Pietro e Paolo
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Due ragazzi del '99
È in libreria dal tre settembre il nuovo romanzo di Marcello Fois, scrittore prolifico che spesso ha fatto oggetto di narrazione la sua terra, la Sardegna, immergendo il lettore in atmosfere e ambientazioni pregne di storia, tradizioni, identità e che altre volte ha scritto sperimentando nuovi moduli letterari e abbandonando lo scenario noto della terra di appartenenza. “Pietro e Paolo” sigla il ritorno alla Sardegna , questa volta quella dei primi anni venti del Novecento, quelli immediatamente precedenti e di poco successivi al primo conflitto mondiale. È proprio la guerra è il fattore che determina il cambiamento del rapporto fra Pietro e Paolo, fra il figlio del servo e il figlio del padrone: sono coetanei e a dispetto della loro diversa estrazione sociale coltivano, crescendo insieme, una bella amicizia. Pietro custodisce il sapere antico, quello della terra, della conoscenza della flora e della fauna, Paolo gode del privilegio di poter frequentare la scuola e accedere al sapere , quello veicolato dalla scrittura, quello spesso snaturato dalla mancata conoscenza della realtà per cui si crede a tutto ciò che dice il maestro. I due bambini scambiano i loro saperi, li barattano, li intrecciano abbeverandosi così di un sapere più completo e traendone giovamento entrambi. Svelare oltre della trama andrebbe a rovinare il piacere di una lettura che fa leva sulla curiosità di capire a cosa allude la voce narrante, di sapere che cosa è successo e quale sarà l’epilogo della vicenda. La struttura stessa della narrazione, scandita da brevi capitoletti con una numerazione a ritroso dal sedici allo zero, accompagna velocemente il lettore alla fruizione dell’opera che ha il pregio di far godere di una buona storia capace di far riflettere sul valore dell’amicizia.
Indicazioni utili
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
Intrigante e profondo
Amo molto le atmosfere deleddiane dei romanzi di Fois, con la sua capacità di penetrare e trasmettere lo spirito della Sardegna più tradizionale ed esclusiva. Il racconto è intrigante e ricostruito attraverso richiami, allusioni, ricordi dei personaggi. Il linguaggio di Fois è sempre fortemente evocativo, denso, carico di simboli e metafore, mirato sul significato delle cose più che sul loro svolgersi. Ho trovato appassionante la saga dei Chironi nei romanzi Stirpe, Nel tempo di mezzo e Luce perfetta, e ne ho ritrovato i sapori in questo bel libro, veloce e sintetico, ma potente.