Più scuro di mezzanotte. Una storia di mafia
Letteratura italiana
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Una storia "nera" di mafia
Una storia nera di mafia quella narrata da Salvo Sottile ne Più scuro di mezzanotte. Racconta con spregiudicatezza e sottile crudeltà la vita di Nino Giaconia, uomo d’onore affiliato al clan dei Corleonesi. Accanto a suo cognato Gaspare fa presto “carriera”, raggiungendo i vertici dell’associazione mafiosa. E’ un thriller spietato, che ottiene ciò che vuole con crudeltà ed intensità. Ha un’unica debolezza: sua moglie Rosa Martinez. Quella che gli sarà fatale… Quando commette l’errore di toccare l’intoccabile, ovvero un bambino, firma la sua condanna. Ad un prezzo salato per l’unica cosa a cui tiene. Inoltre sulle loro tracce ci sono l’inflessibile giudice Elvira Salemi e il commissario Matteo Di Giannantonio… Inizia così una indagine che mira al cuore non soltanto degli addetti, ma al cuore dell’organizzazione mafiosa.
Una storia intensa e profonda, il ritratto vivido e psicologico di due donne che diventano una l’ossessione dell’altra. E poi colpi di scena, passioni, suspence, emozioni e sentimenti. Un intreccio solido, ben costruito, che regge per l’intera narrazione. Emerge in modo prepotente il profumo di terra di Sicilia e l’essenza intima ed intimistica delle donne, schierate su fronti opposti, ma forti, dure e determinate. Impossibile non restarne affascinante, e al contempo inorriditi di fronte a tanta malvagità, priva di qual si voglia scrupolo.