Occhi profondo mare
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Voglio andare a vivere a Senzanome
Primo e' un ragazzino di undici anni.
Coronto e' un uomo venuto dal mare.
Senzanome e' il paese dell'amore eterno.
Chi di noi viaggiando - chi piu', chi meno - non ha incontrato almeno una volta il suo Senzanome...
Quel paese fatto solo di mare e sabbia e gente semplice all'apparenza cordiale, senza l'accanimento al possesso, al dovere di fare di piu' per avere di piu' , vivendo invece nell'dillio di lavorare quel che basta per vivere e per il resto del tempo ...Vivere.
Chiudo gli occhi e mi aiuta la memoria.
Io ricordo un cielo blu, aria tiepida e canneti che si schiudono sull'oceano .
Onde bianche, profumo di alghe, casette di legno, la foresta ed i pescatori.
I luoghi esistono, sono regali della natura. Siamo noi che non ci accontentiamo piu'.
Che non li vediamo, che non li cerchiamo.
Un breve racconto che parla di un lungo viaggio, di un uomo ed un ragazzino che si incontrano per appartenersi, di un amore intimo tra un uomo e una donna che dura per sempre.
Non e' un'utopia, questo avviene a Senzanome.
L'autore trasmette voglia di avventura, voglia di scoperta e penso al mio grande zaino impolverato, penso alla voglia di partire che non si impolvera mai e poi mai.
Piacevole lettura, un po' troppi a mio parere i discorsi diretti e gli aforismi ,del resto non posso negare che tali caratteristiche ben si addicono al personaggio di Coronto.
Bello il frequente accostamento di cielo, sole, vento e mare spesso uniti dalle parole dell'autore come anelli di un prezioso gioiello.
Buona lettura
Indicazioni utili
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 2
sorpresa ad ogni pagina
“Occhi profondo mare”, un libro dal titolo e dalla copertina insoliti, dove attraverso la narrazione di un viaggio surreale si toccano argomenti profondi, come quello della morte, del rapporto tra uomo e natura. Coronto è un uomo affascinante, che ha deciso di viaggiare per completarsi e regalarsi alla donna della sua vita, che però muore di parto, dando alla luce un bambino speciale, Primo. Tutto accade a Senzanome, un luogo fantastico dove una serie di personaggi danno vita ad una storia romantica e appassionante. Lettura molto piacevole e non convenzionale, dal finale mozzafiato.
Indicazioni utili
"Occhi profondo mare" di Cristian Martini
C’è qualcosa di surreale in quest’opera prima di Cristian Martini.
Dove per surreale si intende un superamento della realtà, un andarvi al di là, oltre. Allo scopo di raggiungerne l’essenza liberandola da tutto quanto è superfluo, da tutto quanto l’appesantisce.
Coronto, Primo, Luna, Senzanome….L’ improbabile nomenclatura di personaggi tanto estremi quanto profondamente umani, commoventi e magici.
Per dirla tutta Senzanome in realtà è un luogo, ma è un luogo che vive, che agisce nel romanzo tanto da diventare personaggio. Senzanome è il luogo dell’amore eterno la cui natura partecipa delle vicende del racconto e dei protagonisti diventando protagonista a sua volta, in un fantasioso affresco che si ripete ma che ogni volta è nuovo.
Coronto è l’UOMO. La persona che si riappropria di se stessa sfuggendo ai meccanismi fagocitanti della società. La persona che cerca appunto quell’ ”oltre “.
Primo è l’ UOMO/BAMBINO che intraprende un percorso ideale allo stesso scopo.
Luna è magia.
Il racconto è connotato da un tono di denuncia a tratti vagamente didascalico, ma la reale dote che l’autore possiede è quella di saper toccare con delicatezza le corde dell’anima del lettore, suonando una melodia tenera e struggente.