Narrativa italiana Romanzi Per fortuna c'erano i pinoli
 

Per fortuna c'erano i pinoli Per fortuna c'erano i pinoli

Per fortuna c'erano i pinoli

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

La trama e le recensioni di Per fortuna c'erano i pinoli, romanzo di Margherita De Bac edito da Newton Compton. Domitilla ha ventiquattro anni e una bellezza malinconica e sfuggente. Vive a Roma con la sua famiglia, ha pochi amici e frequenta raramente i giovani della sua età. Ma un giorno conosce Lucia, brillante avvocato quarantenne, e così proprio perché potrebbe essere sua madre, Domitilla, che sembra aver perso la speranza di provare gioia o felicità si apre a quella donna dai modi gentili e accoglienti. Malgrado la differenza d’età, tra le due nasce una curiosità reciproca. Cominciano a parlare e a confidarsi proprio come due vecchie amiche. Domitilla è riservata ma bisognosa di affetto e in Lucia trova comprensione e premure materne. Piano piano le fa capire di avere una storia dolorosa nascosta dentro di sé. Le manca il coraggio di raccontargliela però, e così le consegna un vecchio diario. Lucia legge pagina dopo pagina il racconto dello strazio, della incapacità di uscire dal tunnel dell’anoressia della sua giovane amica e ne rimane turbata. Si è affezionata a Domitilla come fosse sua figlia e si sente ancora più coinvolta nella sua vita. Così cerca di saperne di più sulla sua famiglia e sulla misteriosa Villa Rosa affacciata sul lago di Locarno.

Margherita De Bac romana, è giornalista del «Corriere della Sera». Scrive di tematiche legate a sanità, medicina e bioetica sul quotidiano e i settimanali «Sette» e «Io Donna». È autrice dei libri inchiesta Siamo solo noi e Noi, quelli delle malattie rare.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuto 
 
5.0  (1)
Piacevolezza 
 
4.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Per fortuna c'erano i pinoli 2014-02-08 17:07:17 ValeDenny20
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
ValeDenny20 Opinione inserita da ValeDenny20    08 Febbraio, 2014
Top 1000 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Riflessivo ed appassionante

"Il cibo era la sua prigione. L'amicizia la sua salvezza."
Edito dalla Newton Compton, "Per fortuna c'erano i pinoli" è un romanzo commuovente e molto forte con cui la scrittrice Margherita De Bac fa il suo ingresso nel mondo della narrativa.
L'autrice, giornalista per il Corriere della Sera ha da sempre trattato argomenti di sanità, medicina e bioetica.
Ha conosciuto molte giovani e ha da sempre seguito con particolare attenzione il nodo della sanità italiana.
I suoi fortunati libri precedenti erano soprattutto inchieste, come "Siamo solo noi" e "Noi, quelli delle malattie rare"(editi entrambi da Sperling & Kupfer). Tuttavia anche al centro di questo romanzo è presente quella particolare patologia che sta molto a cuore all'autrice: l'anoressia. Un tema di cui sempre difficile parlare, ma di cui anche molto difficile scrivere. Ciò nonostante non dobbiamo aspettarci nulla di medico nel libro. La scrittrice espone semplicemente il suo punto di vista su questo tema, presentato attraverso gli occhi della fragile Domitilla, protagonista del racconto.
Il romanzo è tratto da una storia vera. La ragazza esiste ed sopravvissuta alla sua personale battaglia contro la malattia dopo essere stata 100 giorni in una clinica specializzata, aiutata nel suo percorso di guarigione. Ce l'ha fatta.
La De Bac con questo piccolo capolavoro d'esordio decide di trattare una storia delicata parlando di sentimenti, amicizia ed amore e di come sia importante nutrirsi di questo cibo per aiutarsi a superare certi problemi. Ha deciso di prendere per mano il lettore e di condurlo in questo complesso mondo di disperazione, bugie, silenzio e sofferenze che l'anoressia.
Domitilla è una fragile ragazza di ventiquattro anni, apparentemente malinconica e sfuggente.
Vive a Roma con la sua famiglia e frequenta molto poco i ragazzi della sua età. Un giorno conosce Lucia, un brillante avvocato quarantenne dai modi gentili ed accoglienti. Proprio per questo dunque Domitilla, la quale sembra aver perso la speranza di provare ancora sentimenti di gioia e felicità, vedendo e riconoscendo in Lucia una figura materna decide di aprirsi a lei e tra le due nascerà una profonda e sincera amicizia spinta dalla curiosità l'una dell'altra. Cominciano a parlare ed a confidarsi proprio come due vecchie amiche.
Domitilla è una ragazza riservata, ma bisognosa di affetto e così man mano che le protagoniste si conoscono e la loro amicizia diventa più forte, Domitilla farà capire a Lucia di avere una storia molto dolorosa nascosta dentro di sè, ma, incapace di raccontargliela, decide di darle il suo vecchio diario nel quale sono racchiusi tutti i suoi pensieri e le sue riflessioni. Lucia legge pagina dopo pagina il racconto dello strazio e dell'incapacità di uscire dal tunnel dell'anoressia della sua amica e ne rimane turbata. Come può aiutarla?
Decide di volerne sapere di più della sua famiglia e della misteriosa Villa Rosa affacciata sul lago di Locarno.

-"Noi aspiriamo a diventare ossa" racconta Domitilla.
E ancora: " Noi non ci guardiamo allo specchio. E se ci guardiamo, non ci vediamo. Il nostro corpo non è niente. Non è vero che deformiamo l'immagine di noi stesse. Tutte cavolate. Il nostro specchio sono gli altri. Noi siamo quello che gli altri vedono."

-"Siamo all'eterna ricerca di conferme: cercavo di compensare il mio senso di inadeguatezza con la perferzione. A scuola dovevo prendere i voti migliori altrimenti erano tragedie."

Tutto quello che viene raccontato da Domitilla è frutto di una materia tragicamente autentica.
La De Bac ha deciso di lasciare la forma diretta e più semplice di racconto (il documento giornalistico) e calarsi nei panni di una ragazza, la cui storia spinge il lettore ad appassionarsi ed a capire fino in fondo la tragicità di una realtà a noi contemporanea.
Un romanzo commuovente, un inno al silenzio dell'anoressia che non può lasciare il lettore indifferente.
Una storia talmente vicina a noi che darà molto materiale su cui riflettere e di cui non ci dimenticheremo facilmente. Il cibo visto come un nemico, l'amicizia e l'amore, sentimenti che possono aiutare a vincere questa battaglia con coraggio e senza vergogna. Siete d'accordo?

Alla prossima recensione!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Di bestia in bestia
I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Dimmi di te
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente