Nova Nova

Nova

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Del cervello umano, Davide sa quanto ha imparato all'università, e usa nel suo mestiere di neurochirurgo. Finora gli è bastato a neutralizzare i fastidiosi rumori di fondo e le modeste minacce della vita non elettrizzante che conduce nella Lucca suburbana: l'estremismo vegano di sua moglie, ad esempio, o l'inspiegabile atterraggio in giardino di un boomerang aborigeno in arrivo dal nulla. Ma in quei suoni familiari e sedati si nasconde una vibrazione più sinistra, che all'improvviso un pretesto qualsiasi – una discussione al semaforo, una bega di decibel con un vicino di casa – rischia di rendere insopportabile. È quello che tenta di far capire a Davide il suo nuovo, enigmatico maestro, Diego: a contare, e spesso a esplodere nel modo più feroce, è quanto del cervello, qualunque cosa sia, non si sa. O si preferisce non sapere.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 3

Voto medio 
 
2.6
Stile 
 
3.0  (3)
Contenuto 
 
2.7  (3)
Piacevolezza 
 
2.3  (3)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Nova 2022-08-15 10:10:02 silvia71
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
silvia71 Opinione inserita da silvia71    15 Agosto, 2022
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Il potere dentro di noi

Nel campo astronomico una “nova” è un'esplosione improvvisa che si genera sulla superficie di una stella.
Fabio Bacà utilizza questo termine come titolo del suo romanzo per definire in maniera sincretica la manifestazione della violenza nell'individuo.
Un viaggio faticoso e senza pretesa di esaustività quello che lo scrittore intraprende, volto all'analisi delle diverse e antitetiche componenti umane ossia l'autocontrollo e la sua frattura che sfocia in azioni violente e brutali.

Il protagonista è uno stimato professionista in campo medico ed il cervello è l'oggetto della propria attività quotidiana, operando nell'ambito della neurochirurgia. Un uomo dedito al proprio lavoro e alla famiglia, finchè alcuni eventi esterni vengono a spezzare la consueta routine e a sovvertire modus di pensare e di agire.
Parte da qui la narrazione il cui costrutto mette in evidenza la dicotomia tra la perfezione meccanica del cervello come organo ed il lato oscuro che si annida all'interno di esso e che nessun addetto ai lavori può conoscere e saper gestire.

Ci sono situazioni nella vita di chiunque che costituiscono banco di prova, che fanno venire meno i freni che la parte razionale pone ai comportamenti; ci sono situazioni accidentali che portano alla scoperta di reazioni non conosciute, azioni che svalicano nella perdita del controllo.
Che cosa è il controllo della propria mente e del corpo? Da cosa nasce e come si consolida nella vita quotidiana dell'individuo? E' corretto che la vita sia sempre e solo dominata dal controllo?
Ci sono eventi in cui è eticamente corretto prendere una posizione e demolire il muro dell'autocontrollo per irrompere nel mondo della violenza?

Il vivere civile contempla la condanna della violenza, quindi la completa inibizione a qualsiasi pulsione che possa sfociare in gesti aggressivi. Eppure è interessante soffermarsi su casistiche seppur estreme per affrontare un viaggio nell'oscurità del pensiero umano.
Tanto si prefigge Bacà con un romanzo di cui si percepisce la lunga gestazione per addentrarsi nell'universo caleidoscopico dell'agire e del pensare umano.
Il finale piuttosto aperto e la non risoluzione delle tematiche trattate costituiscono la visione dell'autore e sono l'epilogo più realistico ed onesto che vi possa essere.
Il tema dell'esplosione dell'individuo e della rottura del guscio della “normalità” non è un'equazione matematica, non è scientificamente tracciata, è oscurità, è stratificazione, è nebulosa, è insondabile.

In un panorama letterario che ci mostra sempre più disinteresse per il vocabolo, per la ricerca espressiva, poter leggere un autore che sceglie consapevolmente uno stile di scrittura ricercato ed erudito e che si compiace nell'utilizzo di termini che giacciono ormai solo nelle pagine polverose dei vocabolari, è piacevole, stuzzicante, prezioso per i cultori della lingua italiana.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
90
Segnala questa recensione ad un moderatore
Nova 2022-08-08 12:10:22 68
Voto medio 
 
2.0
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
68 Opinione inserita da 68    08 Agosto, 2022
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Eloquio smisurato e ammorbante

“ Nova “ è un romanzo piuttosto semplice da definire, con l’ impressione iniziale e la conferma finale di una certa fragilità e inconsistenza.
La sua prosa pare uscita da un accurato lavoro di cesellatura, colta, raffinata, poco colloquiale.
Un uso elaborato della lingua all’ interno della lingua stessa forse pensato in funzione della trama e del mondo cui appartiene, un microcosmo di raffinatezza, di certo non funzionale a un timbro espressivo e poetico, un linguaggio onnipresente che fagocita anche le situazioni più banalmente descrittive, l’ esito è un elaborato in eccesso che costringe il lettore a una semplificazione necessaria, difficile da gustare e da digerire, artificioso, scostante, protagonista unico e irriverente che contribuisce a mantenere un certo distacco con il narrato.
La trama è scarna, semplificata, i turbamenti irrisolti di un neurochirurgo chiamato a salvare vite umane in una professione che si rapporta con il mistero insondabile del cervello umano di cui la scienza può rispondere solo in parte, un organo dai parametri non quantificabili, all’ interno del quale si esprimono esiti di emozioni varie e plurimi comportamenti insondabili.
Davide, il protagonista, dovrà dare risposte al se’ professionista e al se’ individuo, alle proprie paure e insicurezze, al pensiero della morte, a un senso di incompiutezza, di debolezza e vigliaccheria di fronte ai quali cercherà di ricostruirsi, ridefinendo i confini tra bene e male, giustizia e violenza, riappropriandosi del proprio “ potere “, chiedendosi chi sono coloro che lo circondano e che ama, famigliari, amici, parenti, un percorso che si incrocia e sfocia casualmente nella complicata relazione e amicizia con Diego, personaggio bizzarro, un Monaco zen che ha lasciato un passato di spaccio e violenza.
I personaggi sono poco credibili e piuttosto scontati, il chirurgo profondamente fragile, la moglie responsabilmente vegana, il figlio adolescente innamorato, il vicino di casa odioso e prepotente, il primario con poteri divinatori, il Monaco zen onnisciente, non inseriti all’ interno della trama, essenze non essenze ricoperte di individualismo.
L’ ambientazione è piuttosto scarna, per non dire assente, le relazioni scontate e ripetitive, certe situazioni imbarazzanti.
Alla fine della lettura che cosa rimane? Poco o niente, se non un esercizio asfittico di bello stile che si bea di se’ stesso ricoprendo pagine e pagine.
“Nova “ è stato tra i finalisti del premio Strega, non ne conosco le ragioni e non le comprendo, più probabilmente i requisiti di selezione sono piuttosto fragili o rispondono ad altro.
Questo breve commento manca del suo aspetto necessario, l’ addentrarsi all’ interno del romanzo e dei suoi significati, di tutti i contenuti e di ciò che essi hanno destato, non si parla di profondità, di narrazione, di trama, di personaggi, di relazioni, di sentimenti, di poetica, ci si limita a sottolineare tutto quello che evidentemente non c’è ma che, paradossalmente, ne costituisce e riflette l’ essenza più vera.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
90
Segnala questa recensione ad un moderatore
Nova 2022-07-08 04:05:52 siti
Voto medio 
 
1.5
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
1.0
siti Opinione inserita da siti    08 Luglio, 2022
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Inutile

Ennesimo candidato al premio Strega, lo leggo nella convizione che l'impossibilità di attribuire valore alla letteratura italiana contemporanea sia tutta una mia invenzione e una mia colpa. Non vengo smentita neanche ora, aldilà di un lessico forbito, unica caratteristica che riesco ad apprezzare, il resto è prosa che manca di narrazione, di personaggi, di contesto. Breve parentesi aperta nella vita di un medico che da vigliacco tenta di redimersi scoprendo dentro di sè la violenza sempre circoscritta con l'impiego della ragione. Finale irrisolto.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
100
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Di bestia in bestia
I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Dimmi di te
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente