Narrativa italiana Romanzi Quando cade l'acrobata, entrano i clown
 

Quando cade l'acrobata, entrano i clown Quando cade l'acrobata, entrano i clown

Quando cade l'acrobata, entrano i clown

Letteratura italiana

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È notte. Un uomo è sul terrazzo di una stanza d'albergo sul mare; è qui per festeggiare il suo decimo anniversario di matrimonio. La donna dorme. L'uomo ripensa alla loro storia d'amore, a una relazione costruita sulla sincerità. Ritorna con il pensiero agli anni trascorsi e a un'unica bugia: un viaggio. Aveva mentito sulla destinazione, per vedere una partita di calcio: la finale di Coppa dei Campioni Juventus-Liverpool, a Bruxelles. L'uomo ripensa a quella partita, allo stadio malandato dove si svolgeva, l'Heysel. Ritorna al dramma di una vicenda che doveva essere allegra e giocosa, grandi e bambini insieme per condividere una passione. E che invece era diventata una battaglia, un insensato perdersi della ragione nella cecità della violenza. La parola Heysel avrebbe da allora significato morte: trentanove morti e seicento feriti innocenti. Una strage immane per una partita di calcio, una ferita aperta e non più rimarginata. Nonostante la strage fosse già consumata, si era deciso, per motivi di sicurezza, di giocare egualmente.



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Quando cade l'acrobata, entrano i clown 2011-01-08 11:48:59 Jan
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Jan Opinione inserita da Jan    08 Gennaio, 2011
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Un po' di dignità...

Questo libro dovrebbe essere un poema, questo libro non è un poema.
Questo libro non è stato scritto in 10 minuti,ne sono certo, ma si legge comodamente in 10 minuti...anzi, ce n'è d'avanzo.
Questo libro tratta di una storia, una tragedia terribile, pur di tentare una strada evidentemente politica.
Che non dovrebbe, nelle storie tragicamente vere, trovare luogo.
Queste strade, intendo quelle politiche, si perseguono in altro modo.
Perciò,caro Walter Veltroni, non rubi spazio ai grandi romanzieri che ci fanno sognare...attraverso la casa Einaudi.
Abbia almeno il coraggio di scrivere le sue pietose frasi da biscotto della fortuna senza imporre, evidentemente, il suo nome.
Addio.

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