potrebbero essere
suoi nipoti sfiorando cosi nella mentalita se non nella legge la pedofilia.Già questo fa rabbia la solita
sbagliata equazione gay=pedofilo tanto cara ai bigotti.Il protagonista lavora in modo alquanto spregiu-
dicato per una ditta di spionaggio industriale aeronautico per la quale viaggia in tutto il mondo e sempre finisce in bordelli e marciapiedi ad adescare ragazzini.La struttura del "lungo"romanzo è abbastanza caotica alla storia guida-il protagonista ruba informazioni segrete alla sua ditta e si
nasconde per tre giorni in casa-si mescolano alla rinfusa ricordi e aneddoti.Buone invece le pagine
sul tenero rapporto del protagonista coi suoi gatti (sono un gattofilo).
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un'ultima via di fuga
“Scappare fortissimo”, o meglio “Scapare fortissimo” e’ uno degli immaginari bizzarri dialoghi fumettistici che Giovanni attribuisce simpaticamente ai suoi adorati gattoni siamesi Minna, Orazio e Jirca, ai quali e’ convinto si addicano piccole frasi dominate da superlativi assoluti a causa della rapidissima volubilita’ di carattere e d’azione dei tre felini.
Giovanni e’ un uomo d’affari furbo e spregiudicato che si occupa di marketing nel settore aeronautico ed e’ costantemente in viaggio dove lo portano le complesse attivita’ commerciali che presiede per una importante societa’ del settore. Il romanzo che lo vede protagonista e’ una lunga confessione senza tanti autocompiacimenti ma sviluppata con una sincerita’ schietta che non ammette autocommiserazioni ne’ tentativi di assoluzione. Il protagonista e’ un manager solo al mondo, a parte i tre affettuosi micetti e a parte lo stuolo di ragazzi ventenni che da una vita ormai caratterizzano la sua compagnia e la sua ossessione, la sua soddisfazione e il suo desiderio, tramite una sessualita’ che sfocia spesso nella contemplazione di corpi giovani e perfetti come quello che lui, ormai sessantenne, non ha piu’ e forse non ha mai avuto.
Manu, Jirca e Stronzetto sono in particolare i tre giovani a cui e’ stato piu’ legato, ai quali ha offerto anche opportunita’ rilevanti sia dal punto di vista economico sia affettivo, con particolare riguardo a Manu, l’unico vero legame che ha coltivato con una passione ed un coinvolgimento affettivo andato al di la’ della semplice soddisfazione fisica.
Ma quando anche le unioni piu' passionali giungono al termine piu’ inequivocabile, a Giovanni non resta che uscire di scena, con un colpo di coda che solo una vecchia volpe come lui riesce ad organizzare e realizzare.
Quasi un noir dell’anima, un thriller dei sentimenti, ma soprattutto un diario sentito anche molto intimo, forte ma non proprio scandaloso, di una solitudine in parte sopravvenuta, ma in parte anche ricercata con tenacia da un uomo che cavalca l’onda del successo e vive intensamente quegli attimi e quelle situazioni che scivoleranno lentamente e inesorabilmente via, come sabbia fine e impalpabile da un pugno serrato invano.