Riavvolgi il nastro
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Un testo in buone condizioni?
Spesso quando devo scegliere un libro tra i titoli messi a disposizione dalla Redazione scelgo a pelle ed in base alla copertina.
Qualche volta mi capita un bel libro, non in questo caso però.
Appena mi è arrivato questo “libro”, parola grossa per un insieme di pagine buone forse per accendere il camino, mi sono accorta che non era in buone condizioni, la copertina era molto spiegazzata ed usurata ed inoltre sfogliandolo mi sono accorta che aveva delle sottolineature.
La cosa non mi era molto piaciuta, adoro i libri tenuti bene, ma diciamo che ci potevo anche passare sopra se mi fosse piaciuta la trama.
Quando ho iniziato a leggere la storia mi sono accorta che non valeva un granché.
Prima cosa l’autore ha utilizzato un linguaggio volgare e nel suo testo la donna viene descritta come una ninfomane che vive solo per due cose: i soldi ed il SESSO.
La trama racconta di un certo Erik, un uomo buono a nulla che si fa spacciare per scrittore e paroliere, ma che alla fine della storia è buono solo a bere come una spugna, a dire volgarità ed a portarsi a letto altre donne oltre alla sua ragazza di vecchia data.
Oltre alle volgarità mi sono veramente rallegrata nel vedere la finezza con cui l’autore ha descritto l’espletamento dei bisogni corporali del suo protagonista, da dieci e lode veramente.
Passando allo stile di scrittura oltre alle volgarità l’autore ha deciso di utilizzare un mix di prosa e poesia dove la punteggiatura viene utilizzata a caso.
Sicuramente avrete già capito che non intendo consigliare questo “libro” ed il mio unico dispiacere è per i poveri alberi che sono stati usati per stampare questo scempio.