Narrativa italiana Romanzi Più lontana della luna
 

Più lontana della luna Più lontana della luna

Più lontana della luna

Letteratura italiana

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Nel pieno degli anni Settanta, in un’ex scuderia reale di Stupinigi, vicino a Torino, una ragazza di quindici anni, figlia di un operaio Fiat, non va più a scuola e aiuta la madre a vendere verdura al mercato. Un giorno però, l’incontro con un venditore di libri le cambia la vita, perché la ragazza si imbatte per caso nelle antiche poesie dei trovatori provenzali e si mette in mente di diventare uno di loro. Affascinata da quelle letture, scappa di casa: non per fare politica come tutti quelli che ha intorno, ma per cercare l’amore da lontano.



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Più lontana della luna 2014-10-04 17:42:10 paola melegari
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paola melegari Opinione inserita da paola melegari    04 Ottobre, 2014
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don Chisciotte in gonnella

Lidia una ragazzina figlia di una verduraia e d’un operaio FIAT vive in una vecchia cascina a Stupinigi, Torino. Nella vecchia stalla, vive Pino, il cavallo del padre.
La ragazza ha parecchia difficoltà a socializzare, è diversa dai coetanei.
Deve smettere di studiare per aiutare la madre al mercato, ma le rimane la passione per la poesia, poesia che lei interpreta a modo suo.
Per la verità, all’inizio del racconto il suo modo di raccontare la vita e i suoi pensieri, sull’amore, l’amicizia l’affetto, lascia intendere un certo grado di stupidità.
In realtà Lidia è diversa dai ragazzi della sua età, non le importa di essere come loro.
La famiglia non è certo stimolante, tutt’altro.
Così Lidia si crea un mondo tutto suo, si affida alla poesia , fantastica sull’amore, l’amore da lontano; quello dei poeti, che amavano e scrivevano di donne mai viste o conosciute, innamorati dell’amore.
In tasca ha sempre un po’ di pongo, e nei momenti difficili, si estranea e modella delle piccore figure, omini, animali …
Non sa cosa vuole dalla vita, i suoi la vorrebbero sposata e madre. Trova un fidanzato, ma quando si avvicina la data delle nozze, sale sul cavallo del padre e se ne và in giro per l’Italia.
Senza avvisare nessuno parte, e si sente finalmente un cavaliere, libera, padrona della sua vita, di decidere, ma soprattutto di capire qual è il suo destino.
Trovare l’amore da lontano?
Dopo vari mesi si ferma in toscana, lavora in un negozio di scarpe e diventa molto amica della figlia del suo titolare, Margherita, Ghitti per gli amici.
Insomma non ve la faccio troppo lunga, conosce un uomo, sposato, ma non sarà il suo futuro.
Conosce un ‘illusionista, anziano, e si innamorano.
Non si vedono spesso, ma questo le dà la sensazione che forse quello è l’amore da lontano.
In realtà non ha ancora capito cosa vuole veramente dalla vita.
Un giorno mentre vagava col suo cavallo nei pressi di Carrara, rimane abbagliata dalla bellezza del marmo bianco.
Non posso raccontarvi tutto…..
Questo romanzo mi ha fatto ripercorrere le tappe della mia vita, gli anni settanta con il terrorismo, la rivolta studentesca, la morte di Moro, le bombe, la musica di Battisti , il grande poeta cantautore della mia gioventù, l’austerity.
Nulla turbava Lidia, tutti questi avvenimenti le passavano accanto, senza sfiorarla. Solo la poesia di Battisti la rincuorava.
Ragazza indubbiamente strana, strano questo suo rapporto con un uomo che poteva essere il nonno.
Analizzando la sua situazione familiare, come ne ho viste molte nella mia adolescenza, mi chiedo cosa poteva fare Lidia per uscire da quella trappola di monotonia e di fatiche quotidiane, il suo fuggire è indice di grande intelligenza, di anticonformismo e di coraggio.
Lidia è un cavaliere d’altri tempi, alla ricerca del suo futuro, di ciò che a Stupinigi non avrebbe mai potuto conoscere. Il prezzo che ha dovuto pagare è stato abbandonare i genitori, che facevano molti sacrifici per sopravvivere.
Il talento, insito e sconosciuto in Lidia, doveva venire allo scoperto , non c’erano alternative, solo vivere era la strada per scoprirlo.

L’ho trovato molto carino, piacevole, , un libro che fa riflettere.
Consigliato, soprattutto ai cinquantenni o giù di lì.

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Consigliato a chi ha letto...
come al solito non saprei a che testo affiancare questo romanzo
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Più lontana della luna 2011-12-20 18:46:26 MagicalRobert
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MagicalRobert Opinione inserita da MagicalRobert    20 Dicembre, 2011
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Lidia,anticonformista dalla nascita

Veramente un bel romanzo questo di Paola Mastrocola, o forse potrei dire questi due romanzi! Un romanzo scritto con passione, dove anche i personaggi che ruotano intorno alla figura protagonista ,sono magistralmente raffigurati dal punto di vista psicologico e dettagliato nei loro comportamenti. La vita che attraversa i cambiamenti dell'Italia, da fine anni 60 fino ai primi anni 90, vista attraverso gli occhi di Lidia, la protagonista che un giorno, casualmente aprirà un volume dell'enciclopedia e trovera sotto i suoi occhi, la descrizione di un trovatore provenzale che cercava "il suo amore da lontano". Questo sarà il credo di Lidia. La prima parte del libro è rappresentata tra Torino e Stupinigi,periferia. Un personaggio con una personalità forte ed istintiva quello di Lidia, costretta a lasciare la scuola per aiutare sua madre al banco di verdura . All'inizio appare agli occhi degli altri, come un'ingenua, solamente perchè la sua vita, scandita dalla mediocrità dei genitori, non le permette di relazionarsi con molte persone. In questa prima parte torinese, si apprezza un romanzo realista, dove viene dato molto spazio alle lotte operaie degli anni 70, e alla fervente politica di quegli anni alla quale tramite una sua amica, prova a farne parte, in modo attivo, anche Lidia. Un ambiente politico pieno di contraddizioni, e per molti più che altro un atteggiamento... una ragazza "fortemente comunista" che d'Inverno va a passare le vacanze nella sua "deliziosa" casa in montagna. Ragazzi al centro di una scena, più per interessi personali, che non politici. Un ragazzo conosciuto tramite un amico del padre; bravo, ingegnere alla Fiat! Si bravo, ma incapace di romanticismo, incapace di saper amare... come può uno spirito libero che si rifà ai trovatori provenzali accettare una vita così piatta, da ragazza sistemata, che fa tanto contenti mamma e papà? Ed ora Lidia non ne può più, basta, scappa con Pino(il cavallo del padre), decide di vivere, finalmente, assecondando la sua voglia di libertà: Via al galoppo attraverso L'italia con il suo fido destriero. La nostra eroina, farà molte esperienze, e sarà protagonista anche di gesti bassi e meschini,... però sarà finalmente una persona che riesce ad assecondare il suo istinto senza freni.In questa seconda parte del libro tutto apparirà più fantasioso, fino a sfiorare, nella storia d'amore con il vecchio ed affascinante aviere, il surreale!
In questa parte si riuscirà anche ad odiare Lidia per alcuni suoi comportamenti sbagliati. Attraverso lo sbaglio, e con molto coraggio, senza mai smettere di assecondare i suoi sogni riuscirà a trovare la pace con i suoi... e alla fine un inaspettata gioia! La vita la riscatterà per quei suoi comportamenti negativi di cui ho scritto sopra, e lo farà con piacere anche chi alla fine amerà Lidia e questa sua innata personalità,libera ed anticonformista!

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A chi semplicemente nella vita ama essere uno spirito libero, e poco incline ai condizionamenti dei pensieri altrui! A chi,fortunatamente, ha letto già un altro libro di Paola Mastrocola
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Più lontana della luna 2010-06-15 12:22:41 mixo
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mixo Opinione inserita da mixo    15 Giugno, 2010
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luna così lontana eppur così vicina

Un Libro assolutamente piacevole, delicato e fantasioso. Cresciuta nella Torino degli anni settanta, una giovane ragazza all'apparenza un pò stramba, decide di fuggire da schemi preconfezionati e di inseguire un sogno romantico.
La vita le scorre accanto senza riuscire a domarne lo spirito così che fra gioie e dolori alla fine riuscirà a crearsi un ruolo nel mondo mantenedosi integra e scoprendo il vero significato dell'amore che tanto aveva sognato di trovare.

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