Nessuno di Daniele Muzzarelli
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
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Il passato ritorna. Sempre
Uno scherzo. Si, sembra proprio uno scherzo di pessimo gusto quello che il misterioso signor Nessuno fa ai suoi vecchi compagni di classe. La vita di questi ultimi viene scombussolata dall'arrivo di una lettera attraverso la quale Nessuno li invita al suo funerale. Tutti cercano di capire di chi si possa trattare, quale ragazzino timido e schivo si possa celare dietro a questa lunga lettera. In poche righe Nessuno rigurgita tutto il proprio nervosismo e quella sensazione di inadeguatezza che ha caratterizzato la sua vita. Gli ex compagni, ormai diventati adulti, ricevono l'invito e decidono di recarsi presso una residenza segreta nella campagna pugliese. Qui troveranno a loro disposizione maggiordomi e camerieri pronti ad esaudire ogni loro desiderio. Prima del fatidico giorno, saranno invitati a banchetti nei quali potranno sfogarsi con commenti pungenti per colmare con le parole quel vuoto di anni di lontananza. Parteciperanno anche a convegni che daranno loro degli indizi per scoprire l'identità del "padrone di casa" ormai scomparso. Questa esperienza servirà a tutti loro per riscoprire vecchie amicizie o amori lasciati sui banchi di scuola. Ciascuno di loro è diventato qualcuno : consulenti finanziari, casalinghe, giornalisti... chi sposato, chi single, chi , sebbene i quarant'anni siano stati superati, ancora in cerca della propria strada. Ciascuno di loro fa un esame di coscienza e cerca di capire in che modo il loro comportamento possa aver influito sulla formazione della personalità di Nessuno. Si domandano perché questa persona possa essere stata sconvolta dai loro comportamenti.
Ho apprezzato il contenuto di questo romanzo di Daniele Muzzarelli, giovane modenese agli esordi. Ha saputo creare una storia che porta a riflettere sul comportamento di ciascuno di noi: spesso diciamo o facciamo cose che per noi sembrano scontate e senza conseguenze, ma non pensiamo che spesso le nostre parole possano ferire l'animo dell'altra persona. La sensibilità del protagonista è stata lesa da pesanti ed inqualificabili comportamenti. A volte basterebbe solo seguire le buone norme dell'educazione per evitare di ferire chi ci sta di fronte. Il personaggio Nessuno era già "morto" sui banchi di scuola, quando i suoi compagni lo rifiutavano o lo deridevano. Nessuno ha dovuto combattere da solo la solitudine e l'indifferenza di ragazzini viziati e "ciechi".
Le lacrime di rabbia sono forti ed indimenticabili e le vite dei personaggi, così frenetiche ed apparentemente perfette, saranno sconvolte per sempre da questo ritorno al passato. Le loro coscienze saranno smosse per scavare a fondo e ritrovare quella felicità che pare distante anni luce.
Sebbene il contenuto sia buono, lo stile è ancora acerbo e la narrazione risulta talvolta poco accattivante, ma questo è dovuto certamente alla necessità di lavorare ancora per migliorare il proprio stile. Non dimentichiamoci infatti che l'autore esordisce proprio con questo romanzo.
Durante la lettura ho avuto come l'impressione di leggere la sceneggiatura di un film: la storia, se ben adattata, potrebbe tranquillamente essere arrangiata per una trasposizione cinematografica. In bocca al lupo all'autore!