Narrativa italiana
Romanzi
Mimose a dicembre
Mimose a dicembre
1810
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Letteratura italiana
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Adriana - vent'anni - lascia un remoto lembo di Romania per cercare futuro in Italia. In un appartamento di Roma la ragazza vive, quasi reclusa, in un budello di solitudine, immaginandosi la vita. La vecchia che il destino le ha assegnato però sa imbastire tenerezze, coltivare speranze, infondere coraggio. Tra le donne sboccia un denso legame affettivo. L'anziana signora proietta nella giovane i propri sogni perduti, tanto da favorire l'incontro tra Adriana e Antonello, il fornaio. Il loro amore si gonfia di promesse odorose come morbido pane, sino a quando, un giorno, il giovane scompare. E Adriana disperata, disorientata, confusa - fugge.
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Opinioni inserite: 1
Mimose a dicembre
2014-03-09 06:57:20
Pelizzari
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Te la sbuccio?
Libro strano, che racconta la storia di una badante rumena e dei personaggi che le gravitano attorno. Leggendo, ti sembra di barcollare nei pensieri delle donne che conosciamo in queste pagine, con forti tratti di nostalgia e lentezza. Sono sensazioni, perché il dolore non si può spiegare, perché il Natale ingrassa le malinconie, perché nelle abitudini si vive ad occhi bendati e si prova un dolore meno crudo, meno vorace. Il libro è fatto di emozioni più che di trama; soprattutto nella seconda parte ci sono passaggi che sembrano poesia. La storia ha però poco spessore e c’è poi questo tormentone del “Te la sbuccio?” che, invece di esprimere premura e attenzione, a mio avviso stona e rovina proprio la narrazione.
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