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Letteratura italiana

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Sara è una brava ragazza che, da quando ha preso il diploma, lavora dalla mattina alla sera: agente immobiliare, commessa, segretaria e tanto altro ancora. Sara si impegna, non batte ciglio se si tratta di fare gli straordinari, eppure, ogni volta che il suo contratto di lavoratrice interinale si avvicina alla scadenza, lei non può far altro che scivolare nel baratro della disoccupazione. Anche nei sentimenti le cose, per Sara, non vanno affatto meglio: dopo aver sposato giovanissima il suo fidanzato storico, scopre di avere al suo fianco un uomo banale, pigro e addirittura traditore. Sara, però, non si rassegna al suo destino: molla il marito e, quando l'ennesimo datore di lavoro evita di rinnovarle il contratto, decide di giocare il suo stesso corpo sulla ruota della fortuna. Apre un blog dove lancia un'idea provocatoria: una notte di sesso sfrenato garantita a chi si farà avanti con una proposta di lavoro seria. Così Sara esce dall'anonimato e conquista l'interesse della televisione e della carta stampata. Un turbine di avventure tragicomiche che portano la protagonista verso una scoperta inaspettata.


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Mi vendo 2008-03-15 15:31:49 acky19
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acky19 Opinione inserita da acky19    15 Marzo, 2008
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l'ironia come arma

Ha un ruolo storico questo libro: perché è scritto, con un linguaggio moderno, secco e senza fronzoli, da una precaria che invece di far l'intellettuale e della sociologia si sofferma a raccontare, testimoniando. Ci sarebbe da piangere e c'è da piangere: Saradisperata è talmente disperata che preferisce ridere e faro sorridere (un po' come a Cuba che se passa un poliziotto loro ridono, e poi magari si fanno un rum). Ma, ripeto, il libro, apparentemente "leggero", è, inrealtà un'accusa, precisa a questo particolare momento storico che vede nel precariato una piaga quanto mai dolorosa.

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Mi vendo 2008-02-14 12:03:33 lucio2008
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lucio2008 Opinione inserita da lucio2008    14 Febbraio, 2008
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Denuncia al precariato

Vorrei consigliare la lettura di questo romanzo per diversi motivi.

Scorrevolezza: le 236 pagine si lasciano leggere in un giorno, facendo entrare il lettore in uno stato di dipendenza.

Stile: scrittura forte, diretta, ironica

Contenuto: argomento di grande attualità e di sicuro interesse, il precariato. Inoltre troviamo una avvincente storia d'amore che fa pensare se le scelte che si prendono nella vita, siano quelle giuste.

In conclusione, ho trovato anche commovente il finale; credo sia il secondo libro che mi ha commosso tra tutti i libi che ho letto...e il primo è stato La Zona Morta di S. King

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Mi vendo 2008-02-04 08:44:09 Luca
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Opinione inserita da Luca    04 Febbraio, 2008

Da leggere tutto di un fiato

Il libro parla di precariato in modo diretto, mettendo in risalto l'anomalia del lavoro flessibile. Scrittura di ottimo livello per questa autrice esordiente. Sarcasmo, amore, disperazione, tutto concentrato in un perfetto mix. Veramente consigliato.

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Mi vendo 2008-02-03 07:10:37 Massimo
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Opinione inserita da Massimo    03 Febbraio, 2008

Mi vendo: tutto quello che avreste voluto sapere

Un libro toccante, spietato e lucido come un reportage sul mondo del lavoro precario. La storia di Sara che dopo dieci anni di speranze vane e disillusioni decide di aprire un blog dove dichiara di essere disposta a concedere una notte di sesso per un contratto di lavoro a tempo indeterminato: la sua provocazione finisce sui giornali suscitando interesse della stampa nazionale e non solo. Lo stile dell'autrice è fresco, ironico, divertente e riesce a non scadere mai nell'autocommiserazione, offrendo la via d'uscita dell'ottimismo, ben diversa dal finale rosa e fiori a cui ci hanno abituato tanti romanzetti rosa scadenti.

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Ammaniti, Gomorra
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