Qualcosa da tenere per sé
Letteratura italiana
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Opinioni inserite: 4
Schietta ironia
Giallo piacevole, leggero, scorrevole. Stile molto colloquiale. Ambientazione di attualità…perché si parla di Olimpiadi invernali, però a Torino. Una Torino brulicante, impaziente, un po’ sorda, un po’ disattenta. La caratteristica principale che ho amato è stata l’ironia della scrittrice. Personaggi un po’ strampalati, alcuni un po’ improbabili. Il personaggio più assurdo è Quantunque, goffo con il suo berretto peruviano e insicuro con la sua goccia al naso. Il mio personaggio preferito è stato però Liuba, giovane ragazza, dura e fragile, molto schietta. Fondamentalmente molto buona e positiva. Ed anche il messaggio di fondo l’ho trovato molto realistico e molto vero: il possibile è più vasto di quanto noi immaginiamo.
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Sforzo olimpico
Torino vestita a festa è lo sfondo allegro e frizzante di questo romanzo della Oggiero, che ha per protagonista la professoressa Camilla Baudino.
Più che attore principale, la “profia” è il trait d'union tra i vecchi personaggi e i nuovi, viene utilizzata per far scorrere la trama e portare avanti le vicende del racconto. Intrattiene rapporti con i protagonisti di sempre ed allaccia nuovi contatti con quelli di adesso.
Con in mano stretto il nostro “filo di Arianna” ci si addentra in una matassa di avvenimenti presenti e passati, in cui le scene di oggi si alternano a quelle di ieri ed i personaggi che vivranno a quelli che
moriranno, in un intreccio omogeneo e vivace, ma difficile da districare. Alla fine l'elaborato che si ottiene, è lodevole, ricco di scene descritte da molti molteplici punti di vista e personaggi credibili ben contestualizzati.
Viene da chiedersi, visto l’arduo lavoro di dipanatura, se il finale ripaga lo sforzo?
Si, ma non senza un pizzico di delusione.
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saporito!
la cosa bellissima e speciale di Margherita Oggero è che i suoi non sono SOLO dei gialli, nè SOLO dei libri femminili, nè SOLO dei romanzi pieni di poesia e di introspezione... sono delle opere ricche, in cui entra un pezzo di mondo vero e non di plastica, che ogni volta porta con sé tutti i suoi sapori e odori...
in quest'epoca de-odorata e tutta di plastica qui c'è tanto sapore. e adrenalina. e emozione.
Grazie Margherita, ti aspettiamo ancora!
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Deludente
Questo nuovo romanzo di Margherita Oggero mi ha deluso. Non è all'altezza delle precedenti opere della brava Oggero in cui era presente la stessa protagonista, la "profia" Camilla Baudino. Interessante e coraggioso il tema trattato, quello del mondo della prostituzione, e buono lo stile (essenziale e pulito), ma mancano i colpi di scena e soprattutto l'ironia presente nei precedenti capitoli.