Ritratto di famiglia con errore
Letteratura italiana
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I segreti di una famiglia italiana
Ritratto di famiglia con errore di Paolo Valentino è un libro di bella ed affascinante lettura. Ritratto specchiato e preciso dei tempi attuali, narra la storia della famiglia Poletti, che vive in una piccola cittadina alle porte di Milano, in cui tutti sanno tutto di tutti. O almeno questo in apparenza, i segreti sono sempre dietro l’angolo. La famiglia Poletti è formata dal padre, commerciante ambulante con una bancarella di abiti nel locale mercato, la madre fa la parrucchiera in casa per incrementare il magro bilancio familiare, dal fratello maggiore Filippo, diciassettenne che frequenta cattive compagnie, avviato alla carriera di ladro; la piccola Livia di quattro anni, e poi da Nicholas, il fratello balbuziente, ma tanto bisognoso di attenzioni e di affetto. Infine c’è Milo, detto Mio, la voce narrante.
Questa pare essere, comunque, una tipica famiglia “alla Mulino Bianco”, ma spesso le apparenze ingannano. E così questo idilliaco quadro viene del tutto sconvolto quando il fratello minore Nicholas scompare. Milo si sente in colpa per non aver prestato l’attenzione dovuta alle richieste del fratello. Ma non solo: ha assistito a una scena sconvolgente nel boschetto vicino a casa che coinvolge negativamente il padre; ma non ha parlato, in un silenzio omertoso dalle gravi conseguenze. Per cercare di ovviare ai sensi di colpa che lo dilaniano, Mio, aiutato dai fedeli amici, inizia una personale indagine, volta al ritrovamento del fratello, che lo aiuta a diventare “grande”, affrontando con saggezza gli ostacoli e le sofferenze della vita.
Una bella narrazione, scritta con uno stile asciutto, poco descrittivo, ma molto preciso nella caratterizzazione degli ambiente e dei personaggi. Il racconto di una evoluzione, di un percorso di formazione di un ragazzo che, divenuto di colpo adulto, affronta il mondo con coraggio e determinazione. Un ottimo esempio per le generazioni di oggi. Da leggere.
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Per i nostalgici degli anni 90
La prosa semplice e diretta che caratterizza questo romanzo evidenzia la profonda conoscenza degli schemi mentali risiedenti nell’animo di un bambino. L’autore non ha ritenuto necessario utilizzare un linguaggio “bambinesco”, ma ha sicuramente fatto in modo che si potessero riconoscere molte delle ansie e le paure che accomunano l’infanzia di ogni uomo.
Mentre ci s’innamora del personaggio principale – Milo, per tutti Mio – si sorride incontrando numerosi richiami alla quotidianità fanciullesca dei primi anni novanta. La trama diviene incalzante a seguito di un episodio che turba l’ordinaria esistenza di una famiglia. Un avvenimento che potrebbe tramutarsi in tragedia.
Si tratta del primo romanzo scritto da un autore di libri per bambini e ghostwriter di professione. Da qualche giorno la Società Editrice Milanese ha pubblicato il suo secondo lavoro: Tu salvati. Le premesse m’invogliano a rinnovare la fiducia casualmente accordata approcciandomi a questo nostalgico ritratto di famiglia.