Roma rossa
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
LE LUCINE DI NATALE
E’ quasi Pasqua, ma io non voglio parlarvi di Pasqua. Voglio parlarvi dei primi giorni di dicembre di ogni anno. Come al solito cerco in garage le scatole per addobbare il mio alberello di Natale sintetico. Cerco lo scatolone più pesante, quello con le lucine sopra e le palline sistemate sotto. Ecco apro…e tac…come ogni anno, immancabilmente, il filo delle lucine è lì…ma cavoli com’è annodato! Allora con calma e pazienza mi metto lì, piano piano, cerco di snodare il filo…e poi lentamente, una ad una, libero le lucine e finalmente riecco il mio bel filo di lucine, tutte in fila, una vicina all’altra.
Ecco questo romanzo è stato un po’ come ritrovarmi davanti al filo delle lucine tutte annodate. All’inizio l’autore ci presenta tanti personaggi molto diversi tra loro e in tante situazioni diverse, chi per strada a distribuire volantini, chi agente del CIRADE (una sorta di intelligence contro l’eversione). Ma quello che rende la situazione un po’ più complicata è il fatto che ogni personaggio è descritto in una situazione particolare, del quale ne capiamo il contesto solo andando avanti con la lettura.
Questa è stata la difficoltà iniziale di questo thriller, ma il resto, il resto è veramente uno spasso. Una volta sciolti tutti i nodi la storia è davvero avvincente, ricca di suspance e colpi di scena.
Posso solo accennarvi alla trama, dandovi tanti particolari rischierei di svelarne troppo il contenuto, e non voglio farlo per non rovinare il gusto della lettura. Credo sia sufficiente dirvi che si tratta di un’indagine, compiuta dal CIRADE (vedi sopra) per sgominare una banda di terroristi delle nuove “brigate rosse”. La vicenda è ambientata nei primi anni del 2000 e come è giusto che sia, le indagini si avvalgono di tanti strumenti di alta tecnologia informatica e non solo. Ho trovato la descrizione di tali metodi talvolta drammaticamente plausibili…chissà poi se poi oggi la realtà non abbia superato la fantasia.
Questo romanzo è ricco di personaggi, ne troverete dei più disparati. Nonostante l’autore abbia reso cooprotagonisti della vicenda diverse figure, risulta chiara nella lettura l’intenzione di far emergere alcune figure rispetto alle altre. Immancabilmente ogni lettore avrà più simpatia per l’uno o per l’altro…si schiererà talvolta dalla parte dei “buoni” e talvolta da quella dei “cattivi”, perché poi, tanti “cattivi” di questo romanzo in realtà non sono tali.
La vicenda è narrata a Roma (vedi titolo) è questo è ancora più affascinante. E’ sicuramente impossibile non riconoscere certi comportamenti politici e sociali tipicamente “nostrani”. E’ stato anche questo che me l’ha fatto gustare ancora di più. Mi è sembrato di assistere ad una storia vera…tanto ho sentito coinvolgimento nel racconto.
Dentro trovate accenni al nostro triste passato e, purtroppo, attuale presente. E’ chiaro come se il terrorismo non si manifesta non vuol dire che non c’è…purtroppo è nascosto e questo è ancora più pericoloso. Questo è quello che dimostra questo romanzo. Dietro alle persone più rassicuranti si può nascondere chiunque.
Io ne consiglio vivamente la lettura, con un un’unica accortezza. Come ho già accennato la parte iniziale è di difficile lettura, il romanzo è strutturato in maniera tale da cominciare a “correre” dopo le prime 50 pagine e vedrete che poi non vedrete l’ora di sapere come va a finire.
Complimenti all’autore, al quale richiedo se sta pensando ad un seguito, io sicuramente lo leggerò.