Per quanto mi riguarda sono sempre innamorato
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
UGO E LE DONNE
Per quanto mi riguarda sono sempre innamorato è il titolo del romanzo d’esordio di Sandro Settimj, un libro ironico, spiritoso e divertente.
Non appartiene ad un genere definito, è una sorta di chick lit al maschile, un incrocio tra un romanzo di formazione e una ricerca personale e introspettiva per trovare l’amore.
Ugo è un ragazzo un po’particolare, non è il classico maschio alfa che domina il rapporto, che non deve chiedere mai, che non fa mai vedere il lato più tenero di sé e che non vuole impegnarsi.
No lui ama le fiabe, in particolare quella di Cenerentola, e idealizza la figura di questo personaggio inventato e spera di trovare una donna che le assomigli.
E purtroppo, si deve scontrare con una realtà diversa, perché le donne moderne o almeno quelle che lui incontra nelle sue esperienze, sono molto disinibite, sicure di sé e di quello che vogliono da un rapporto.
Ugo quindi decide di fare una ricerca personale e interiore per riuscire a trovare la persona giusta, e per farlo si rivolge ad un analista.
E’così che lui ci racconta o meglio scrive le sue avventure amorose, le sue esperienze con le donne e lo fa con ironia e divertimento.
Questo libro ha tre caratteristiche importanti che lo contraddistinguono dagli altri, per prima cosa è un romanzo che parla dell’amore scritto dal punto di vista di un uomo. Poi racconta la complessità dei rapporti a due e infine non abbiamo come protagonista il solito belloccio ma un ragazzo normale e anche un po’ pasticcione .
Partiamo dall’ inizio, qui Ugo di certo non è il figo della scuola, o il bello e impossibile ma è un ragazzo riservato che ama le fiabe e cerca una ragazza di cui innamorarsi. Racconta con ironia, le sue disastrose avventure amorose e ogni volta le donne lo sorprendono spesso e volentieri anche in negativo. Infatti, si rifugia nelle sue favole e molte volte, paragonando la finzione alla realtà, ne rimane deluso.
Un giorno decide di partire dopo la laurea per fare l’animatore, con la speranza di incontrare gente nuove ma anche molte ragazze.
Ugo non capisce le donne e si nasconde dietro la sua Cenerentola, cercando di trovare, cosa assai difficile, una persona che sia simile a lei ma non capisce che in realtà questa non esiste.
Un altro aspetto importante che viene affrontato sono le relazioni d’oggi, che sono molto cambiate rispetto al passato, i rapporti sono diventati superficiali, brevi e vuoti.
Le persone non si vogliono mettere in gioco in amore, hanno paura di soffrire, d’ innamorarsi e di soffrire, così fuggono in relazioni che sono destinate a finire.
Poco tempo fa mi è capitato di guardare un’intervista di una titolare di un’agenzia di incontri, che diceva appunto che le persone non vogliono più investire in un rapporto a lungo termine ma che si fermano alla superficie e non vogliono più conoscere la persona con la quale escono.
In realtà a suo dire le donne e gli uomini che si rivolgono a lei vogliono innamorarsi della persona giusta e lei cerca di aiutarli nella loro ricerca.
Ugo , invece, si rivolge ad un analista che ha il ruolo principale di indirizzarlo a trovare la strada giusta, ma prima di questo deve capire cosa gli manca e cosa gli serve per riuscire ad innamorarsi.
Ho trovato molto divertenti e spiritosi i siparietti che si creavano tra Ugo e il suo dottore.
In terzo luogo, Ugo non vuole soffrire e quindi è lui che fugge quando la situazione si fa più seria oppure quando non riesce più a gestirla.
Il protagonista è un ragazzo imbranato con le donne, sia sul lato sentimentale che in quello più intimo, quindi si vengono a creare delle situazioni alquanto ironiche e surreali.
Nel mondo di Internet, tra whats app, facebook, twitter, instagram e chi ne ha di più ne metta, la magia del corteggiamento e dell’innamoramento non esiste più e tutto è più veloce e si bruciano le tappe non assaporando tutti gli aspetti di un rapporto.
Le relazioni amorose perdono di valore, rimangono in superficie e non si ha più voglia di conoscere veramente l’altra persona e molte volte i rapporti finiscono per incomprensioni a volte anche di poca importanza, alcune volte basterebbe parlare e chiarirsi.
Le persone hanno paura di impegnarsi, di prendersi le proprie responsabilità e così preferiscono lanciarsi in avventure di breve durata.
Prendiamo per esempio i nostri nonni che rimanevano insieme nonostante tutte le difficoltà, in quanto si accettavano e imparavano a perdonare anche i difetti che aveva l’altra persona, mentre oggi si ci lascia senza troppi preamboli.
Tutti noi vogliamo essere amati e abbiamo bisogno d’amore ma allo stesso modo scappiamo di fronte alle difficoltà, non vogliono rischiare i nostri sentimenti e abbandonarsi completamente all’amore.
Quindi preferiamo perdere tempo in relazione che sappiamo già che finiranno, che non ci danno emozioni o ci rifugiamo in noi stessi e non ci apriamo a nuove esperienze.
Il percorso che intraprende Ugo è molto coraggioso, non è da tutti guardarsi dentro, analizzare le proprie emozioni, sentimenti e anche accettarsi per la persona che siamo.
Nelle fiabe che tanto piacciono a Ugo e che lo accompagnano nel suo percorso di crescita, sono sì storie inventate ma che dentro nascondono un qualcosa che ci porta a sognare e credere di poter trovare la persona giusta con la quale condividere un percorso a due.
Un vero e proprio viaggio nel passato di Ugo, che racconta in maniera autoironica,e divertente le sue disavventure senza mai farci perdere il buon umore, ripercorrendo le tappe che lo hanno portano alla persona che è oggi.
Un libro molto scorrevole, un romanzo autentico che da spazio ad una voce maschile fuori dal coro che racconta finalmente le relazione dal punto di vista di un protagonista atipico.
Questo romanzo vuole portarci a credere ancora nell’amore e nella speranza che un giorno troveremo la persona giusta per affrontare un percorso di vita insieme e che sognare non fa male a nessuno.
Cosa aggiungere ancora? Non vi resta che leggere il libro e scoprirlo, Ugo riuscirà a trovare l’amore?
Citazione a pagina 80:
“E’ una fiaba triste” le dice commosso, dopo un lungo silenzio.
“No”risponde lei “Dipende da come la leggi”
(………)”Se punti lo sguardo alla fine vedrai solo quella. (……………..)”