Piangi pure Piangi pure

Piangi pure

Letteratura italiana

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Iris De Santis vive a Roma, ai Parioli, all'ultimo piano di una casa borghese. Ha 79 anni, ha appena venduto la nuda proprietà dell'appartamento a una coppia di trentenni adolescenti e ha deciso di rimettersi a scrivere per ripercorrere il suo passato recente. La sua vita è da tempo molto solitaria; l'unica persona con cui Iris ha un rapporto costante, benché superficiale, è il dottor C., lo psicoanalista che lavora al piano terra e che la invita quotidianamente a prendere il caffè. Un giorno, però, C. scompare all'improvviso: Iris sospetta una fuga d'amore, ma quando torna scopre che era in ospedale. Iris a quel punto si rende conto di essere innamorata di C. e come tutte le innamorate si sente piena di energie, di idee, di voglia di fare e di osare e pronta a vivere una nuova avventura.



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Piangi pure 2019-03-14 15:12:08 giovannabrunitto
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giovannabrunitto Opinione inserita da giovannabrunitto    14 Marzo, 2019
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L’amore sorprende sempre.

L’amore sorprende sempre.

Ed in questo libro arriva alla fine della vita sia per lei, riservata signora benestante o quasi con un passato da perdonarsi, protagonista del romanzo, sia per lui, anziano professore di psicologia con una grave malattia.

Le due solitudini si ritrovano al bar davanti ad un cappuccino e si riconoscono. Giorno dopo giorno si avvicinano e decidono che, comunque, anche se per poco, vale la pena di provarci.

E a dispetto di tutto: età avanzata compresa; e di tutti: figlia, nipoti, mogli un po’ indifferenti, un po’ in disaccordo … si uniscono in viaggio.

Libro scritto benissimo, la Ravera è padrona del mestiere, e bello. Un po’ malinconico ma allo stesso tempo vivo e vitale. L’amore quando arriva fa brillare anche esistenze fino ad allora opache.

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Piangi pure 2018-07-20 10:05:33 sonia fascendini
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sonia fascendini Opinione inserita da sonia fascendini    20 Luglio, 2018
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La coscienza di Iris

Iris De Santis ha 79 anni, una figlia e una nipote. Su consiglio di un amico psichiatra inizia a scrivere un diario. Emule dello Zeno di Italo Svevo iris ci racconta poco alla volta la sua vita nella speranza che il condividere con noi la sua esistenza possa farla stare meglio. Passando con leggerezza tra passato e presente la donna ci svela senza pudori i suoi amori del passato e quello del presente. Amori che in qualche modo le sono sempre sfuggiti dalle mani. Quello del marito e della figlia che ha lasciato per rincorrere un amore estemporaneo. Salvo poi tornare al talamo nuziale quando l'amante ha calpestato il suo cuore. ma naturalmente quello che c'era prima adesso non c'è più. E infine un amore maturo, delicato come quello degli adolescenti, eccitante come quello degli adulti e rassicurante come quello degli anziani.
Questo libro dà speranza: nell'amore che comunque arriva anche se magari non è così accorto da arrivare nel momento giusto. Nel futuro che c'è sempre per tutti anche per una donna che si avvicina agli ottanta e che credeva di aver vissuto quanto doveva vivere e di aver fatto futti i danni che poteva.Ci dice però anche che passano gli anni, ma in fondo non si cambia mai. Iris è una cacciatrice di cuori e lo sarà fino alla fine.
Mi è piaciuta abbastanza l'idea di fondo del libro e la storia che viene raccontata. Non ho aprezzato molto, invece il modo di scrivere di Lidia Ravera. L'ho trovaa a tratti pesante e confusa. Troppe cose messe le une vicine alle altre, troppi pensieri, sentimenti e avvenimenti.

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Piangi pure 2015-12-10 16:06:17 katia46
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katia46 Opinione inserita da katia46    10 Dicembre, 2015
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Non esiste un tramonto dei sentimenti

Piangi pure è una struggente storia che ha tutta la grinta di chi non vuole arrendersi. Non c'è un'età per abbandonarsi ai sentimenti, non c'è un limite. Esiste forse solo una primavera dell'eros, dove tutto è concesso? E poi un inverno gelido del desiderio? Dove fermarsi e ricordare, dove solo la memoria può intiepidire? No, questo romanzo è il testamento delicato e ironico di chi non chiude le finestre al desiderio.
Iris, la protagonista, ha 79 anni. Vive da sola, ma per risolvere i suoi problemi economici vende la nuda proprietà della casa. Dal quel momento comincia a pensare alla morte. È grazie al suo amico Carlo, psicologo, che lavora al pianterreno, con il quale ogni mattina prende il caffè, un'abitudine,di quelle che consolidano i rapporti, che Iris comincia a scrivere un diario: dapprima solo pensieri frivoli, poi si lascia andare e nelle parole che scrive si scopre innamorata di Carlo.
Quando credi che le tue stagioni sono finite allora scopri che il tuo cuore è ancora capace di battere, di agitarsi. Perché, lo sappiamo bene, è nell'amore che è contenuto il mistero della vita.
Il romanzo si apre con un diario, la voce narrante parla in prima persona, poi il diario diventa un romanzo, come se dal diario stesso la vita prendesse forma.
Con uno stile pulito, intelligente, ironico, movimentato e mai scontato, Lidia Ravera tratteggia un personaggio che non si può non amare, che ci commuove, e ci consegna una storia romantica, equilibrata, senza sdolcinature. Con discrezione Iris e Carlo ci insegnano che possiamo sempre sperare, che non esiste un tramonto dei sentimenti e quel groviglio che abbiamo lasciato spesso irrisolto negli anni, forse possiamo anche provare a dipanarlo, perché ne abbiamo la forza e la consapevolezza. Un regalo degli anni.

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A chi non vuole arrendersi all'età e ai sentimenti.
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