Narrativa italiana Romanzi Questo sangue che impasta la terra
 

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Questo sangue che impasta la terra

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Millenovecentosettanta. E' l'Italia in cui comincia a serpeggiare la strategia della tensione, mentre continua la rivolta degli studenti e si diffonde l'esaltazione per una vita promiscua, libera, creativa. Alla febbre dei nuovi tempi non può sfuggire neppure l'ex maresciallo Benedetto Santovito, che ha lasciato l'Arma ma non l'impervio paese del'Appennino che gli è entrato nella pelle e nel cuore, insieme ai silenzi della gente. La concomitanza di due avvenimenti misteriosi strappa Santovito dall'orizzonte di quieta contemplazione in cui è immerso, uno stile di vita semplice, costruito attorno alle ricerche di funghi nel bosco, alle rituali accensioni del toscano e al ricordo di Raffaella, la sua donna, che non è più con lui.



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Questo sangue che impasta la terra 2010-08-28 13:44:19 fabiomic75
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fabiomic75 Opinione inserita da fabiomic75    28 Agosto, 2010
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Questo sangue che impasta la terra

Ho letto questo libro dietro consiglio di un grandissimo appassionato di tutto ciò che fa Guccini e che quindi mi aveva parlato di questo come di un romanzo bellissimo. Ritengo sia eccessivo definirlo tale, sicuramente è un buon libro, ben scritto e con una trama interessante ma non esaltante. La cosa che ho maggiormente apprezzato è la capacità degli autori di rendere le atmosfere che si respiravano negli anni settanta, negli anni in cui a farla da padrone è la strategia della tensione, in cui i giovani sono alla ricerca della propria identità politica e sociale. Questo affresco degli anni di piombo rende bene le difficoltà di quel periodo ed è interessante calarsi in quelle dinamiche dal punto di vista del paesino di provincia, nella fattispecie di un borgo collocato sull'Appenino vicino a Bologna. Non è un capolavoro ma è comunque consigliabile.

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