Palude
Letteratura italiana
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Non era ectoplasmatico
Questo libro è stato pubblicato nel 1995 e l’anno successivo vinse il Premio Pisa.
Nel 2000 l’autore decise di “rimaneggiarlo parecchio” inserendo anche un piccolo epilogo.
L’autore è Antonio Pennacchi, lo stesso che ha scritto “Canale Mussolini”.
Questo racconto in un certo senso introduce la storia di “Canale Mussolini” ed aiuta ad arricchirla di altri episodi.
La lettura risulta veloce ed interessante, ricca di frasi espresse in dialetto veneto/pontino debitamente tradotte per chi non riesce a comprenderle.
Ho trovato geniale l’idea di inserire varie figure onomatopeiche per produrre i vari suoni che circondano i personaggi.
Molto spesso il lettore stesso riesce a sentire il rumore della motocicletta che sta arrivando oppure la pioggia che batte incessante.
I temi trattati principalmente sono: le paludi Agro Pontine, amore, spettri e trapianti.
In questo volume si raccontano le vicende di Bonfiglio Ferrari chiamato dagli amici Palude, il perché lo scoprirete leggendo il libro!
La storia è ambientata a Littoria, attuale Latina della quale si narra anche la fondazione.
Nella terra insalubre, risanata negli anni del Duce.
La scrittura è diretta come un dialogo fra vecchi amici.
Lo stile rimane ironico e talvolta derisorio tanto che spesso mentre lo si legge capita di sorridere delle vicende e dei dialoghi riportati.
Lo scrittore ci descrive le “piazze squadrate”, le “strade larghe” e la miriade di piante di eucalipto.
È un libro che mi è piaciuto moltissimo, lo consiglio a tutti perché anche se in parte è una leggenda, Pennacchi con il suo stile di scrittura riesce quasi a farla diventare reale.
Buona lettura!