Narrativa italiana Romanzi Occhi profondo mare
 

Occhi profondo mare Occhi profondo mare

Occhi profondo mare

Letteratura italiana

Editore


Dopo tanto vagabondare un uomo torna in un paese che lo aveva accolto tanti anni prima facendogli conoscere l’amore. Il ritorno in questo luogo si rivelerà l’inizio di un nuovo viaggio, fatto però stando fermi nello stesso posto e riscoprendo le mille esperienze della vita attraverso la conoscenza di un bambino speciale. La vita è un lungo viaggio, pieno di sorprese e segnali che l’uomo coglie e da cui trae insegnamenti e indicazioni per proseguire lungo il cammino. In questo racconto c’è chi arriva, chi ritorna, chi aspetta di partiree poi parte, chi continua a vivere nel posto in cui è nato senza averlo mai lasciato. C’è chi cerca e chi non ha bisogno di cercare. C’è chi ha bisogno di esplorare il mondo senza sapere cosa sta cercando e trova il tesoro più prezioso che solo l’amore può dare. E c’è chi non sapeva ancora che la vita era un’esperienza da costruire lungo un viaggio fatto con la mente e poi sperimentato col corpo e lo scoprirà viaggiando. Senzanome, paese dal nome insolito, diventa teatro della vita di persone che apparentemente si incontrano per caso ma che il destino fa incontrare in un punto comune dal signifi cato fondamentale e per una ragione ben precisa. Senzanome, il luogo dell’amore eterno. Anche questo racconto è un viaggio, fatto di parole tratte dalle esperienze dei personaggi, fatto di immagini di luoghi fantasticati e visitati. Un viaggio nella crescita della persona e della sua coscienza, nella ricerca di se stesso e dell’avventura più grande che si possa affrontare: quella della vita.



Recensione della Redazione QLibri

 
Occhi profondo mare 2012-08-15 16:44:09 C.U.B.
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C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    15 Agosto, 2012
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Voglio andare a vivere a Senzanome

Primo e' un ragazzino di undici anni.
Coronto e' un uomo venuto dal mare.
Senzanome e' il paese dell'amore eterno.

Chi di noi viaggiando - chi piu', chi meno - non ha incontrato almeno una volta il suo Senzanome...
Quel paese fatto solo di mare e sabbia e gente semplice all'apparenza cordiale, senza l'accanimento al possesso, al dovere di fare di piu' per avere di piu' , vivendo invece nell'dillio di lavorare quel che basta per vivere e per il resto del tempo ...Vivere.

Chiudo gli occhi e mi aiuta la memoria.
Io ricordo un cielo blu, aria tiepida e canneti che si schiudono sull'oceano .
Onde bianche, profumo di alghe, casette di legno, la foresta ed i pescatori.
I luoghi esistono, sono regali della natura. Siamo noi che non ci accontentiamo piu'.
Che non li vediamo, che non li cerchiamo.
Un breve racconto che parla di un lungo viaggio, di un uomo ed un ragazzino che si incontrano per appartenersi, di un amore intimo tra un uomo e una donna che dura per sempre.
Non e' un'utopia, questo avviene a Senzanome.
L'autore trasmette voglia di avventura, voglia di scoperta e penso al mio grande zaino impolverato, penso alla voglia di partire che non si impolvera mai e poi mai.

Piacevole lettura, un po' troppi a mio parere i discorsi diretti e gli aforismi ,del resto non posso negare che tali caratteristiche ben si addicono al personaggio di Coronto.
Bello il frequente accostamento di cielo, sole, vento e mare spesso uniti dalle parole dell'autore come anelli di un prezioso gioiello.

Buona lettura

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Occhi profondo mare 2010-01-03 14:10:46 Federica Gallo
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Opinione inserita da Federica Gallo    03 Gennaio, 2010

sorpresa ad ogni pagina

“Occhi profondo mare”, un libro dal titolo e dalla copertina insoliti, dove attraverso la narrazione di un viaggio surreale si toccano argomenti profondi, come quello della morte, del rapporto tra uomo e natura. Coronto è un uomo affascinante, che ha deciso di viaggiare per completarsi e regalarsi alla donna della sua vita, che però muore di parto, dando alla luce un bambino speciale, Primo. Tutto accade a Senzanome, un luogo fantastico dove una serie di personaggi danno vita ad una storia romantica e appassionante. Lettura molto piacevole e non convenzionale, dal finale mozzafiato.

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Occhi profondo mare 2009-12-21 12:28:38 Marta Del Greco
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Opinione inserita da Marta Del Greco    21 Dicembre, 2009

"Occhi profondo mare" di Cristian Martini

C’è qualcosa di surreale in quest’opera prima di Cristian Martini.

Dove per surreale si intende un superamento della realtà, un andarvi al di là, oltre. Allo scopo di raggiungerne l’essenza liberandola da tutto quanto è superfluo, da tutto quanto l’appesantisce.

Coronto, Primo, Luna, Senzanome….L’ improbabile nomenclatura di personaggi tanto estremi quanto profondamente umani, commoventi e magici.

Per dirla tutta Senzanome in realtà è un luogo, ma è un luogo che vive, che agisce nel romanzo tanto da diventare personaggio. Senzanome è il luogo dell’amore eterno la cui natura partecipa delle vicende del racconto e dei protagonisti diventando protagonista a sua volta, in un fantasioso affresco che si ripete ma che ogni volta è nuovo.

Coronto è l’UOMO. La persona che si riappropria di se stessa sfuggendo ai meccanismi fagocitanti della società. La persona che cerca appunto quell’ ”oltre “.

Primo è l’ UOMO/BAMBINO che intraprende un percorso ideale allo stesso scopo.

Luna è magia.

Il racconto è connotato da un tono di denuncia a tratti vagamente didascalico, ma la reale dote che l’autore possiede è quella di saper toccare con delicatezza le corde dell’anima del lettore, suonando una melodia tenera e struggente.

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