Qualcuno ha rubato le mie ali
Letteratura italiana
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Recensione della Redazione QLibri
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L' AMICIZIA FA MIRACOLI ?
Può un'amicizia fare un miracolo? Si, se è autentica ... si!!!
Questa è la storia di un'amicizia che nasce tra due bambini inizialmente, adolescenti poi; un sentimento che si sviluppa , cresce sempre più, tanto da diventare indispensabile...tanto da portate l'uno a realizzare per l'altro i suoi sogni , le sue ambizioni...e oltrepassare la morte , ridandogli in qualche modo ancora vita.
Un ragazzo è irlandese e vive a Dublino, l'amico è italiano, recatosi là perchè figlio di un ambasciatore .
Entrambi segnati, sia pur in modo diverso, dalla propria figura materna; diversissimi come carattere e fisicamente e forse per questo complementari, ma con alla base una gran stima e un alto rispetto vicendevoli. Ognuno vede nel proprio amico la propria parte mancante.
Ho letto con gran coinvolgimento questa narrazione, provando una miriade di sensazioni ed emozioni : affetto, pena, amarezza, rabbia e anche tanta!
Si, ad un certo punto mi sono anche arrabbiata con l'autore per l'età del protagonista iniziato a forti esperienze sessuali a mio avviso del tutto premature.
Inizialmente ho associato la lettura di questo libro a "I ragazzi della Via Pal"; poi però la trama si è infittita, diventando sempre più complessa e coinvolgente.
Entusiasta di seguire le avventure dei due ragazzi, fino a quando, sia pur a gran malincuore ,uno dei due decide di seguire la propria strada da "irlandese". Eh, si, perchè questo libro trasuda di storia d'Irlanda, facendoti immergere nel dilemma e nel continuo dramma vissuto dai suoi abitanti. L'autore con profondo rispetto ci immerge in questa realtà, finora a me lontana e ci regala immagini d'incanto e superbe di un ambiente potente, superbo, ostile ma benefico,"di diperata vitalità che incita a resistere, a non arrendersi, a non piegarsi, ...dove la gente con la rabbia come compagna di vita, resiste per sopravvivere e sopravvive per vivere."
Proprio nel momento della separazione dei due amici però un tarlo mi è entrato nella mente...ma poichè la narrazione ha continuato a scorrere coinvolegndomi al massimo...questo mio dubbio è andato via via sfumando.
Ma ecco che alla fine, ho trovato la risposta a tutti i miei perchè, ridandomi la calma..eh, si, perchè di fronte ad un racconto basato su una realtà vissuta, non posso che assumere un atteggiamento di profondo rispetto.
Mai giungere a conclusioni affrettate, è stata ancora una volta questa una lezione per me.
Mi complimento davvero con questo autore, Emanuele Fantozzi, conosciuto grazie alla Qredazione che ringrazio vivamente.
E desidero concludere con un messaggio proprio per lui:
"Continua a scrivere e a regalarci ancora emozioni forti; con me hai fatto centro ed è successo: è stato come vivere un viaggio molto forte ed intimo...grazie di cuore!!!"
Buona lettura
Pia
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Qualcuno ha rubato le mie ali
Il romanzo di Emanuele Fantozzi ha un'ambientazione inusuale e lontana dai nostri schemi.
Siamo in Irlanda del Nord, una terra funestata da una guerra lunga e dolorosa, fatta di soprusi, odi e rancori senza fine. Appare chiaro che l'autore ha approfondito i temi che tratta, dando una buona visione d'insieme della questione irlandese e facendoci sentire fortemente la tensione palpabile tra i protagonisti della vicenda. Su questi scenari si muovono i due personaggi principali, due ragazzini, uno Irlandese, l'altro Italiano, ed il romanzo li accompagna attraverso la loro vita, mostrandoci la formazione di ognuno di loro ed ancora un rapporto di amicizia che nasce e che diventa sempre più profondo e vero. Il libro trasporta il lettore fino allo sconcertante finale che scopriamo nell'ultima pagina.
Personalmente ho letto con piacere questo libro che sa raccontare di una terra difficile e di un'amicizia vera, ma lungo la narrazione ho, personalmente percepito una sorta di ingenuità nel racconto, a volte drammatico ed accattivante, altre didascalico. Qualche brano da la sensazione di somigliare molto ad una sceneggiatura cinematografica, che però ho sentito stridere con le atmosfere più sofferte di atri brani della storia.
Insomma, aspetto Fantozzi con entusiasmo alla sua prossima prova, spero maggiormente autoriale e matura.