Oltre l'orizzonte
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Voto medio dell'autore: 2 user(s)
Quando la vita ci sorprende...
E’ davvero strano come la vita per giorni e per anni ci appaia sempre nello stesso modo, ci limitiamo a viverla anche quando non ne traiamo nessuna soddisfazione, come se tutto ciò che quotidianamente facciamo lo si debba fare e basta, e poi, un giorno accade qualcosa e la nostra esistenza cambia radicalmente. Eleonora, Benedetta e Carmen sono amiche dai tempi della scuola, unite da un grande affetto reciproco, sicure di poter contare l’una sull'altra. Eleonora è un’insegnante, negata per le faccende domestiche, madre e moglie del tutto insolita: donna indipendente, dal temperamento tenace e, a volte, un po’ aggressivo. Benedetta fa la casalinga a tempo pieno, anche lei madre e moglie, ma più devota, premurosa ed attenta alle esigenze della sua famiglia. Infine la giornalista in carriera è Carmen, che non divide la vita in modo stabile con nessuno tranne che con un delizioso gatto, nonostante il suo fascino e la sua bellezza a dispetto degli anni che passano. Sarà proprio quest’ultima ad innescare inconsapevolmente quella serie di eventi da cui scaturiranno riflessioni, emozioni, risvegli, sentimenti e desideri nuovi. Carmen infatti comunica alle due amiche di dover partire per una destinazione misteriosa e per un tempo indefinito, ma questa esclusione dalla sua vita pone le altre a metà strada tra il voler rispettare la sua insolita riservatezza e la seria preoccupazione che qualcosa di brutto stia per accadere. Ognuna di loro in realtà si renderà conto di tacere qualcosa di sé alle amiche e il viaggio di Carmen sarà l’occasione per spogliarsi delle convenzioni, dei perbenismi e di una vita caratterizzata da una infelice routine. Ciascuna farà i conti con se stessa e con chi le è vicino compromettendo coraggiosamente alcuni rapporti, ma salvando e rafforzando solo quelli che meritano di essere vissuti.
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Ineluttabile risveglio dell'anima
Questo romanzo mi ha tenuto compagnia per tre serate e solo perché nelle prime si era fatto veramente troppo tardi! E’ stata una lettura agile, insolita e deliziosa, che mi ha fatto attraversare i tormenti e le vicissitudini di queste tre amiche cinquantenni, arrivate, ognuna con una storia e una problematica diversa alle spalle, a un bivio nella loro scelta di vita. E, come sempre accade, questo bivio non si palesa espressamente come le indicazioni ad un incrocio stradale, ma si nasconde abilmente nell’atmosfera ovattata e neutrale delle loro vite, fino a quando può…. Poi, però, il susseguirsi degli eventi, con la scomparsa di Carmen e il coinvolgimento sempre più forte dei loro amici più cari, lo vedrà manifestarsi in tutta la sua prorompente potenzialità, fino a quando anche le più piccole, subdole e malcelate parti di opportunismo dovranno essere per forza cancellate e sostituite con qualcos’altro, pena il pensionamento dell’anima, la rassegnazione assurda a un’esistenza in cui non riescono più a riconoscersi. Ma attenzione, le donne di questo romanzo non sono una sorta di Thelma e Louise all’italiana, non hanno niente del loro estremismo e della loro totale mancanza di speranza nel domani; le donne di questo romanzo sono semplicemente “non addomesticate”, riescono a sentire che è l’ora del cambio della marea e si abbracciano non per disperazione, ma per trasmettersi l’un l’altra quella forza che, dopo le esperienze che ognuna di loro ha passato, sentono ora di avere e di non voler più perdere. La frizzante leggerezza che traspare dai loro dialoghi (a volte forse un po' troppo prolungati e "analitici") e la tragicomica essenza di qualche scena nulla tolgono al profondo senso di ricerca interiore e alla drammaticità di episodi che rendono la storia intensamente umana e attuale. L'autrice riesce quindi a guidare il lettore,con tenace dolcezza, verso la consapevolezza che la vita non è un libro già stampato ma è un romanzo che noi stessi scriviamo, giorno dopo giorno.
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Opinioni inserite: 4
La sorellanza
Comincio a preoccuparmi di aver smarrito il mio proverbiale istinto, con cui ho sempre individuato i libri che mi potessero interessare o meno, solo da trama e genere. E' la seconda volta consecutiva, infatti, che mi faccio sorprendere da un volume su cui, a priori, non avrei scommesso.
E' il caso di questo libro, in cui l'autrice ci accompagna in questo viaggio attraverso il rapporto di amicizia intensa tra tre donne che hanno raggiunto la cinquantina.
E' questa la sorellanza che dà il titolo alla mia recensione. Questo complesso, e a tratti poco comprensibile per noi maschietti dall'animo semplice, fenomeno che si instaura tra donne, magari lontane per retaggio culturale o di estrazione sociale, ma vicine per affinità elettive, per passioni.
Proprio la scomparsa improvvisa di una di loro dà il "la" alla storia e porta le altre due a rivedere la loro vita, i loro rapporti con la famiglia e i figli.
La storia è ambientata in una Napoli fuori dai soliti schemi, in un'ambientazione che ha, a tratti, i contorni del noir.
Una lettura piacevole, divertente ma anche introspettiva, che induce alla riflessione.
Con cenni di una delicatezza notevole, come quando affronta il tema dell'amore omosessuale: delicatamente, senza pregiudizi.
Un'ottima penna insomma. Mi piacerebbe leggere un fantasy scritto da questa autrice.
Lo consiglio assai.
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una bella sorpresa
Avevo acquistato questo libro tempo fa su suggerimento di un’amica che me ne aveva parlato in termini molto positivi, ma anch’io un po’ come tutti, nutrivo dubbi su un’emergente. Le recensioni lette qui mi hanno spinto finalmente ad aprirlo e leggerlo e devo dire che ne sono molto contenta. A prima vista Oltre l’orizzonte può apparire come il bilancio della vite di tre donne condito da un pizzico di mistero per la scomparsa di una delle protagoniste, in realtà è molto di più. È un libro che centra sì bene le problematiche delle donne giunte ai fatidici 50( penso che molte si riconosceranno nei discorsi delle amiche), ma anche esprime le difficoltà che tutti,uomini e donne, hanno a estrinsecare le ansie e soprattutto i fallimenti, che affronta anche il tema dell’intolleranza e dell’omofobia, dell’amicizia . Napoli ,città dove si svolgono gli avvenimenti, non si limita a fare da sfondo, ma è a mio parere coprotagonista, è una città vera, vivace, problematica ma certamente affascinante e l’autrice ce la descrive con ironia, realismo ma anche tanto amore. Lo stile è scorrevole, pulito, cinematografico. I personaggi ti appaiono in tutta la loro realtà e suscitano sentimenti forti nel lettore.
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Bello e coinvolgente
Le parole dette, ma soprattutto quelle pensate, le parole che una volta concepite possono riempire di sogni, di rabbia, di rimpianti la vita di tutti i giorni. Parole per mentire, anche a se stessi, parole per ferire, parole per consolare, parole per amare e come ali leggere parole poetiche per creare suggestioni e atmosfere.
Amo la scrittura al femminile, non quella”rosa”, e ho cominciato a leggere questo libro attratta dalla copertina che già preannuncia il tormento, la forza e l’energia positiva di tre donne legate fra loro quasi come corpo unico. Devo dire che non sono stata delusa sotto nessun aspetto,infatti ho trovato tra le pagine di questo bel romanzo a “letteratura”, quella fatta di suggestioni e immagini che ti colpiscono e ti fanno sentire partecipe delle vicende dei personaggi. L’autrice ha la capacità di farti emozionare di fronte a sentimenti nei quali il lettore si riconosce.
Tra le coppie presentate, quella che appare più salda e più unita, anche di fronte a situazioni problematiche è quella formata da Claudio e Vincenzo, che come dicono le protagoniste “Sono belli e si amano senza stupidi tabù”...“E in più vanno d’accordo e si desiderano come il primo giorno” …“Hanno gli stessi interessi e nessuno vuole comandare all’altro.”
La promessa della copertina è mantenuta e “Oltre l’orizzonte” si configura un’energia rigeneratrice che porta con sé la forza e la voglia di ricominciare.
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Oltre l'orizzonte
Mi è sempre piaciuto leggere opere di autori italiani emergenti e sinceramente anche in questo caso la cosa mi ha entusiasmato molto.
La recensione è difficile perchè dalle pagine di questo libro ho percepito l'essenza della sua autrice, Annamaria, una persona che quando scrive lo fa per passione e con semplicità senza grandi colpi da prestigiatore e senza ingannare il lettore.
Il romanzo mi è parso una versione di "Desperate Housewives" in versione giallo-rosa.
Lo stile di scrittura è molto leggero e diretto, anche se a volte cade nel tranello dei dialoghi prolungati che in alcuni momenti fanno perdere un po' il ritmo alla trama, resa assolutamente viva da battute in tipico e allegro dialetto napoletano.
Interessanti le vicende delle varie coppie presenti che portano a farci conoscere, attraverso dettagliate descrizioni, i personaggi ognuno con una sua personalità ed intimità. I luoghi e le ambientazioni sono tipicamente partenopei e di assoluto gradimento la descrizione di caffé alla nocciola (tipicamente napoletano), la pizza (rigorosamente margherita) da gustare con dei buoni vini (W l'Italia ed arrivederci birra), il mercato di San Gregorio Armeno con le sue tipiche e caratteristiche statuette del presepe e soprattutto il mare che per chi è vissuto in località marittime al primo allontanarsi lascia un vuoto che si può riempire solo attraverso il suo profumo e la sua voce.
Come primo romanzo direi che la nostra Annamaria Vargiù non ci delude e direi che prepara il terreno a qualcosa che sicuramente le bolle già in pentola come i "friarielli". Chissà in un romanzo sequel in cui ci spiega come si sono evolute le vite dei protagonisti.
Buona lettura.
Syd