Niente sarà come prima
Letteratura italiana
Editore
Roberto Sciarra è nato sui colli romani nel 1960, ma vive a Brescia da quasi 40 anni. Amante dei viaggi e della cultura anglosassone, divide la propria vita tra il lavoro di informatico e le passioni per la musica, i vini e la letteratura. Niente sarà come prima è il suo romanzo d’esordio.
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Opinioni inserite: 2
Un libro bellissimo
E' la prima volta che leggo il libro di uno che conosco e devo ammettere che ero partita un po' prevenuta. Avevo paura che fosse autobiografico o che parlasse di informatica (conoscendolo...). Invece Roberto ha saputo stupirmi, con una storia appassionante, dolce e nello stesso tempo carica di tensione e azione. Non l'ho mai trovato noioso (cosa che invece mi capita anche con grandi autori) e nonostante le 450 pagine l'ho letto in un soffio. Alle ultime pagine rallentavo la lettura perché non finisse troppo in fretta.
La storia è costruita benissimo e quelli che all'inizio sembrano fatti scollegati e persone distanti tra loro finiranno per incontrarsi tutti in qualche modo. Questo intreccio (e di personaggi ce ne sono davvero molti) si segue bene, senza dubbi o senza dover tornare indietro per rileggere chi era questo o quello. La storia principale mi ha fatto fare un salto nel passato, alla mia adolescenza, quando i rapporti sentimentali erano acerbi ma anche estremamente veri e potenti. Pensare di viverli da adulta non l'ho mai considerato e sarei caduta anch'io nell'errore che è "...possibile pilotare a proprio piacimento sensazioni e sentimenti. Invece l'amore arriva quando vuole..." come sperimentano i due protagonisti. Mi hanno colpito anche le figure di Milena, l'adolescente, e don Mario uno di quei sacerdoti che fanno davvero la differenza in una società come la nostra.
Bellissimi i dialoghi, veri, realistici, tanto che sono riuscita a immaginare i personaggi parlare davanti a me.
Bravo Roberto! Non solo mi hai fatto trascorrere del buon tempo leggendoti, ma mi hai regalato anche qualche bella emozione. In un paio di punti mi sono perfino commossa.
Che sai scrivere è fuori discussione e vorrei che lo sapessero in tanti. Non sono un'esperta di letteratura, ma è un libro che consiglierei a tutti (sopratuttto alle donne romantiche come me) di portare sotto l'ombrellone.
Vista la splendida esperienza del primo, ora aspetto il secondo!
Indicazioni utili
Un romanzo diverso dal solito
Lo dico subito, non è il mio tipo di romanzo. Però mi è capitato tra le mani e l'ho letto (una possibilità la si dà a tutti no?) (Bè ecco, a Moccia non la dò, ma come darmi torto?)
Comunque l'ho letto, e sono stato sorpreso. Scorre bene, c'è un bell'intreccio, la storia è appassionante, insomma mi è piaciuto. Non sarà un futuro Nobel per la letteratura, ma se non ci fosse la letteratura di genere, chi leggerebbe?
La storia è ben riassunta e non mi pare il caso di svelare di più, quindi passo a un paio di commenti.
I dialoghi mi sono molto piaciuti, spontanei e freschi, soprattutto nel rapporto padre/figlia (si direbbe quasi che l'autore ne sappia qualcosa...). Alcune esagerazioni didascaliche non rovinano la sensazione generale di autenticità degli scambi.
L'intreccio è ben fatto, si arriva alla fine scorrevolmente, l'attenzione è sempre sollecitata da nuovi avvenimenti. I personaggi sono ben disegnati, qualche approfondimento in alcuni casi ci sarebbe stato bene e in alcuni momenti si rischia di scivolare nella macchietta, ma si tratta di personaggi estremamente secondari, e la cosa importante che tutti i protagonisti hanno una ben definita personalità, ben espressa anche nei momenti descrittivi e di approfondimento "psicologico".
Insomma un buon libro, che può far passare qualche ora di svago e aiutare un po' a riscoprire e confrontare le proprie emozioni (e perchè no, ricordarsi di quando ci siamo innamorati...)