Niente è come te
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
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La più perfida delle soluzioni
Fa rima con cuore, è la più perfida delle soluzioni e la più liberatoria delle trappole: stiamo parlando dell’amore, ovvio. Si lascia leggere senza troppe difficoltà questo romanzo in cui predominano i toni rosa, grazie alla narrazione gradevole, sostenuta da un ritmo vivace e dalle solide fondamenta di una storia autentica, trasformata in romanzo da una passione sincera.
Nonostante la passione e lo stile fluido, la qualità della scrittura è discontinua: si inciampa nelle contraddizioni, nelle inverosimiglianze. Abbondano inoltre i corsivi, che sottolineano il peso di riflessioni e suggestioni e morali di una fiaba dal finale dolce e che troppo spesso cadono nel caramello scontato:
“Quando ami davvero qualcuno, sei in grado di scalare una montagna, superare un oceano, digiunare per giorni o gettarti nel fuoco, pur di averlo vicino”.
I sintomi dei malesseri adolescenziali sono stati già scritti e già visti, ma non mancano le sorprese, gli spunti forti. Forti le inserzioni che fanno riferimento alle vicende reali che hanno ispirato l’opera e che contribuiscono a dare spessore alla trama. Forte il personaggio di Enrica, con le sue barzellette scientifiche e la sua vivacità. Forti le descrizioni delle crudeltà burocratiche: il lettore può assaporare il gusto amaro e devastante dell’ingiustizia.
La storia comunque trascina, anche se l’interiorità dei personaggi è spesso opaca, anche se infastidiscono le ingenuità tra cuore e amore e ricordi e fughe e sogni. Una lettura comunque consigliabile, soprattutto a chi ama il rosa e la commozione, l’azione e il sentimento, la lacrima pesante e l’ironia lieve.
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Opinioni inserite: 3
SBRIGATIVO
Seguo l' autrice sin dal suo primo romanzo "Sulla sedia sbagliata". Autrice che mi ha sempre interessato, che mi è sempre piaciuta per uno stile semplice e che cattura. I suoi libri li ho sempre divorati in poco tempo, colmo di interesse per gli argomenti trattati e per il suo stile. Eppure...
Eppure, personalmente, considero "Niente come te" la sua opera, sino qui, peggiore.
L' argomento è il sequestro di minorenne. E' la storia di Margherita, che da piccola viene portata dalla madre nel suo paese natale, in Danimarca, lontana dall' amore, dall' affetto, dalla presenza del padre Francesco. Ed è anche la storia di Francesco il quale, dopo un incidente stradale costato la vita alla sua ex moglie, vola in Danimarca a riprendersi Margherita per riportarla in Italia, consapevole del fatto che le sta per sconvolgere la vita dicendole che lui è suo padre e consapevole che, giorno dopo giorno, non sarà facile "avvicinarsi", usare le parole giuste, avere quel tatto che non sempre i padri hanno (o sanno di avere),
Purtroppo però, affrontando ancora una volta un tema sempre attuale e, come tutti i temi affrontati fino qui, mai banale, l' autrice da l' impressione di voler arrivare a tutti i costi alla fine. La storia è troppo sbrigativa, superflua, condita da episodi (un giorno accade questo, un giorno quello) ed intanto il lettore va avanti, rapito dallo stile scorrevole della Rattaro, e senza accorgersene ecco che è già giunto a metà libro e vorrebbe che l' altra metà fosse riempita meglio, ma sa già che questa è una vicenda (purtroppo) frettolosa.
Per fare un confronto con un altro libro, credo che "Lo strano mondo di Alex Woods" di Extence, nonostante non sia questa grande opera (anzi, rasenta il ridicolo su più punti che presto mi piacerebbe analizzare dando la mia opinione) in molte meno pagine affronti meglio l' idea di un tema totalmente diverso da questo (l' eutanasia), cattua il lettore nella vicenda tra Alex ed Isaac perchè l' eutanasia come il sequestro di minorenne (ed altri temi) sempre cattura in quanto, come ho già scritto, è sempre attuale e mai banale.
Qui invece l' autrice racconta la storia, il rapporto tra Francesco e Margherita restando in superficie, non entrando minimamente nei dettagli, concludendo con un finale sbrigativo ed un pò rocambolesco che mi ha ricordato la Moyes in "Dopo di te" ed a causa del quale, come scrissi all' autrice stessa, mi aspetto un secondo volume (come per la Moyes ci si aspetta il terzo).
Fino qui, mi dispiace, ma per quanto mi riguarda "Niente è come te" è il peggior romanzo di Sara Rattaro.
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IL DRAMMA DI TANTE PERSONE
La storia, raccontata a due voci quella del padre e quella della figlia, racconta un dramma che ahimè oggi è sempre più comune a tanti genitori e tanti figli: coppie miste in cui il genitore straniero porta via i figli nel proprio paese, impedendo all'altro genitore di vederli, di crescerli, di avere loro notizie, tanto che in molti casi purtroppo se ne perdono le tracce. E' un tema di cui se ne sente parlare sempre più spesso.
Tramite il racconto del padre si viene a conoscenza dell'incredulità da lui provata quando si rende conto che la ex moglie ha portato la bimba con sé in Danimarca, proviamo la stessa impotenza che ha provato lui passando da un tribunale ad un altro, da un assistente sociale ad un altro, ogni volta ritrovandosi con un pugno di mosche in mano e un profondo senso di ingiustizia. In fondo lui chiedeva solo di fare il padre, di crescere la sua amata bimba. Si tratta di un diritto sacrosanto che gli viene negato dalla madre, che con la sua decisione egoista e scellerata, strumentalizza la bimba, negandole a sua volta il diritto di essere figlia.
Dalla parte di Margherita invece leggiamo lo smarrimento che prova quando dopo anni si trova a dover andare a vivere con un uomo che per lei non è un padre, ma soltanto un estraneo che non sa nulla di lei e che la porta a vivere in un paese che lei non ricorda, ma proviamo anche la stessa sofferenza che prova lei nell'aver perso il suo unico punto di riferimento, sua madre.
E' un libro che fa riflettere su una situazione in cui nessuno di noi si vorrebbe mai trovare, il senso di ingiustizia e di impotenza ti fanno davvero innervosire e non vorresti mai provare lo stesso "vuoto nel cuore" che hanno queste madri e padri.
Allo stesso tempo però è anche un libro che ti fa toccare con mano quanto sia dura e difficile in quei rari casi in cui avviene il ricongiungimento, perché a quel punto si tratta di fatto di due estranei che si trovano a vivere insieme, gli anni sono passati, non si può recuperare il tempo perduto e questa nuova vita nonostante il grande desiderio di viverla, presenta molte incognite. Possiamo solo immaginare quali sconvolgimenti interiori possa causare una situazione del genere, soprattutto nei bambini che si vedono strappare alle loro vite e ai loro affetti senza capire perché.
Per quanto riguarda il libro in sé per sé, non mi è piaciuto il finale, ma in generale l'ho comunque apprezzato perché mi ha dato modo di approfondire questo argomento anche sotto certi aspetti che non avevo mai considerato.
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Niente è come te di Sara Rattaro
Un libro che affronta una tematica di grande attualità (che mi sta molto a cuore) e che coinvolge sempre più persone, vista la tendenza dei tempi attuali di essere sempre più "cittadini del mondo".
L'incontro fra culture diverse, a mio avviso, produce risultati incredibili in termini di integrazione, arricchimento e multiculturalità. Ma purtroppo, sempre più spesso, sento parlare o leggo di sottrazione internazionale di minori. Un problema grandissimo e difficilmente risolvibile per migliaia di genitori, che si ritrovano all'improvviso non solo ad essere soli, ma a non vedere più i propri figli per mesi o anche per anni, a causa di un genitore egoista e crudele. Questo romanzo parla di questo: è la storia di un padre che lotta con tutte le proprie forze per riavere la propria figlia, sottrattagli dalla madre un decennio prima e che gli viene "restituita" solo a causa di una disgrazia. I problemi che padre e figlia devono affrontare sono numerosi ed è bella e auspicabile la figura di una "matrigna" come Enrica: perfetta come poche madri potrebbero essere in realtà. È un romanzo che consiglio di leggere a tutti i genitori, per riflettere sull'importanza del nostro ruolo e sulla necessità di esserlo nel migliore dei modi e nel modo più onesto e corretto possibile (come tenta di esserlo Francesco). Vorrei si riflettesse sull'importanza di essere genitori per sempre, fino alla fine dei nostri giorni, perché anche se decidiamo di separarci dal nostro partner, non possiamo assolutamente pensare di farlo dai nostri figli. Chiunque ha il dovere, ma soprattutto il diritto di essere genitore dei propri figli, senza che "l'altro" decida autonomamente di impedirci di esserlo. Non attribuite ai vostri figli colpe che non hanno e permettete loro di essere amati con tutto il cuore sia da voi che dal vostro partner, perché se è possibile è bello che ognuno cresca con entrambi i genitori.