Narrativa italiana Romanzi Nessuno si salva da solo
 

Nessuno si salva da solo Nessuno si salva da solo

Nessuno si salva da solo

Letteratura italiana

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Delia e Gaetano erano una coppia. Ora non lo sono più, e stasera devono imparare a non esserlo. Si ritrovano a cena, in un ristorante all’aperto, poco tempo dopo aver rotto quella che fu una famiglia. Lui si è trasferito in un residence, lei è rimasta nella casa con i piccoli Cosmo e Nico. Delia e Gaetano sono ancora giovani – più di trenta, meno di quaranta, un’età in cui si può ricominciare. La loro carne è ancora calda e inquieta. Sognano la pace ma sono tentati dall’altro e dall’altrove. Ma dove hanno sbagliato? Il fatto è che non lo sanno. La passione dell’inizio e la rabbia della fine sono ancora pericolosamente vicine.



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Nessuno si salva da solo 2016-09-03 10:54:11 valepd
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valepd Opinione inserita da valepd    03 Settembre, 2016
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Le riflessioni sparse che salvano il libro da un p

Onestamente credo sia un tema abbastanza attuale quello trattato dal libro: il divorzio, la separazione di due che prima si amavano.
E forse l'idea dell'autrice era proprio quella di scrivere un libro nudo e crudo a riguardo.
Credo che ci sia riuscita, nonostante tutto.
Però forse era troppo.
L'ho trovato un po' confusionario nel raccontare. Capisco che una parte fosse il momento della cena e gli altri fossero ricordi, ma credo che il tutto sia stato poco scorrevole.
Era normale che non avesse capitoli, e a non a quello che mi riferisco. E anche il fatto di far vivere i ricordi così come i protagonisti li ricordano durante la cena è stata una bella idea, però credo sia stato più un discorso di linguaggio. Un linguaggio molto spontaneo che forse alle volte traeva in inganno e mi traeva in confusione.

Di per sè la storia era promettente, tematiche comuni ma comunque poteva uscire una bella storia.
E devo ammettere che ci son state molte belle riflessioni, davvero tante. Non te le aspettavi, erano lì, subito dopo aver descritto un piccolo dettaglio della casa, per esempio.
Infatti, se proprio devo essere sincera è questo che ha salvato il libro, le riflessioni.
Per alcune situazioni, come ad esempio il descrivere una scena intima con qualcuno ho trovato (alle volte) il linguaggio leggermente volgare. Okay, magari sarò io pudica, non lo so, ma è comunque un'opinione personale.

Nonostante tutto è stato un libro abbastanza veloce da leggere, anche perchè non ha parecchie pagine e se si vuole lo si può leggere davvero in poco tempo.
Io, onestamente, mi aspettavo di più da un libro che è diventato pure un film, ma come avete visto ho avuto alcune opinioni negative.

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Nessuno si salva da solo 2016-06-26 04:45:46 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    26 Giugno, 2016
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Una coppia contemporanea

Una giovane coppia alla deriva. Come ce ne sono tante. Alle prese con le disillusioni della vita. Tutta la storia ruota attorno a questi due personaggi, in un’alternanza, molto spesso anche molto mescolata, tra il loro passato, comunque recente, ed il loro presente. Sono due personaggi che si avvitano su se stessi, estremamente negativi entrambi. Cercano di mettere a fuoco la propria vita, fra continui sbagli, personali e congiunti. Così come in tutte le coppie ci sono errori, perché la vita non sempre scorre fluida e limpida come a volte sembra. Lo loro vita non è proprio così: ha ombre, che hanno radici nella loro infanzia, nella loro adolescenza, ombre che li seguono anche nella loro età adulta. E’ una storia che lascia tanto amaro in bocca, non dà positività, non dà un senso di speranza e di luce, ma ti lascia addosso solo malumore. Complice anche lo stile, forte, come sempre per quest’autrice, incisivo, schietto, con frequenti ed eccessive volgarità che non danno colore, come forse era intenzione, ma che distruggono ancora di più, a mio parere, la storia. L’unica ombra positiva è la coppia senior che hanno accanto al ristorante: è un barlume sullo sfondo che lascia intendere che una complicità a lungo periodo non è impossibile.

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Nessuno si salva da solo 2016-06-13 14:17:44 Mary
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Opinione inserita da Mary    13 Giugno, 2016

cruda realtà

Ho appena finito di leggere il libro e sento come un vuoto dentro, non la solita sensazione, questo romanzo mi ha delusa, non per la trama o per il modo in cui è scritto ma per la fine, ho sperato fino all'ultimo attendendo una riconciliazione tra i due protagonisti, due trentenni divorziati, ho creduto nel loro amore con tutto il mio animo da sognatrice e fino all'ultima pagina ci ho sperato. Ma no, e la fine è l'unica cosa che potrei contestare, lascia un alone di incertezza, ognuno ci può vedere ciò che vuole ed io con il mio ottimismo li vedo insieme, nonostante tutto. Probabilmente però questa è un'idea distorta del concetto che la Mazzantini con il suo linguaggio crudo e diretto voleva trasmettere. Nonostante questo il livello del romanzo è alto, la trama basata sui flashback è toccante e profonda, i personaggi sono particolari, deboli ma raccontano di un amore che era forte e che poi è crollato, durante la cena hanno un'evoluzione, seguita anche dai flashback che ci raccontano della profondità del loro amore e dei loro sentimenti. Nonostante la crudezza del finale, che ha stroncato il mio desiderio di lieto fine, continuo a vedere della speranza, a credere che l'amore possa rinascere, più forte e più maturo e voglio ringraziare la Mazzantini per questa storia emozionante. Consiglio la lettura di questo libro a chiunque ami le storie vere, che ti toccano il cuore lasciandoci un'impronta. Ho visto anche il film e stranamente devo ammettere che è all'altezza del libro, se non superiore. Riesce a rifletterne la crudezza mantengo alta l'attenzione proprio come il romanzo.

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Nessuno si salva da solo 2015-04-26 16:54:40 ALI77
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ALI77 Opinione inserita da ALI77    26 Aprile, 2015
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UN MICIDIALE ESEMPIO DI COPPIA CONTEMPORANEA

Secondo romanzo che leggo della scrittrice Margaret Mazzantini, lo avevo comprato quando era uscito nel 2011 ma che non ero mai riuscita a concludere la lettura.
Lo avevo acquistato sulla scia di “Venuto al mondo”che avevo amato molto e credevo, erroneamente, che lo stile fosse lo stesso del precedente.
Dovevo capirlo subito già dalle lunghezza del libro, che questo romanzo era l’opposto di quello che avevo appena finito.
L’ho ripreso in mano solo ora dopo aver visto il trailer del film, che mi aveva colpito anche se gli attori non mi hanno convinto piu¬` di tanto.
I protagonisti di questa storia sono Gaetano e Delia, che si ritrovano una sera a cena a discutere delle vacanze estive dei figli e questa sarà l’occasione per riflettere sui motivi della fine della loro storia d’amore.
Loro si conoscono dieci anni fa ed entrambi sono delle persone che si portano gia’ dentro dei demoni che devono combattere, Delia ha un problema con l’anoressia e Gaetano è uno scapestrato che non sa ancora cosa fare della sua vita.
Si mettono insieme, si amano, si fanno del male, si tradiscono, si offendono “Due velleitari pieni di buchi emotivi”.
La scrittrice ha voluto raccontare le difficoltà che oggi incontrano le giovani coppie che decidono di sposarsi, fare una famiglia e che poi inesorabilmente l’amore che prima li univa svanisce.
E quando non ci si ama più, si dicono cose che non si pensano e si vedono tutti i difetti del compagno/a, che prima non avevano importanza,in più se, come nel loro caso ci sono di mezzo anche dei bambini, tutto si complica. Non si riconosce più la persona che si amava anni fa e non la si capisce più come una volta.
La prima difficoltà che si incontra nella lettura di questo romanzo , è il linguaggio usato che è molto crudo e diretto difficile da trovare in un libro, di solito certi termini non vengono utilizzati. Sicuramente la Mazzantini lo fa’ per essere più vicino nel raccontare la vita di tutti i giorni di una coppia comune.
Una scrittura così ti spiazza soprattutto se prima hai letto Venuto al mondo come me.
Il rapporto si può salvare, ma non da soli come dice il titolo”nessuno si salva da solo”, ma entrambe le persone devono fare insieme questo passo.
Una cosa che non ho sopportato è che Delia e Gaetano affrontano i loro problemi senza considerare i propri figli, sono due persone che si arrendono oltre alla fine del loro amore anche allo stato di non essere dei bravi genitori .Vivono il dolore di un amore finito, che però si ripercuote anche nella vita dei loro figli.
I personaggi risultano antipatici a mio avviso più Gaetano che Delia che pero’ in alcuni momenti diventa veramente irritante , non capisco perché l’autrice abbia voluto parlare di una coppia che dopo anni d’amore si odia con cosi’ tanta rabbia.
Devo dire che di per sé questo libro non ha una trama, non c’è una storia vera e proprio, c’e’ solo il dolore che entrambi provano per il loro amore finito, ma credo che prima di arrivare a questo punto si deve avere il coraggio di dire basta.
“Due timidi asfaltati di rivalse che si palleggiavano una sola mitomania, quella della loro unione".

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Consigliato a chi ha letto...
Sconsigliato a coppie in crisi, non salvereste il vostro rapporto!!
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Nessuno si salva da solo 2014-04-22 16:00:53 Cristina72
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Cristina72 Opinione inserita da Cristina72    22 Aprile, 2014
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"Chi sei?"

“Si chiede quando sono diventati così pesanti...”.
Piombo come le parole che cadono ad una ad una su un amore in agonia e come le frasi che annichiliscono. Piombo come il fallimento, il triste spettacolo di un sogno che si sgretola.
Ripercorrere gli avvenimenti del passato per capire quando è iniziata la fine - e soprattutto perché - è un percorso difficile e insidioso.
Forse tutto comincia dalla sgradevole sensazione di convivere con un'estranea:
“Chi sei? Perché devo sciropparmi tutto di te?”.
O forse il vizio è di fondo e sta nell'illusione da cui ci si lascia consapevolmente cullare nei primi tempi della passione, quando ci si sente ancora così diversi dagli altri, così unici.
Con uno stile asciutto e caustico punteggiato di turpiloquio, la scrittrice sviscera i sentimenti e li lascia lì ad imputridire, senza pietà.
Non fa sconti, né sull'amore coniugale con tutti i suoi inganni né su quello per i figli, che a tratti appare quasi dissacrato.
Il romanzo trasuda rabbia e disincanto, mentre la speranza di un riavvicinamento che ogni tanto fa capolino finisce per gettare una luce ancora più squallida sulle macerie.
Delia e Gaetano, due che da un pezzo tirano a campare con le ambizioni appese al chiodo, ma che insieme proprio non ce la fanno.
Lei non lo ama più, avvelenata dal rancore:
“Mi hai fatto entrare nel tempio e poi mi hai fatto strisciare”.
Lui forse ci crede ancora: “Hai sempre comandato tu, grande puttana, grande sogno perduto”.
Chi può salvare una coppia che sta sull'orlo di un baratro?
Nessuno, perché entrambi sanno dove colpire per fare il più male possibile, non risparmiano colpi bassi e si spingono giù a vicenda in un abbraccio mortale, “vittime e assassini nello stesso buco di cucina”.

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Nessuno si salva da solo 2014-01-14 14:47:58 mia77
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mia77 Opinione inserita da mia77    14 Gennaio, 2014
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Nessuno si salva da solo di Margaret Mazzantini

Bellissimo e struggente questo romanzo, che parla di una coppia di trentacinquenni neo separati con figli, con tutti i problemi e le preoccupazioni che ne derivano.
Il linguaggo è brutale e la scrittura e' cruda, schietta, forte e intensa: ti sbatte in faccia i pensieri e le emozioni dei protagonisti senza filtri, lasciandoti spesso spossato e senza fiato. Per raccontare una coppia allo sfascio, però, l'autrice non poteva scrivere in altro modo, se non in questo.
Chi è separato sa quanto sia doloroso, agli altri tocca immaginarlo e durante la separazione la cosa più difficile è proteggere i figli, che spesso la vivono come un vero e proprio lutto.
E' probabilmente il libro più coinvolgente che io abbia letto negli ultimi mesi.
Delia e Gaetano rappresentano la mia generazione, in bilico tra la giovinezza e l'età matura: abbastanza grandi da avere una famiglia (con tutti i problemi che ne derivano), ma non ancora per essere tranquilli e godersi gli agi che i nostri genitori avevano alla nostra stessa età. Ancora spesso con un lavoro precario e dei figli da crescere (con le esigenze e le necessità che essi comportano), ma senza la sicurezza economica di poterlo fare. Di conseguenza molto stressati, insicuri e deboli e per questo anche i nostri rapporti sentimentali sono sempre sul filo del rasoio e spesso vanno a naufragare.
L'autrice, nel racconto, alterna il momento presente (una cena fra i due ex coniugi, per decidere alcune cose pratiche per la gestione dei figli) ai momenti più tristi e più felici della loro relazione (tramite dei flaskback). Le emozioni dei protagonisti sono molto forti e amplificate: quelle di chi ha vissuto la frustrazione del fallimento sentimentale e secondo me l'autrice ha una grande abilità di analisi degli abissi della mente umana.
E' un romanzo molto intenso e passionale, privo di falsi pudori e secondo me chi non lo apprezza è perchè teme di immedesimarsi troppo nella storia dei due protagonisti e vuole scongiurarla, ritenedola troppo lontana dal proprio vissuto.
"Nessuno si salva da solo" è forse un invito che l'autrice ci fa se dovessimo trovarci nella situazione descritta dal romanzo, a chiedere aiuto all'altro o a qualcuno di esterno alla coppia. Perchè spesso da soli è impossibile uscirne.
Voglio trasmettervi alcune delle emozioni che la lettura di questo magnifico romanzo mi ha suscitato, riportando alcuni stralci dello stesso:
"La conosce, ha bisogno di essere squassata nel profondo. La vacuità del benessere la annoia, la spegne";
"Stasera lo sa. Le persone dovrebbero lasciarsi prima di arrivare a quel punto. Dove sono arrivati loro. Perché poi ti resta addosso troppo male";
"Delia guarda il suo ex marito, quella faccia innocente, sempre un po' nauseata. La faccia di uno che non ha mai raggiunto niente, e' sempre scivolato via un attimo prima";
"Perché non stava mai zitta? Perché quella voglia esaustiva di dirgli tutto? Perché non aveva imparato che tutta quella sincerità in amore non serve, rende cattivi?";
"Cosa pretendeva da lui? Tutto. Semplicemente tutto. E questo era stato il vero sbaglio. Chiudersi in un solo amore e chiedergli tutto";
"Troppo fragile per vivere e troppo debole per morire: questo era Delia a quel tempo";
"Alla fine non erano così diversi dagli altri. Come se il dolore dopo tanti giri intestini non tracimasse altro che stupidità. Un susseguirsi di battibecchi di una bassura desolante";
"Come gli manca uno sguardo così. Se non lo conosci vivacchi e non ti manca. Ma se una stronza ti ha posato addosso quelle ali lì, ti ha fatto sentire l'eroe di una sceneggiatura temeraria, rimani tutta la vita un mendicante che va in giro a cercare quelle palpebre che si aprono solo per guardarti e si chiudono per imprigionarti";
"Erano proprio i bambini a farla sentire più sola. Le riempivano le giornate, ma le mangiavano ogni pensiero su se stessa";
"Finalmente si guardano negli occhi... Riconoscono il sapore unico della loro sconfitta, del male che si sono fatti";
"Gaetano non sarebbe mai stato in grado di salvarle la vita, troppo distratto, troppo preso dalle sue frustrazioni. Lo amava, ma non aveva più fiducia in lui";
"Il suo matrimonio le ha insegnato che l'intimità, quella porta che si apre tra due persone, prima o poi spurga rancore";
"Magari anche quelli sarebbero finiti nella merda come loro. Sapeva che si cominciava così, litigando per un cavolo che non riesce a entrare in una sacca".
Bellissimo romanzo: consiglio a tutti di leggerlo!

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Nessuno si salva da solo 2013-04-07 17:32:46 valeceleste
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valeceleste Opinione inserita da valeceleste    07 Aprile, 2013
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La rabbia della Mazzantini

Una specie di Guerra dei Roses molto più psicologica ma anche assai meno divertente e brillante. E' la storia di una coppia decaduta e schifata dall'amore, la cui vita insieme è diventata, per usare le parole della scrittrice, "una risacca brutta, che rotola e sputa su una spiaggia di rottami". Adesso, io non so cosa le ha combinato Castellitto alla Mazzantini (il libro è peraltro dedicato a lui), ma deve essere stato qualcosa di davvero grave per tirarle fuori tutta questa bile e veleno! A parte gli scherzi, ho trovato questo romanzo, sinceramente, un po' inverosimile, perchè, per quanto l'amore subisca nel tempo delle trasformazioni, non posso credere si arrivi a detestarsi, così, dall'oggi al domani, e per motivi in fondo futili (np: forse sono una sognatrice!). Inoltre avrei preferito meno volgarità, meno "cazzo", uno stile e un'immagine più vicini al poetico, se pur decadente, "Non ti muovere". Il romanzo comunque ha un bel ritmo e non annoia, ed escluse le "parolacce" usate un po' a sproposito, è scritto davvero bene, come è uso della Mazzatini. Sconsigliato a chi sta vivendo un momento di crisi con il/la proprio/a compagno/a. Per gli altri da leggere, con leggerezza.

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Nessuno si salva da solo 2013-01-30 08:31:13 Ginseng666
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Ginseng666 Opinione inserita da Ginseng666    30 Gennaio, 2013
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Salvarsi in coppia...

Avevo questo libro in biblioteca e l'ho voluto leggere, anche per vedere se effettivamente poteva essere conforme ai miei gusti, se poteva insomma emozionarmi.La storia controversa e interessante di una coppia comune che vede svanire, dopo anni di convivenza il suo sogno d'amore...
Dopo l'emozionante "non ti muovere" anch'esso incentrato sul mondo familiare, così pieno di inquietudini e contraddizioni quotidiane, l'autrice ritorna su questo argomento, secondo me, a lei molto caro...regalandoci un'altra storia...a tinte sfumate fra il rosa del sentimento e il grigio della monotonia che a volte può uccidere la fiamma dell'amore.
I due si ritrovano dopo anni cercando di comprendere dove è finito il loro amore, la loro intesa di coppia...la loro attrazione.
In fondo è vero...nessuno si salva da solo...non c'è titolo più appropriato e intenso di questo, adatto alla vicenda...
Nessun amore, nessun sentimento, nessuna intesa di coppia può essere salvaguardata se non con l'apporto e la collaborazione di tutti e due i compagni di vita...
L'amore non è un'energia che proviene da una sola fonte, ma deve essere alimentata da tutti e due gli amanti...e nell'immenso teatro della vita non c'è spazio per tentennamenti emotivi.
A volte la ferma decisione di continuare il viaggio insieme, può essere....la salvezza di un rapporto d'amore...ma deve provenire da entrambi...
Infatti, nessuno si salva da solo...o per essere precisi nessuno salva da solo il suo matrimonio (o convivenza che sia).
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666

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Nessuno si salva da solo 2013-01-26 12:29:09 CatehEffy
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CatehEffy Opinione inserita da CatehEffy    26 Gennaio, 2013
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..NESSUNO SI SALVA DA SOLO..

Prima di comprare questo libro ho letto parecchie recensioni, quasi tutte negative. Ero incerta se comprarlo, non avevo mai letto nulla della Mazzantini. Ma c'era qualcosa nel titolo che mi attirava, che mi diceva: "leggimi,leggimi". Mettendo da parte il fatto che l'ho letto in 24 ore, posso dire che è un libro splendido e molto significativo. Per il semplice fatto che la storia è attualità, una storia cruda, dove la scrittrice mette a nudo i personaggi, i loro sbagli, le loro decisioni, la loro vita. Un romanzo che racconta una realtà vicina a molte coppie di oggi. Sono rimasta contenta da questo libro e lo consiglio assolutamente!
"Ha preso una mano a entrambi, le stringe. Le scuote. Nessuno si salva da solo."

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Nessuno si salva da solo 2013-01-22 22:21:56 Federico
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Opinione inserita da Federico    23 Gennaio, 2013

Lasciate da parte "Venuto al mondo"

Leggendo i commenti precedenti, ho piacevolmente notato che la maggior parte degli utenti ha letto "Venuto al mondo" , a parer mio, uno dei romanzi più ben riusciti degli ultimi tempi.
Sottolineo questo perchè, secondo me, molti di voi, sono troppo ancorati a quella storia così dura e, allo stesso tempo, così reale da togliere il fiato.
"Nessuno si salva da solo" è di per sè un bel romanzo,scorrevole e piacevole e non fa altro che mettere in risalto una realtà contemporanea e vicina a molte coppie di oggi. Ovviamente non ha niente a che vedere con "Venuto al mondo", perchè è una storia senz'altro più breve e più semplice.
Ho vissuto le pagine di "Nessuno si salva da solo" appieno, soffrendo per Delia e Gae, una coppia logorata da un amore vorace. Ho sofferto per due genitori che, arresi e smarriti, vivono il loro dolore senza badare a quello dei figli.
Cose talmente abituali che diventano banali; che si sottovalutano.
Questo libro a questo serve: a non dimenticare.
Ribadisce.

Brava Margaret.

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